Risk Management

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Informazioni, analisi, ricerche, opinioni, dossier sul Risk management e sul ruolo dell'innovazione digitale nella gestione dei rischi

ESG e Risk Management: un approccio integrato per la creazione di valore

Tutto quello che serve conoscere sul Risk Management

Cosa si intende per Risk management?

Il Risk management o gestione del rischio, è un processo strategico fondamentale per tutte le organizzazioni di ogni genere e dimensione, e consente di identificare, valutare e gestire i rischi che presentano un impatto nel raggiungimento degli obiettivi aziendali.

Qual è il compito del Risk management?

I processi del Risk management hanno lo scopo ultimo di minimizzare l'impatto negativo di possibili eventi negativi e nello stesso tempo punta a cogliere e massimizzare le eventuali opportunità.

Come si mette in pratica un processo di Risk management?

Il Risk management deve essere considerato come un'attività continua e dinamica, che richiede adattabilità e aggiornamenti regolari per affrontare i cambiamenti che riguardano sia il contesto aziendale sia l'ambiente esterno nel quale opera l’azienda. La implementazione di un efficace sistema di gestione del rischio rappresenta un contributo concreto per le organizzazioni per diventare più resilienti, per prendere decisioni più informate e per proteggere e valorizzare le risorse e la reputazione aziendale.

Quali sono i fattori chiave per la gestione del rischio?

I processi del Risk management vanno interpretati come un vero e proprio ciclo costituito da sei fattori fondamentali:

  1. Identificazione dei rischi
  2. Valutazione dei rischi
  3. Prioritizzazione dei rischi
  4. Trattamento dei rischi
  5. Monitoraggio e la revisione dell’analisi dei rischi
  6. Comunicazione e consultazione

Cosa si intende per Identificazione dei rischi?

La Identificazione dei rischi rappresenta la fase del Risk management nella quale si effettua la raccolta dei dati e delle informazioni necessarie alla identificazione dei potenziali rischi che potrebbero avere un impatto sull'organizzazione. A seconda del settore in cui opera una impresa e della sua organizzazione questi rischi possono essere di natura ambientale, di esposizione all’evoluzione delle normative, di gestione finanziaria, di trasformazione delle operazioni, di impatto dei processi produttivi. Tra i rischi più ”recenti” sui quali si registra una importante crescita di attenzione vanno segnalati i rischi di transizione, ovvero i rischi che sono determinati dalla gestione delle tante variabili a cui sono soggette le imprese impegnate in processi di transizione energetica e di trasformazione industriale.

A cosa attiene la fase della Valutazione dei rischi?

La Valutazione dei rischi è il passaggio che segue immediata la identificazione dei rischi e prevede l’analisi degli stessi in funzione di diversi parametri. I rischi vengono valutati in funzione delle probabilità di accadimento e in ragione della loro possibile intensità, ovvero dell’impatto che possono avere sulle attività di una organizzazione. Questa fase prevede la classificazione dei rischi sulla base di criteri che comprendono la probabilità, la gravità, la valutazione del contesto nel quale possono verificarsi.

Cosa significa Prioritizzazione dei rischi?

Con la Prioritizzazione dei rischi si procede a una attività che prevede una definizione delle priorità di attenzione verso i rischi. Le minacce per l’azienda vengono ordinate in funzione della loro importanza in modo tale che l’azienda possa concentrare la propria attenzione sui rischi più rilevanti e più critici. La fase della Prioritizzazione dei rischi prevede l’utilizzo di uno strumento definito come matrice di rischio che consente all’azienda di avere una visione puntuale dei fattori di rischio e del loro possibile impatto.

Quando si attua il Trattamento dei rischi?

Una volta identificati, analizzati e prioritizzati i rischi si entra nella fase del Trattamento dei rischi. Con questa componente del processo si vanno a definire le strategie necessarie per la gestione dei rischi in funzione naturalmente con le strategie aziendali. Questa componente è naturalmente funzionale anche alle strategie di business e al contesto nel quale opera l’impresa che può privilegiare scenari di varia natura come quelli che cercano di agire per evitare i rischi, o come quelli che permettono di ridurre le probabilità di accadimento o diversamente di attuare forme che permettono il trasferimento dei rischi ad esempio attraverso veicoli assicurativi. Tra le possibili strategie rientra naturalmente anche quella   di stabilire il livello di rischio che ciascuna organizzazione ritiene essere strategicamente accettabile.

Perché è importante il Monitoraggio e la revisione dell’analisi di rischio?

