Economia Circolare

Innovazione e sostenibilità nella gestione dei RAEE



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Le normative attuali, le tecnologie emergenti e i vantaggi competitivi di una gestione responsabile e innovativa dei Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE)

Pubblicato il 4 nov 2024

Claudia Costa

Web Content Editor



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La gestione dei RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) o più semplicemente rifiuti elettronici rappresenta una sfida cruciale e in continua evoluzione per le aziende e le istituzioni di tutto il mondo. In un’epoca caratterizzata da un incessante progresso tecnologico e dalla crescente consapevolezza ambientale, adottare pratiche appropriate di raccolta, trattamento e riciclo di questi rifiuti non solo risponde a imperativi normativi, ma si configura come una opportunità strategica per l’innovazione sostenibile. Le normative vigenti delineano un quadro regolamentare stringente, che mira a minimizzare l’impatto ambientale e a massimizzare il recupero di materiali preziosi. Al contempo, esempi di successo nell’implementazione di sistemi avanzati per la gestione dei RAEE dimostrano come sia possibile trasformare una necessità legislativa in un vantaggio competitivo, con soluzioni che accelerano le prospettive di un futuro sempre più orientato verso l’economia circolare.

Gestione dei RAEE: cos’è e perché è importante

Con l’aumento esponenziale dell’uso di dispositivi elettronici, la quantità di RAEE generata continua a crescere rendendo indispensabile l’adozione di soluzioni innovative per il loro trattamento e smaltimento. Secondo il Global E-waste Monitor 2024, nel 2022 sono stati generati a livello globale 62 miliardi di kg di rifiuti elettronici, con una media di 7,8 kg pro capite all’anno. Solo il 22,3% di questi rifiuti è stato raccolto e riciclato nel rispettoso dell’ambiente.

Cosa sono i RAEE

Acronimo di “rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche”, i RAEE (in lingua inglese Waste of electric and electronic equipment o WEEE) rappresentano una quota significativa del volume totale dei rifiuti speciali generati nel panorama industriale moderno. Per RAEE si intendono tutte quegli oggetti che per funzionare dipendono dalla corrente elettrica – collegati alla rete oppure alimentati da pile e batterie – e di cui il possessore vuole disfarsi perché guasti, inutilizzati o obsoleti: vanno dai grandi impianti di refrigerazione alle macchine per ufficio, passando per attrezzature mediche e di laboratorio.

La definizione tecnica di RAEE è proposta all’art. 4 lettera e del D. Lgs. 49/2014, la normativa cardine in tema di RAEE a livello nazionale:

Le apparecchiature elettriche o elettroniche che sono rifiuti ai sensi dell’articolo 183, comma 1, lettera a) del D. Lgs. 3 aprile 2006, n. 152, inclusi tutti i componenti, sottoinsiemi e materiali di consumo che sono parte integrante del prodotto al momento in cui il detentore si disfi, abbia l’intenzione o l’obbligo di disfarsene.

Categorie che definiscono i RAEE

I RAEE si distinguono dagli altri rifiuti per la presenza del simbolo del cassonetto barrato e secondo il Dlgs n.49/2014, questi rifiuti sono suddivisi in due macro categorie principali a seconda della loro provenienza:

  1. RAEE Domestici: sono i rifiuti elettronici provenienti dai nuclei domestici e i RAEE di origine commerciale, industriale, istituzionale e di altro tipo analoghi, per natura e quantità, a quelli originati dai nuclei domestici. I rifiuti di AEE che potrebbero essere usate sia dai nuclei domestici sia da soggetti diversi dai nuclei domestici sono in ogni caso considerati RAEE provenienti dai nuclei domestici.
  2. RAEE Professionali: sono i rifiuti elettronici derivanti da ambiti diversi da quelli dei nuclei domestici.

La categoria comunque racchiude tutti i rifiuti derivanti dai piccoli e grandi elettrodomestici, dai computer, dai dispositivi elettrici ed elettronici, dai cellulari, dalle lampade fluorescenti ecc, una volta giunti al termine del loro ciclo di vita.

Ogni tipologia di RAEE deve essere riciclata e smaltita in base a una specifica procedura considerato che contengono materiali utili ma anche inquinanti e questi devono essere recuperati o messi in sicurezza da apposito personale in strutture adeguatamente attrezzate.

