Nel percorso verso la decarbonizzazione le tecnologie per la rendicontazione ESG nell’Hard to Abate assumono un ruolo particolarmente importante proprio per si rivolgono ai settori industriali definiti Hard to Abate, ovvero “difficili da abbattere” e come tali rappresentano una sfida tanto complessa quanto urgente.
Acciaio, cemento, chimica, aviazione, carta, trasporto marittimo e oil & gas contribuiscono insieme a circa il 30% delle emissioni globali di CO2, secondo l’Agenzia Internazionale per l’Energia. In questi comparti, l’elettrificazione diretta è spesso molto complessa o impraticabile, e i processi industriali sono energivori per natura. In questo contesto, un primo passo imprescindibile verso la sostenibilità è la misurazione accurata: senza dati affidabili, nessuna transizione è possibile. È qui che entrano in gioco tecnologie digitali avanzate per la rendicontazione di sostenibilità e per il reporting ESG.
Rendicontazione ESG nell’Hard to Abate: una mappa delle industry
I settori hard to abate condividono caratteristiche comuni: uso intensivo di energia, processi industriali complessi, difficoltà nella sostituzione dei combustibili fossili e cicli produttivi ad alta temperatura. Le principali industry sono:
- Acciaio: la produzione tramite altoforno è altamente emissiva. Tecnologie alternative come l’idrogeno verde sono promettenti, ma non ancora mature.
- Cemento: le emissioni derivano sia dalla combustione che dal processo chimico di calcinazione del carbonato di calcio non è un comparto che si può affrontare con l’elettrificazione.
- Chimica: processi continui e utilizzo di materie prime fossili rendono difficile la decarbonizzazione.
- Aviazione: vincoli tecnici e normativi limitano l’uso di carburanti alternativi.
- Shipping: navi con lunga vita utile e difficoltà nella conversione dei motori ostacolano la transizione (leggi l’articolo sulla sostenibilità dei porti).
- Oil & Gas: pur essendo parte del problema, il settore può anche offrire soluzioni tecnologiche (CCUS Carbon Capture Utilization & Storage, idrogeno blu).
- Alluminio e vetro: cicli a caldo e alti consumi elettrici pongono sfide analoghe.
Questi comparti necessitano di soluzioni verticali per raccogliere, validare, aggregare e rendicontare i dati ESG secondo standard internazionali come GRI, CSRD e ISO 14064.
Il ruolo delle tecnologie nella rendicontazione ESG
La rendicontazione ESG nei settori hard to abate non si limita a calcoli teorici: richiede il monitoraggio in tempo reale delle emissioni di processo, dei consumi energetici e dell’uso di materie prime. Le tecnologie abilitanti sono molteplici:
Sensori industriali e IoT
I sensori intelligenti, integrati in ambienti industriali tramite reti IoT , rappresentano la prima linea nella raccolta dati. Misurano flussi di gas serra, consumo di energia, temperatura e parametri ambientali. Nel settore dell’acciaio, ad esempio, i sensori posizionati nei forni e negli impianti di trattamento permettono di raccogliere dati precisi sulle emissioni dirette (Scope 1).
Vantaggi:
- Alta frequenza di raccolta dati
- Monitoraggio in tempo reale
- Scalabilità in ambienti complessi
Dove si usano:
- Impianti siderurgici
- Cementifici
- Raffinerie
- Impianti chimici
Cloud e piattaforme ESG
Le piattaforme software basate su cloud consentono di aggregare i dati provenienti dai sensori, integrandoli con dati aziendali (ERP, MES) e fonti esterne (es. carbon intensity delle reti elettriche). Alcune piattaforme sono specifiche per settori hard to abate, in grado di gestire anche dati di ciclo di vita e inventari carbonici (LCA, Carbon Footprint).
Vantaggi:
- Integrazione end-to-end
- Visualizzazione e reporting automatizzato
- Adattamento agli standard normativi
AI e modelli predittivi
L’intelligenza artificiale consente di elaborare grandi quantità di dati ESG per identificare anomalie, prevedere scostamenti dalle soglie, e ottimizzare i processi. Nei cementifici, ad esempio, l’AI può suggerire modifiche ai parametri di processo per ridurre le emissioni o migliorare l’efficienza energetica.
Vantaggi:
- Automazione dell’analisi dei dati
- Supporto alle decisioni strategiche
- Ottimizzazione dei KPI ambientali
Applicazioni:
- Previsione delle emissioni future
- Analisi comparativa tra siti produttivi
- Simulazione di scenari di decarbonizzazione
Blockchain per la tracciabilità
La tecnologia blockchain garantisce la tracciabilità dei dati ambientali e dei crediti di carbonio lungo la supply chain. Nello shipping, ad esempio, può essere utilizzata per certificare la rotta e il consumo di carburante delle navi, garantendo la veridicità dei dati dichiarati nei bilanci di sostenibilità.
Vantaggi:
- Immutabilità dei dati
- Affidabilità per audit e compliance
- Trasparenza tra stakeholder
Settori di applicazione:
- Logistica portuale
- Produzione e uso di combustibili alternativi
- Tracciabilità dei materiali critici
Digital Twin e simulazioni
Il digital twin permette di creare una replica virtuale dell’impianto produttivo per monitorare, simulare e ottimizzare i flussi energetici ed emissivi. Nella raffinazione o nei complessi petrolchimici, consente di testare virtualmente modifiche ai processi per valutarne l’impatto ESG.
Vantaggi:
- Simulazione a basso rischio
- Ottimizzazione dei consumi
- Supporto alla progettazione sostenibile
Esempi d’uso:
- Raffinerie intelligenti
- Sistemi per la cattura della CO2 (CCUS)
- Transizione da combustibili fossili a idrogeno
Vantaggi strategici della rendicontazione ESG nell’Hard to Abate
Utilizzare tecnologie avanzate per la rendicontazione della sostenibilità nei settori hard to abate non è solo un obbligo normativo, ma può diventare una leva strategica che abilita una serie di vantaggi come
- Accesso al capitale: gli investitori istituzionali richiedono dati ESG verificabili.
- Compliance: standard come la CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive) richiedono misurazioni dettagliate. Leggi in questo senso l’articolo su Corporate governance e accountability).
- Efficienza operativa: la rendicontazione evidenzia inefficienze e opportunità per ridurre la spesa energetica.
- Reputazione: la trasparenza premia sui mercati e nelle relazioni B2B.
Rendicontazione ESG nell’Hard to Abate: quali prospettive
La principale sfida per la rendicontazione ESG nell’Hard to Abate rimane l’interoperabilità tra tecnologie e sistemi legacy, oltre alla qualità e completezza dei dati raccolti. Molti impianti operano con infrastrutture datate e non progettate per l’attuale situazione della digitalizzazione. Inoltre, serve personale formato per gestire i nuovi strumenti, non solo a livello IT, ma anche nelle operations aziendali.