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Le 4 azioni per rendere la supply chain sostenibile secondo REMIRA



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L’azienda specializzata nell’offerta di soluzioni software avanzate per la gestione della supply chain ha individuato 4 azioni che le aziende possono mettere in pratica, con l’aiuto della tecnologia e dell’intelligenza artificiale, per una supply chain più sostenibile

Aggiornato il 27 mag 2024



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A fronte di eventi meteorologici estremi (alluvioni, uragani e siccità) sempre più frequenti e catastrofici, le catene di approvvigionamento devono scontare gravi interruzioni che comportano tempi di consegna più lunghi e costi più elevati, oltre che un tasso inferiore in termini di produttività. Per mitigare questi effetti, secondo uno studio pubblicato dall’Economist, è fondamentale sfruttare i benefici dell’Intelligenza Artificiale (AI) e, fortunatamente – sostiene la ricerca – il 98% delle aziende utilizza già l’AI in almeno una attività che interessa la catena di fornitura, come la previsione della domanda o l’ottimizzazione delle scorte.

In occasione della giornata mondiale dell’ambiente (5 giugno), REMIRA, azienda specializzata nell’offerta di soluzioni software avanzate per la gestione della supply chain e il commercio omnicanale per aziende del settore retail, logistico e, in particolare, per l’industria della moda e del lusso con oltre 20 sedi in Europa e nel Mondo, ha individuato quattro azioni che le aziende possono mettere in pratica, con il supporto della tecnologia e dell’intelligenza artificiale, per una supply chain più sostenibile.

Ottimizzare il processo di reverse logistic

Anzitutto è fondamentale adottare una strategia di restituzione dei resi efficiente, cioè in grado di ridurre gli sprechi e aumentare la sostenibilità. Infatti, il volume medio dei resi genera dal 3% al 9% delle emissioni di gas serra, dovute allo shopping online, al packaging e alla spedizione. Impostare un processo di reverse logistic o logistica inversa permette di elaborare i resi il più rapidamente possibile e reintrodurli nel ciclo di vendita altrettanto velocemente.

Il software RMX (Returns Management System), messo a punto da REMIRA Italia per la gestione ottimale di tutti i resi, nei punti vendita, nel magazzino e nel negozio online, è un valido alleato per la logistica inversa, che ha aiutato brand come Antony Morato nel settore del fashion ad aumentare del +30% l’ottimizzazione del processo di reso e diminuito del -25% gli sprechi nella filiera.

Nello specifico, il software permette di verificare la congruità della merce di cui si richiede il reso, controllando dove necessario la corrispondenza con quanto spedito al cliente e con le quantità previste dagli accordi commerciali, risolvendo e velocizzando alla fonte gran parte delle criticità.

Affinare il controllo qualità dei prodotti

Visto che tra le cause principali che spingono le persone a fare resi rientrano taglia errata, vestibilità non corretta, prodotti difettosi o qualità non idonea, controllare in anticipo lo stato e gli eventuali difetti di produzione di un articolo, contribuisce a diminuire notevolmente il tasso di resi tecnici e, quindi, anche degli sprechi nella filiera.

A tal proposito, il software QUALITYX di REMIRA è stato progettato per ottimizzare l’intero processo di controllo qualità di produzione di un’azienda, sia presso i fornitori sia presso i centri logistici. Questa soluzione permette di ridurre del -25% gli sprechi e del -40% il time-to-market, cioè il tempo di reperibilità di un prodotto sul mercato.

Pianificare i viaggi di ritiro e consegna delle merci

Per le aziende che operano nel settore dei trasporti, la riduzione dei costi medi stradali per tonnellata – alla luce dell’incremento di quasi il +20% – e la transizione ecologica sono gli obiettivi centrali per la sostenibilità.

Travel Web è il modulo di ottimizzazione proprietario e scalabile di REMIRA che permette di pianificare i viaggi di ritiro e consegna delle merci, utile non solo per registrare un risparmio dei costi di carburante, ma anche per avvicinare le aziende del settore alla transizione ecologica.

l software di ottimizzazione, basato sul sistema GIS integrato, riduce i mezzi impiegati su strada e le conseguenti emissioni, oltre a permettere una riduzione dei costi carburante fino al -10%.

Adottare il Passaporto Digitale dei Prodotti

Il via libera definitivo al testo del Regolamento Ecodesign, la nuova normativa che impone che i prodotti di abbigliamento immessi sul mercato UE siano progettati per essere ecocompatibili e sostenibili, prevede l’obbligo di adottare il Passaporto Digitale dei Prodotti (DPP): un asset che intende spingere i consumatori e le aziende a intraprendere scelte più consapevoli per l’ambiente.

Il Passaporto Digitale dei Prodotti sviluppato da REMIRA, adottato già da importanti brand nel mondo della moda come Guess, permette attraverso un QRCode di accedere anonimamente a una pagina web in cui sono state raccolte tutte le informazioni del prodotto, per promuovere la sostenibilità nel comparto moda, contribuendo così alla transizione verso un’economia più circolare.

Supply chain sostenibile: una scelta etica e una strategia intelligente

“Oggi più che mai, costruire una supply chain in grado di definirsi sostenibile è, indubbiamente, una sfida, ma rappresenta anche una scelta etica e una strategia intelligente per il successo a lungo termine delle aziende in un contesto globale in rapida evoluzione. Oltre a ridurre l’impatto ambientale, una supply chain sostenibile permette di aiutare le aziende a conformarsi alle normative, a ridurre i costi a lungo termine e a migliorare le relazioni con gli stakeholder, investitori, i dipendenti, i clienti, sempre più attenti alle pratiche che rispettano l’ambiente” afferma Matteo Sgatti, CSO di REMIRA Italia.

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