I materiali che è possibile recuperare sono plastici ma anche ferrosi e non ferrosi (alluminio, rame, ecc), metalli preziosi come l’oro che è un conduttore, vetro e parti elettroniche complesse che è possibile reintrodurre nel ciclo di riutilizzo.

I cinque raggruppamenti RAEE domestici sono così definiti in base alle tecnologie che servono al corretto trattamento:

  • R1: Apparecchiature per lo scambio di temperatura con fluidi (frigoriferi, congelatori, condizionatori, ecc.).
  • R2: Grandi bianchi (come lavatrici, lavastoviglie, forni).
  • R3: TV e monitor (televisori, schermi di computer, tablet e altri).
  • R4: Piccoli elettrodomestici e apparecchiature elettroniche (ad esempio aspirapolvere, frullatori, stampanti).
  • R5: Sorgenti luminose (lampade fluorescenti, tubi al neon, lampadine a LED).

I RAEE professionali sono ripartiti in cinque categorie:

CATEGORIA 1
Apparecchiature per lo scambio di temperatura

CATEGORIA 2
Schermi e monitor

CATEGORIA 4
Apparecchiature di grandi dimensioni

CATEGORIA 5
Apparecchiature di piccole dimensioni

CATEGORIA 6
Piccole apparecchiature informatiche e per le telecomunicazioni

Questa classificazione è essenziale per determinare il trattamento specifico richiesto per ciascun tipo di rifiuto, massimizzando il recupero dei materiali e minimizzando l’impatto ambientale.

Impatto ambientale dei rifiuti elettronici

I rifiuti elettronici rappresentano una delle principali sfide ambientali del nostro tempo poiché contengono sostanze tossiche come mercurio, piombo e cadmio, che – anche a causa del sempre maggiore rischio di abbandono nell’ambiente o in discariche e termovalorizzatori (inceneritore) – possono contaminare il suolo e le falde acquifere se non gestite correttamente con evidenti ripercussioni sulla salute umana.

Inoltre, il mancato recupero di materiali preziosi – come il rame, ferro, acciaio, alluminio, vetro, argento, oro – comporta una perdita economica significativa e un aumento della domanda di estrazione di nuove risorse naturali. Le innovazioni nella gestione dei RAEE mirano a ridurre questi impatti negativi attraverso tecnologie avanzate che migliorano il riciclo e il recupero dei materiali, promuovendo al contempo pratiche sostenibili e rispettose dell’ambiente.

Gestione dei RAEE: il contesto sfidante

La gestione dei RAEE si riferisce a tutte le attività connesse alla raccolta e al trattamento, riciclo e smaltimento dei rifiuti elettronici e per adempiere a questo obiettivo in modo efficace occorre puntare a minimizzare l’impatto ambientale e massimizzare il recupero di materiali preziosi come metalli e plastica.

Normative e regolamentazioni vigenti

Il sistema RAEE e le sue regole di funzionamento nascono da direttive che a partire dal 2022 l’Unione Europea ha emanato per la “prevenzione della produzione di RAEE e il loro successivo reimpiego, riciclaggio e altre forme di recupero, in modo da ridurre il volume dei rifiuti da smaltire”, successivamente trasposte o recepite dalle norme nazionali.

La Direttiva RAEE (2012/19/UE) afferma il principio della responsabilità del produttore per i prodotti a fine vita, obbligandoli a finanziare la raccolta e il trattamento dei RAEE, principio sancito per la prima volta a livello europeo nel settore automobilistico ed ora esteso anche al settore delle apparecchiature elettriche ed elettroniche.

Recentemente è subentrata la Direttiva 2024/884/UE che modifica la normativa sui rifiuti elettronici eliminando l’applicazione retroattiva della responsabilità estesa del produttore per le apparecchiature elettriche ed elettroniche, in conformità con la sentenza della Corte di Giustizia UE del 25 gennaio 2022. Questa modifica specifica che i costi di gestione e smaltimento dei rifiuti derivanti dai pannelli fotovoltaici sono a carico del produttore solo per i prodotti introdotti sul mercato dopo il 13 agosto 2012, data di entrata in vigore della direttiva 2012/19/UE.

