Carbon accounting: che cos’è?
Il termine carbon accounting indica l’insieme di metodologie, strumenti e standard utilizzati dalle aziende per misurare, monitorare e rendicontare le proprie emissioni di gas a effetto serra (GHG). Il carbon accounting non è solo un importante e complesso esercizio contabile, ma rappresenta un processo fondamentale per comprendere e gestire l’impatto ambientale di un’organizzazione.
Il carbon accounting include la rilevazione, il monitoraggio e la valutazione delle emissioni dirette e indirette, la conversione dei dati energetici in valori di CO2 equivalente (CO₂e) e la presentazione dei risultati in report trasparenti e verificabili.
Il carbon accounting come strumento strategico
Il carbon accounting mette a disposizione delle imprese una serie di informazioni sul loro impatto che permette di capire innanzitutto da dove provengono le loro emissioni e quali strategie possono adottare per ridurle e per rendere il business più sostenibile.
Perché il carbon accounting è importante?
Il carbon accounting è molto importante per almeno 4 grandi motivi:
- Permette di rispettare normative ambientali più severe: come la direttiva Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) e gli standard ESRS in Europa impongono alle aziende di misurare e comunicare le emissioni.
- Costruzione di un rapporto di reputazione e fiducia con investitori e consumatori che chiedono trasparenza e verifiche indipendenti. Un’azienda che adotta il carbon accounting dimostra impegno concreto verso la sostenibilità.
- Un contributo alla competitività anche grazie a forme di accesso al credito. Il mondo delle banche e dei fondi valutano i dati ESG per concedere finanziamenti. Il carbon accounting affidabile rappresenta anche una condizione di accesso ai mercati.
- Un fattore indispensabile per la gestione dei rischi di transizione. Grazie alla conoscenza del proprio profilo emissivo è infatti possibile anticipare i costi legati ad esempio a nuove tasse sul carbonio (leggi l’articolo sulla carbon tax), normative ESG più stringenti o cambiamenti nei comportamenti dei consumatori.
Come funziona il carbon accounting?
Il carbon accounting è alla base delle strategie di decarbonizzazione e competitività industriale anche grazie a un funzionamento che si articola in quattro fasi:
1. La definizione del perimetro di analisi in cui si stabiliscono i confini organizzativi e operativi dell’analisi: quali stabilimenti, quali processi, quali attività della supply chain includere.
2. La raccolta dei dati considerando le tante e diverse fonti come i consumi energetici, le fatture di acquisto, i trasporti, la produzione, la logistica. Ogni singola tipologia di dato deve essere convertito in valori standard di CO2e attraverso fattori di emissione riconosciuti (come ad esempio quelli dell’IPCC o delle agenzie nazionali per l’energia).
3. La classificazione per scope. Questa fase è particolarmente delicata in quanto le emissioni devono essere suddivise in tre diverse categorie in funzione del loro Scope:
- Scope 1: emissioni dirette da fonti controllate dall’azienda ( ad esempio processi industriali, impianti, vetture).
- Scope 2: emissioni indirette legate all’energia acquistata (rientrano in questa categoria ad esempio elettricità, calore, vapore).
- Scope 3: emissioni indirette lungo tutta la catena del valore (gli esempi possono essere rappresentati da materie prime, viaggi d’affari, logistica, uso e fine vita dei prodotti).
4. La rendicontazione e la validazione rappresenta a sua volta una fase delicata per garantire l’affidabilità dei dati. In questa fase i risultati vengono aggregati e riportati in inventari o report di sostenibilità. Le aziende più strutturate si affidano a software di carbon accounting o carbon management e a società di revisione indipendenti per garantire affidabilità e conformità agli standard.
Quali sono gli standard e le metodologie di riferimento per il carbon accounting?
Per rendere comparabili i dati, il carbon accounting, come ogni altra forma di accountig, deve basarsi su standard internazionali consolidati. Nello specifico per il carbon accounting si considerano:
Il GHG Protocol: il framework per la misurazione e la classificazione delle emissioni.
L’ISO 14064: la norma internazionale che definisce principi e requisiti per la quantificazione e la verifica delle emissioni.
Il CDP (Carbon Disclosure Project): piattaforma di disclosure per investitori e aziende.
La Science Based Targets initiative (SBTi), metodologia per definire obiettivi di riduzione allineati all’Accordo di Parigi.
Quali aziende hanno bisogno del carbon accounting?
In termini assoluti, tutte le imprese dovrebbero misurare le proprie emissioni di CO2. Nella realtà occorre considerare che ci sono alcune tipologie di imprese particolarmente esposte come le grandi aziende quotate, ovvero le imprese soggette a obblighi di rendicontazione ESG previsti da normative europee e internazionali. Il settore manifatturiero e industriale unitamente a tutte le imprese ad alta intensità energetica devono prestare particolare attenzione al carbon pricing e al carbon accounting. Il settore agroalimentare: a sua volta, caratterizzato da emissioni diffuse lungo la filiera (Scope 3) ha bisogno del carbon accounting per creare un nuovo rapporto tra agroalimentare e sostenibilità. Il mondo delle utilities e dell’energia anche per l’impegno nella transizione verso fonti rinnovabili necessitano di portare grande attenzione al carbon accounting.
Quali sono gli strumenti digitali e i software per il carbon accounting?