Il Risk management è per definizione un processo dinamico. I rischi cambiano anche molto velocemente e sono a loro volta soggetti a numerose variabili. Un buon processo di Risk management deve prevedere una fase delicata e importante di Monitoraggio e revisione dell’analisi di rischio. In questa fase i rischi vengono monitorati e si presta una speciale attenzione alle strategie per controllare i risultati prodotti dalle misure che sono state adottate. Sempre in questa fase si analizza l’esposizione dell’azienda a eventuali nuovi rischi. Il Monitoraggio e revisione dell’analisi di rischio impone una serie di interventi e di possibili revisioni sia nei piani di Risk management sia nelle strategie.

Come ci si deve comportare per la Comunicazione e consultazione relativa al Risk management?

Un aspetto decisamente rilevante per il Risk management è rappresentato dai temi della comunicazione e della consultazione. La fase della Comunicazione e consultazione rappresenta una componente fondamentale del risk management e prevede la definizione di precise strategie e azioni per la comunicazione continua dell’analisi dei rischi e della loro importanza a tutti gli stakeholder di una organizzazione, ovvero ai fornitori, ai partner, ai dipendenti, alle parti sociali e ai soggetti attivi nel territorio e nell’ambiente in cui opera l’azienda. L’obiettivo di questa importante fase del processo di Risk management è fare in modo che tutti i soggetti siano informati e consapevoli dei fattori di rischio a cui è l’azienda è esposta e delle misure che sono state adottate per gestirli.

Quali sono le relazioni tra Risk management e ESG?

Il Risk management rappresenta un componente fondamentale per le strategie ESG di ogni tipo di organizzazione in qualsiasi settore. Non ci può essere un ESG efficace senza una precisa e dettagliata strategia di Risk management. L’ESG fa riferimento ai criteri ambientali, sociali e di governance che le aziende devono considerare nella valutazione del loro impatto e della loro sostenibilità. Tutti questi criteri sono soggetti a rischi e numerose variabili che possono impattare sul risultato economico, sulla compliance normativa, sulla reputazione, sulla capacità di attrarre investimenti o di trattenere talenti.

Il rapporto tra Risk management e ESG ha avuto una prima fase in cui la gestione dei rischi era prevalentemente concentrata sulle minacce di tipo finanziario, sui rischi legati alle operations e su quelli che riguardavano le strategie. Con la crescita di importanza dei fattori ESG, le aziende hanno iniziato a integrare tutti questi aspetti all’interno del loro framework di Risk management e si può dire che i cosiddetti ESG risk stanno diventando parte integrante delle strategie di Risk management.

In questo senso si registra un significativo allargamento della tipologia di rischi da considerare con una estensione verso i rischi ambientali nei quali sono inclusi in modo sempre più significativo i rischi legati alle conseguenze dei cambiamenti climatici come possono essere gli eventi meteorologici estremi ma anche, a livello di governance aziendale, l’adeguamento alle normative ambientali sempre più rigorose. Nell’ambito dei rischi sociali appare sempre più consistente la dimensione della responsabilità sociale delle imprese, sia verso i propri dipendenti sia verso le comunità in cui si trovano ad operare direttamente o indirettamente.

Quali vantaggi comporta integrare i criteri ESG nel Risk management?

L’integrazione dei criteri ESG nel Risk management permette alle aziende di identificare in modo più preciso e veloce i rischi ai quali è esposta e permette nello stesso tempo di definire delle strategie e delle azioni per mitigare tutti quei rischi che potrebbero avere un impatto importante sull’operato e sui risultati. Di fatto l’integrazione dell’ESG nel Risk management consente di migliorare la resilienza e la sostenibilità delle imprese.

In che modo il digitale può essere al servizio del Risk management?

Il digitale può essere un potente alleato per il Risk management, grazie a strumenti che permettono una gestione più efficace e tempestiva dei rischi. L'intelligenza artificiale e il Machine learning permettono di analizzare grandi volumi di dati in tempo reale, individuando pattern e anomalie che segnalano potenziali rischi.  Il cloud facilita la condivisione delle informazioni e la collaborazione tra diverse unità aziendali, migliorando la coerenza delle strategie di mitigazione. La blockchain garantisce la sicurezza e la trasparenza delle transazioni, riducendo il rischio di frodi. La realtà aumentata e la realtà virtuale consentono la creazione di ambienti simulati per preparare gli interventi in possibili scenari di crisi, migliorando la preparazione del personale.

Articoli e servizi utili per conoscere il Risk management:

Gestione del rischio: cosa si intende e come si mette in pratica

Pianificazione, identificazione e analisi dei rischi: come attuare un Risk management in modo corretto

Un esempio di servizi per il Risk Mnagement: IT-Alert per la Protezione Civile

Rischio reputazionale: tutto quello che serve per gestirlo al meglio

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