Inoltre, le modifiche chiariscono che il regime di responsabilità estesa del produttore (EPR) si applica alle apparecchiature elettriche ed elettroniche incluse nel campo di applicazione della direttiva 2012/19/UE dal 15 agosto 2018, per quelle immesse sul mercato dopo tale data, segnando la fine del periodo transitorio previsto dalla direttiva 2012/19/UE.

Infine, con l’introduzione dell’articolo 24-bis nella direttiva 2012/19/UE, è stabilito che entro il 31 dicembre 2026 la Commissione Europea dovrà valutare la necessità di proporre una revisione della direttiva RAEE insieme alla possibilità di creare una nuova categoria di apparecchiature elettriche ed elettroniche denominata “pannelli fotovoltaici”, con l’obiettivo di separare questi dispositivi dalla categoria 4 attualmente esistente e calcolare gli obiettivi di raccolta basandosi sui rifiuti provenienti dai pannelli fotovoltaici, in relazione alla loro vita utile prevista, anziché sulla quantità di prodotti immessi sul mercato.

In Italia, la gestione dei RAEE è disciplinata dal Decreto Legislativo n. 49 del 14 marzo 2014, che recepisce la Direttiva UE che si pone l’obiettivo di migliorare, sotto il profilo ambientale, l’intervento dei soggetti che svolgono un ruolo attivo nel ciclo di vita dei prodotti elettrici ed elettronici: dai produttori ai consumatori, passando per gli attori della filiera distributiva, fino agli operatori del riciclo. Recentemente, il Decreto 119/2023 ha introdotto semplificazioni per la preparazione al riutilizzo dei RAEE.

Tali normative non solo garantiscono un minore impatto ambientale ma incentivano anche l’innovazione nel settore del riciclaggio. Le aziende sono quindi chiamate a seguire protocolli precisi per la tracciabilità del rifiuto, dalla sua generazione fino alla sua trasformazione in nuove risorse.

Sfide nella gestione dei RAEE

Nonostante gli sforzi normativi, la gestione dei RAEE presenta ancora diverse sfide:

  • Raccolta insufficiente: Molti RAEE non vengono raccolti attraverso i canali ufficiali, finendo in discariche o esportati illegalmente.
  • Tecnologie di riciclo non ottimali: La complessità dei dispositivi elettronici rende difficile il recupero efficiente dei materiali.
  • Consapevolezza pubblica limitata: Spesso i consumatori non sono informati sui corretti metodi di smaltimento dei RAEE.
  • Costi elevati: L’implementazione di sistemi di gestione dei RAEE può essere costosa, scoraggiando alcune aziende dall’adottare pratiche sostenibili.

Affrontare queste sfide è cruciale per migliorare l’efficacia della gestione dei RAEE e ridurre il loro impatto ambientale.

Tecnologie innovative nella gestione dei RAEE

L’avanzamento tecnologico ha portato a significativi miglioramenti nella gestione dei RAEE, offrendo la possibilità di renderla più sostenibile e responsabile. Tecniche sempre più sofisticate di smistamento automatico e pretrattamento permettono oggi una separazione più efficace dei materiali, massimizzando il recupero di componenti utilizzabili e riducendo i rifiuti finali. Innovazioni come il machine learning e l’intelligenza artificiale trovano applicazione nel migliorare l’efficienza dei sistemi di raccolta dati e nella predizione delle tipologie di rifiuto più frequentemente generate, permettendo così interventi più mirati e meno dispersivi.

Automazione e robotica per un riciclo efficace

L’automazione e la robotica stanno trasformando le operazioni di riciclo dei RAEE, migliorando l’efficienza e la precisione del processo. I robot avanzati sono in grado di smontare dispositivi elettronici complessi, separando componenti e materiali con maggiore rapidità rispetto ai metodi tradizionali. Questa precisione consente un recupero più efficace di metalli preziosi e altri materiali riutilizzabili, riducendo al contempo la quantità di rifiuti destinati alle discariche. Inoltre, l’automazione riduce i rischi per la sicurezza umana, evitando l’esposizione a sostanze pericolose.