Negli ultimi anni sono nate numerose piattaforme digitali che semplificano il carbon accounting. Questi strumenti consentono di automatizzare la raccolta dei dati, calcolare le emissioni in tempo reale e produrre report conformi agli standard.
Si tratta in generale di strumenti che mettono a disposizione le seguenti funzioni:
- dashboard intuitive per monitorare KPI emissivi,
- algoritmi basati su intelligenza artificiale per stimare i dati mancanti,
- modelli predittivi per simulare scenari di riduzione,
- integrazione con sistemi ERP con sistemi di gestione ESG e con piattaforme blockchain per la tracciabilità.
In che modo il carbon accounting aiuta le strategie ESG
Il carbon accounting rappresenta una delle basi su cui costruire le strategie ESG unitamente, ad esempio, agli audit sociali.
Nella dimensione E, fornisce dati concreti su emissioni, energia, rifiuti e risorse.
Nella dimensione S, consente di comunicare ai dipendenti e alle comunità i progressi verso una transizione giusta.
Nella dimensione G, rafforza i sistemi di governance attraverso KPI misurabili e verificabili.
Le imprese che collegano i risultati del carbon accounting agli obiettivi ESG riescono a creare valore condiviso, migliorare la reputazione e posizionarsi come leader di sostenibilità.
Carbon accounting e rischi di transizione
Un altro aspetto centrale è la connessione tra carbon accounting e gestione dei rischi di transizione. Occorre infatti considerare che se il prezzo della CO2 aumenta o vengono introdotte tasse più severe sulle emissioni, le aziende che conoscono i propri dati possono reagire rapidamente. Al contrario, quelle prive di strumenti rischiano di trovarsi esposte a costi inattesi e a penalizzazioni da parte di investitori e regolatori.
Il carbon accounting rappresenta anche una forma di assicurazione strategica che porta una serie di benefici alle imprese che possono essere così riassunti: migliore efficienza energetica e riduzione dei costi operativi, accesso agevolato a finanziamenti green e fondi ESG, rafforzamento della reputazione presso consumatori e stakeholder, migliore capacità di reazione all’evoluzione della normativa rispetto a nuove direttive ambientali, nuove opportunità di innovazione di prodotto e differenziazione competitiva.
Carbon accounting e decarbonizzazione: due facce della stessa strategia
La lotta al cambiamento climatico passa da strumenti concreti che consentano alle imprese di misurare, gestire e ridurre il proprio impatto ambientale. Tra questi, il carbon accounting rappresenta il punto di partenza per ogni percorso di decarbonizzazione.
La misurazione e rendicontazione delle emissioni di gas serra generate da un’organizzazione del carbon accounting permette alle imprese di disporre di disporre di dati accurati per definire una strategia di decarbonizzazione credibile. Senza un inventario delle emissioni, infatti, non è possibile fissare obiettivi misurabili né monitorare i progressi nel tempo. Il carbon accounting diventa quindi il punto di riferimento che orienta gli investimenti in efficienza energetica, energie rinnovabili e innovazione tecnologica.
Carbon accounting e bilancio di sostenibilità: dal dato alla trasparenza
Il carbon accounting è un punto di riferimento imprescindibile per la redazione del bilancio di sostenibilità. Grazie al processo che consente alle imprese di misurare in modo sistematico le proprie emissioni di gas serra, distinguendole tra Scope 1, Scope 2 e Scope 3 si mette a disposizione delle stesse la base quantitativa su cui costruire un reporting solido e credibile. Senza un inventario delle emissioni, infatti, il bilancio di sostenibilità rischia di restare un documento narrativo, privo di indicatori verificabili e comparabili.
L’integrazione del carbon accounting nel bilancio permette invece di dimostrare con trasparenza i progressi nella decarbonizzazione, comunicare agli stakeholder obiettivi chiari e monitorare l’allineamento alle normative, come la CSRD e gli standard ESRS europei. Il carbon accounting, inoltre, favorisce la tracciabilità e la coerenza dei dati, rendendo possibile la revisione esterna e aumentando la fiducia di investitori, clienti e istituzioni.
Ecco un articolo di circa 20 righe che spiega in modo chiaro il rapporto tra carbon accounting, analisi di materialità e doppia materialità:
Carbon accounting, analisi di materialità e doppia materialità: una relazione strategica
Il carbon accounting mette a disposizione una serie di dati fondamentali che confluiscono direttamente nell’analisi di materialità, il processo con cui un’azienda identifica i temi ESG più rilevanti per la propria attività e per gli stakeholder. L’impatto climatico, misurato attraverso il carbon accounting, è quasi sempre un tema materiale, perché incide sia sulla performance economica sia sulla reputazione.
Un ruolo assolutamente fondamentale è poi svolto dal rapporto tra carbon accounting e doppia materialità, introdotta dalle direttive europee sulla rendicontazione di sostenibilità (CSRD ed ESRS). Un rapporto che si sviluppa lungo due prospettive:
- Financial materiality: come il cambiamento climatico e i rischi di transizione influenzano i risultati economici dell’azienda.
- Impact materiality: come l’azienda stessa incide sull’ambiente e sulla società attraverso le proprie emissioni e attività.
Il carbon accounting fornisce i dati quantitativi che alimentano la doppia materialità, consentendo alle imprese di valutare contemporaneamente i rischi finanziari e l’impatto ambientale.