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Inset di carbonio circolare: che cos’è e perché è rilevante per l’ESG



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A differenza dell’offset tradizionale, l’inset di carbonio circolare consente alle aziende di ridurre le proprie emissioni intervenendo direttamente all’interno della propria filiera. Una strategia che integra sostenibilità ambientale, impatto sociale e governance trasparente, in linea con i criteri ESG

Pubblicato il 28 mag 2025



Inset di carbonio circolare

Inset di carbonio: che cos’è?

Il termine “carbon inset” (o “insetting”) indica un approccio alla compensazione delle emissioni di CO2 che si concentra su interventi all’interno della propria catena del valore. A differenza dei classici offset (compensazioni esterne tramite l’acquisto di crediti da progetti terzi), l’insetting punta a ridurre o rimuovere le emissioni di gas serra direttamente attraverso attività legate al core business dell’azienda.

Si tratta di una strategia che non solo migliora le performance ambientali, ma rafforza anche la relazione con fornitori, stakeholder locali e territori, contribuendo allo sviluppo sostenibile dei contesti in cui l’azienda opera.


Inset di carbonio “circolare”: cosa significa

Quando parliamo di inset di carbonio circolare stiamo affrontando il concetto di “circolarità” applicato al carbon insetting. Per questa ragione va precisato che l’aggettivo “circolare” accostato all’insetting sottolinea l’adozione di modelli economici e produttivi ispirati ai principi dell’economia circolare: riduzione degli sprechi, rigenerazione delle risorse (es. agricoltura rigenerativa o remanufacturing), valorizzazione degli scarti (es. Upcycled food) e chiusura dei cicli produttivi.

Nel caso dell’inset di carbonio circolare, l’obiettivo non è solo quello di assorbire CO2, ma anche di prevenire le emissioni future grazie a sistemi rigenerativi. Ad esempio, attraverso la rigenerazione del suolo agricolo, la gestione sostenibile delle foreste, la produzione di biogas dai rifiuti organici o la sostituzione di materie prime fossili con alternative rinnovabili.


Come funziona un inset di carbonio circolare

Un progetto di carbon insetting circolare si sviluppa in più fasi:

  1. Analisi del ciclo di vita (LCA) per identificare i principali hotspot emissivi nella supply chain;
  2. Selezione di interventi rigenerativi in aree strategiche della filiera;
  3. Implementazione di pratiche sostenibili, spesso in collaborazione con fornitori o comunità locali;
  4. Misurazione e certificazione dei benefici climatici, in linea con standard riconosciuti (come il GHG Protocol, Verra o Gold Standard);
  5. Rendicontazione ESG con integrazione dei risultati nel bilancio di sostenibilità.

Esempi concreti di inset di carbonio circolare

  • Un’azienda alimentare può finanziare pratiche agroforestali presso i propri fornitori di cacao, migliorando la fertilità del suolo e assorbendo CO2.
  • Un produttore tessile può promuovere l’uso di fibre rigenerate lungo la filiera, riducendo l’impronta carbonica delle materie prime.

Differenza tra carbon insetting e carbon offsetting

Carbon offsetting: compensazione esterna: si acquistano crediti di carbonio generati da progetti in aree terze (es. riforestazione in Amazzonia).
Carbon insetting: compensazione interna: si investe nella propria catena di fornitura per ridurre le emissioni e rigenerare risorse.

La differenza è anche etica e strategica: l’insetting crea valore condiviso e duraturo, mentre l’offsetting rischia di apparire come una “scorciatoia” per azzerare sulla carta le emissioni residue, senza trasformare realmente il modello produttivo.


Perché il carbon insetting è strategico per l’ESG

La “E” di Environmental

L’insetting contribuisce direttamente alla riduzione dell’impronta carbonica, ma aiuta a contrastare la perdita di biodiversità, alla rigenerazione del suolo e alla conservazione delle risorse idriche e aun rapporto equilibrato tra acqua e sostenibilità. È un approccio più integrato e trasformativo rispetto al semplice offset.

La “S” di Social

Gli inset circolari spesso coinvolgono le comunità locali, creando impatti positivi in termini di formazione, occupazione, equità e resilienza. Un esempio tipico è il supporto a pratiche agricole rigenerative nei paesi in via di sviluppo, con vantaggi sia climatici sia sociali.

La “G” di Governance

Scegliere l’insetting significa anche rafforzare la trasparenza, la tracciabilità e la rendicontazione degli impatti ambientali, evitando il rischio di greenwashing e allineandosi ai più recenti standard di disclosure (come la CSRD o il framework TCFD).


Quali aziende possono adottare il carbon insetting

L’insetting non è riservato solo alle grandi aziende multinazionali. Anche le PMI possono sviluppare progetti insetting, soprattutto se operano in settori ad alta esposizione emissiva o con supply chain controllate (agroalimentare, moda, cosmetica, manifattura).

La chiave è identificare interventi ad alto impatto climatico e rigenerativo, che possano essere integrati nelle attività core dell’impresa e misurati con precisione.


Strumenti per misurare e certificare un inset di carbonio circolare

Affinché un progetto di insetting sia credibile e riconosciuto anche a livello ESG, è essenziale:

  • Applicare metodologie di calcolo standard (es. ISO 14064, GHG Protocol);
  • Utilizzare strumenti di tracciamento come blockchain o MRV digitali;
  • Affidarsi a enti di certificazione terzi per la validazione dei risultati;
  • Integrare i dati nei report di sostenibilità aziendali e nelle piattaforme ESG rating.

Insetting e transizione sostenibile

L’inset di carbonio circolare rappresenta un’evoluzione matura e responsabile delle politiche climatiche aziendali. Non si limita a “neutralizzare” le emissioni, ma le affronta alla radice, trasformando i processi, coinvolgendo gli stakeholder e promuovendo un’economia rigenerativa.

In un contesto in cui gli investitori, i regolatori e i consumatori chiedono autenticità e impatti reali, l’insetting è uno strumento per integrare ambiente, società e governance in una visione strategica ESG.

Innovazione digitale e Inset di carbonio circolare

L’innovazione digitale gioca un ruolo cruciale nello sviluppo di processi di inset di carbonio circolare, offrendo strumenti e soluzioni per monitorare, analizzare e ottimizzare l’uso del carbonio. Tecnologie come l’Internet delle Cose, l’intelligenza artificiale e blockchain possono migliorare la tracciabilità e la gestione delle emissioni di carbonio lungo tutta la catena del valore.

Internet of Things e Intelligenza artificiale

Ad esempio, sensori IoT possono raccogliere dati in tempo reale sulle emissioni, mentre algoritmi di AI possono analizzare questi dati per identificare inefficienze e suggerire miglioramenti.

Blockchain e tracciabilità

La blockchain può garantire la trasparenza e l’integrità dei dati relativi alle emissioni e ai crediti di carbonio, facilitando la creazione di mercati del carbonio più affidabili e accessibili. Questo è particolarmente importante per le aziende che desiderano dimostrare il loro impegno verso la sostenibilità e la riduzione delle emissioni.

Collaborazione e condivisione

Inoltre, le piattaforme digitali possono facilitare la collaborazione tra diversi attori, come aziende, governi e organizzazioni non governative, per sviluppare e implementare soluzioni di carbonio circolare. Questa collaborazione è essenziale per scalare le iniziative di sostenibilità e massimizzare l’impatto positivo sull’ambiente.


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