Tecnologie come blockchain per tracciare i rifiuti

Le tecnologie di tracciabilità, inclusi i sistemi basati su blockchain, stanno diventando strumenti essenziali nella gestione dei RAEE. Queste tecnologie consentono di monitorare l’intero ciclo di vita di un dispositivo elettronico, dalla produzione allo smaltimento. Utilizzando la blockchain, le informazioni sul prodotto possono essere registrate in modo sicuro e immutabile, garantendo la trasparenza e la responsabilità lungo tutta la catena di gestione. Ciò facilita il rispetto delle normative e migliora la fiducia tra produttori, riciclatori e consumatori. Inoltre, la tracciabilità aiuta a prevenire il traffico illecito di RAEE e a garantire che i rifiuti vengano trattati in modo responsabile.

Intelligenza artificiale: le potenzialità

L’intelligenza artificiale offre soluzioni innovative per ottimizzare la gestione dei RAEE. Algoritmi di AI possono analizzare grandi quantità di dati per prevedere i flussi di rifiuti, migliorare la pianificazione logistica e ottimizzare i processi di riciclo. Inoltre, l’AI può essere utilizzata per sviluppare sistemi di riconoscimento visivo che identificano e classificano automaticamente i diversi tipi di RAEE, migliorando l’efficienza del processo di smistamento. Queste soluzioni non solo aumentano l’efficienza operativa ma contribuiscono anche a ridurre i costi e a migliorare i tassi di recupero dei materiali.

Gestione dei RAEE: i vantaggi

L’adozione di pratiche innovative nella gestione dei RAEE non solo contribuisce alla sostenibilità ambientale, ma offre anche significativi benefici economici e reputazionali per le aziende. Implementare tecnologie avanzate e processi ottimizzati può trasformare una sfida ambientale in un’opportunità di crescita e miglioramento aziendale.

Riduzione dei costi di smaltimento

Le tecnologie innovative permettono alle aziende di ridurre significativamente i costi associati allo smaltimento dei RAEE. L’uso di sistemi automatizzati e robotici per il trattamento dei rifiuti elettronici migliora l’efficienza del processo di riciclo, riducendo la necessità di manodopera e minimizzando gli errori umani. Inoltre, l’ottimizzazione del recupero di materiali preziosi dai RAEE può generare nuove entrate attraverso la vendita di queste risorse recuperate. Le aziende possono anche beneficiare di incentivi fiscali e sovvenzioni governative per l’adozione di pratiche sostenibili, ulteriormente abbattendo i costi operativi.

Miglioramento dell’immagine aziendale

Adottare una gestione innovativa dei RAEE può migliorare notevolmente l’immagine aziendale. Le aziende che dimostrano un impegno concreto verso la sostenibilità e la responsabilità ambientale guadagnano maggiore fiducia e lealtà da parte dei consumatori e degli investitori. Questo impegno può essere un fattore chiave di differenziazione nel mercato, attirando clienti che apprezzano le pratiche aziendali etiche e sostenibili. Inoltre, una buona gestione dei RAEE può migliorare le relazioni con le comunità locali e le organizzazioni ambientaliste, contribuendo a costruire una reputazione positiva e duratura.

Conformità alle normative sui rifiuti elettronici

La conformità alle normative sui RAEE è essenziale per evitare sanzioni legali e proteggere la reputazione aziendale. Le aziende che implementano soluzioni innovative per la gestione dei rifiuti elettronici sono meglio equipaggiate per soddisfare i requisiti legali in continua evoluzione. Utilizzando tecnologie di tracciabilità e sistemi di gestione avanzati, le aziende possono garantire che i loro processi siano trasparenti e conformi alle normative vigenti. La conformità non solo protegge l’azienda da potenziali multe, ma dimostra anche un impegno proattivo verso la responsabilità ambientale e sociale.

Come implementare in modo efficace la gestione dei RAEE

Implementare una gestione innovativa dei RAEE in azienda richiede un approccio strategico e integrato che combina valutazione ambientale, tecnologie avanzate e ottimizzazione logistica per creare un sistema sostenibile e vantaggioso per l’azienda. Le aziende possono beneficiare di un sistema efficiente che non solo riduce l’impatto ambientale ma genera anche valore economico.

Valutazione dell’impatto ambientale dei RAEE

La valutazione dell’impatto ambientale è il primo passo cruciale per implementare una gestione efficace dei RAEE. Questa fase prevede l’analisi dei flussi di rifiuti elettronici all’interno dell’azienda per identificare le principali fonti di RAEE e le potenziali aree di miglioramento. Le aziende possono utilizzare strumenti di analisi del ciclo di vita (LCA) per comprendere meglio gli impatti ambientali associati ai loro rifiuti elettronici e sviluppare strategie per ridurli. Queste valutazioni aiutano a stabilire obiettivi chiari e misurabili per migliorare la sostenibilità delle operazioni aziendali.

Scelta di tecnologie e processi di riciclo avanzati

Una gestione efficace dei RAEE richiede l’adozione di tecnologie e processi di riciclo all’avanguardia. Le aziende dovrebbero investire in tecnologie che migliorano il recupero dei materiali preziosi e riducono i rifiuti destinati alle discariche. Soluzioni come la robotica avanzata, l’intelligenza artificiale per lo smistamento automatico e i processi chimici innovativi per l’estrazione dei metalli sono fondamentali. Collaborare con partner specializzati nel riciclo può anche offrire accesso a competenze e infrastrutture necessarie per gestire efficacemente i RAEE.

Ottimizzazione della logistica e del recupero

L’ottimizzazione della logistica è essenziale per migliorare l’efficienza della gestione dei RAEE. Le aziende devono sviluppare sistemi di raccolta e trasporto che riducano i costi e l’impatto ambientale. Implementare soluzioni di tracciabilità, come la blockchain, può migliorare la trasparenza e l’efficienza nella catena di gestione dei rifiuti elettronici. Inoltre, le aziende possono adottare pratiche di economia circolare, come la progettazione di prodotti più facili da riciclare e la promozione di programmi di ritiro e riutilizzo, per massimizzare il recupero dei materiali e ridurre la quantità di RAEE generata.

Best practices e modelli di successo

L’adozione di best practices e l’analisi di modelli di successo sono fondamentali per guidare le aziende verso una gestione più efficace e sostenibile dei RAEE.

Casi studio di aziende all’avanguardia

Numerose aziende hanno implementato con successo strategie innovative per la gestione dei RAEE, diventando esempi da seguire nel settore. Ad esempio, alcune aziende tecnologiche leader hanno sviluppato programmi di riciclo chiusi, dove i dispositivi elettronici restituiti dai clienti vengono smontati e i materiali recuperati vengono riutilizzati nella produzione di nuovi prodotti. Questo non solo riduce i rifiuti, ma crea anche un ciclo di produzione più sostenibile. Altre aziende hanno investito in tecnologie di riciclo avanzate che permettono di recuperare una maggiore quantità di materiali preziosi dai RAEE, migliorando l’efficienza e riducendo i costi.

Collaborazioni pubblico-private

Le collaborazioni tra settori pubblico e privato si sono dimostrate essenziali per affrontare le sfide della gestione dei RAEE. Governi e aziende possono lavorare insieme per sviluppare infrastrutture di riciclo, promuovere la ricerca e l’innovazione e sensibilizzare il pubblico sull’importanza del corretto smaltimento dei rifiuti elettronici. Esempi di successo includono partenariati in cui le autorità locali forniscono incentivi e supporto logistico, mentre le aziende offrono competenze tecniche e risorse finanziarie per migliorare le capacità di raccolta e trattamento dei RAEE.

Approcci sostenibili e circolari

Adottare un approccio sostenibile e circolare già nella fase di progettazione è fondamentale per trasformare la gestione dei RAEE in un’opportunità di crescita economica e ambientale. Le aziende possono implementare strategie di design eco-friendly, sviluppando prodotti che siano nativamente più facili da riparare, aggiornare e riciclare. Inoltre, l’adozione di modelli di business circolari orientati alla servitizzazione, come il leasing di prodotti elettronici anziché la vendita, può ridurre i rifiuti e prolungare la vita utile dei dispositivi. Oltre a ridurre l’impatto ambientale, tale approccio è in grado di generare nuovi flussi di entrate e migliorare la fidelizzazione dei clienti.

Impatti ambientali e sociali della gestione dei RAEE

La gestione efficace dei RAEE non solo contribuisce a ridurre l’impatto ambientale, ma offre anche benefici sul piano sociale. Implementare pratiche sostenibili può portare a una riduzione dell’impronta ecologica, alla creazione di posti di lavoro verdi e a una maggiore consapevolezza comunitaria.

Riduzione dell’impronta ecologica

Una gestione innovativa dei RAEE è fondamentale per ridurre la carbon footprint delle aziende e delle comunità. Attraverso il riciclo e il recupero dei materiali, si riduce la necessità di estrazione di nuove risorse naturali, diminuendo l’energia e l’acqua necessarie per la produzione di nuovi prodotti. Inoltre, trattare correttamente i RAEE evita la dispersione di sostanze tossiche nell’ambiente, proteggendo il suolo, l’aria e le falde acquifere. Questi sforzi contribuiscono a mitigare i cambiamenti climatici e a promuovere uno sviluppo più sostenibile.

Creazione di posti di lavoro verdi

L’industria del riciclo e della gestione dei RAEE offre numerose opportunità per la creazione di posti di lavoro verdi. Queste posizioni includono ruoli tecnici e specializzati nel trattamento e nel riciclo dei rifiuti elettronici, nonché in settori correlati come la ricerca e lo sviluppo di nuove tecnologie sostenibili. Inoltre, l’espansione delle infrastrutture di raccolta e trattamento richiede personale per la logistica, la gestione e la manutenzione. Questi lavori non solo contribuiscono all’economia locale, ma promuovono anche una forza lavoro più attenta alle questioni ambientali.

Educazione e sensibilizzazione della comunità

Educare e sensibilizzare la comunità sull’importanza della corretta gestione dei RAEE è cruciale per promuovere pratiche sostenibili. Le campagne di sensibilizzazione possono informare il pubblico sui rischi ambientali e sanitari associati ai rifiuti elettronici e incoraggiare comportamenti responsabili, come la corretta separazione e il conferimento dei RAEE nei punti di raccolta autorizzati. Le aziende e le istituzioni educative possono collaborare per sviluppare programmi di formazione che preparino le nuove generazioni a gestire le sfide ambientali e a innovare nel campo della sostenibilità.

Sfide future e prospettive nella gestione dei RAEE

Nonostante i progressi già compiuti, la gestione dei RAEE professionali si trova dinanzi a sfide significative che richiederanno soluzioni innovative nei prossimi anni. L’incremento previsto del volume di rifiuti tecnologici a livello globale, complice l’accelerazione della transizione digitale e il ciclo di vita sempre più breve dei dispositivi elettronici, imporrà una riflessione profonda su come ampliare le capacità di trattamento esistenti e su come integrare nuove tecnologie per il recupero di materiali sempre più complessi. Inoltre, la crescente necessità di ridurre l’impronta carbonica solleciterà ulteriormente il settore verso pratiche di recupero ancora più efficienti ed ecocompatibili, anche in ragione dell’adozione crescente dell’economia circolare, che promuove la progettazione di prodotti più durevoli e facili da riciclare.

Quale ruolo per le politiche governative

Le politiche governative continueranno a svolgere un ruolo cruciale nella gestione dei RAEE. Si prevede l’introduzione di normative più rigorose per incentivare la responsabilità estesa del produttore (EPR), obbligando le aziende a gestire l’intero ciclo di vita dei loro prodotti. I governi potrebbero anche implementare incentivi per promuovere l’innovazione e investire in infrastrutture di riciclo avanzate. La cooperazione internazionale sarà essenziale per affrontare il traffico illecito di RAEE e sviluppare standard globali per il loro trattamento e smaltimento.

Innovazioni tecnologiche future

Le innovazioni tecnologiche saranno il motore principale del cambiamento nella gestione dei RAEE. Si prevede lo sviluppo di nuove tecnologie di riciclo che renderanno il processo più efficiente e meno costoso, migliorando il recupero di materiali preziosi e riducendo i rifiuti tossici. Inoltre, l’intelligenza artificiale e l’automazione continueranno a evolversi, offrendo soluzioni avanzate per lo smistamento e il trattamento dei RAEE. Le tecnologie di blockchain potrebbero essere ulteriormente integrate per garantire la trasparenza e la tracciabilità lungo tutta la catena di gestione.

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