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Innovazione e AI al servizio di competitività e sostenibiltà nel prossimo appuntamento dell’Osservatorio Agrifood



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L’adozione di tecnologie come intelligenza artificiale, sensoristica avanzata e piattaforme cloud sta trasformando la filiera agroalimentare italiana, migliorando efficienza produttiva, tracciabilità e sostenibilità. Mercoledì 25 Febbraio 2026 dalle 10:00 alle 13:30 si farà il punto della situazione in occasione del Convegno di presentazione dei Risultati della Ricerca 2025 dell’Osservatorio Smart AgriFood del Politecnico di Milano e dell’Università e degli Studi di Brescia

Pubblicato il 17 dic 2025



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L’innovazione digitale sta ridefinendo le dinamiche della filiera agroalimentare italiana, con un impatto crescente sia sulle modalità produttive che sulla sostenibilità ambientale. L’adozione di tecnologie avanzate, dall’agricoltura di precisione all’intelligenza artificiale applicata al carbon farming, spinge il settore verso una maggiore efficienza e tracciabilità. In questo scenario, startup e nuovi attori contribuiscono ad accelerare la trasformazione dell’agrifood, favorendo la sperimentazione di soluzioni che rispondono alle esigenze del mercato e alle sfide poste dalla transizione ecologica.

Appuntamento con l’Osservatorio Smart Agrifood

L’occasione per fare il punto sullo stato dell’arte dell’innovazione tecnologica e digitale nel mondo dell’agricoltura e dell’agroalimentare è offerta dal convegno di presentazione dei risultati della ricerca prossimo

il prossimo Mercoledì 25 Febbraio 2026 dalle 10:00 alle 13:30 il Convegno di presentazione dei Risultati della Ricerca 2025 dell’Osservatorio Smart AgriFood del Politecnico di Milano e dell’Università e degli Studi di Brescia. L’evento, a partecipazione gratuita, si terrà presso l’Aula De Carli del Politecnico di Milano, Campus Durando in via Durando 10 a Milano.  (QUI per maggiori informazioni e per iscriversi)

Innovazione al servizio della competitività dell’agroalimentare

Nel panorama agroalimentare italiano, l’innovazione digitale si concretizza come una stratificazione di cambiamenti che interessano tanto i processi produttivi quanto le dinamiche di filiera, incidendo su competitività, tracciabilità e sostenibilità. L’impiego crescente di sensoristica avanzata, piattaforme cloud per la gestione dei dati e strumenti di interoperabilità tra sistemi mette in evidenza una progressiva convergenza tra mondo agricolo e tecnologie digitali. Non si tratta più soltanto di ottimizzare l’uso di risorse come acqua, fertilizzanti o fitofarmaci, ma di ripensare la governance stessa delle aziende agricole e alimentari alla luce di una nuova cultura del dato.

Il ruolo fondamentale della connettività in campo

L’incremento della connettività in campo, favorito dalla diffusione di reti IoT e satellitari anche nelle aree rurali, sta abilitando modelli predittivi più accurati, aprendo a scenari in cui le decisioni operative vengono prese sulla base di analisi in tempo reale. Tuttavia, emergono anche criticità: dalla frammentazione delle soluzioni disponibili alla necessità di competenze digitali specifiche, che restano ancora un fattore limitante per la piena adozione delle innovazioni.

Il valore e la diffusione delle soluzioni di Agricoltura 4.0 in Italia

Il mercato italiano dell’Agricoltura 4.0 continua a registrare una crescita costante, pur mantenendo dimensioni inferiori rispetto ai principali benchmark europei. Secondo i dati raccolti dall’Osservatorio Smart AgriFood, il valore complessivo del comparto è trainato principalmente da servizi per il monitoraggio remoto delle colture, sistemi di supporto alle decisioni (DSS) e macchine agricole connesse.

Uno sviluppo influenzato dalle dimensioni delle imprese

La diffusione effettiva delle tecnologie varia però sensibilmente a seconda delle dimensioni aziendali: le realtà più strutturate – spesso organizzate in filiere integrate o consorzi – mostrano tassi d’adozione più elevati rispetto alle aziende familiari o alle microimprese che rappresentano ancora la maggioranza del tessuto produttivo nazionale.

L’integrazione tra software gestionali e tecnologie hardware rimane una sfida aperta, così come l’accesso a strumenti finanziari specifici per il settore. La domanda latente per soluzioni digitali c’è, ma si scontra con barriere come la frammentazione dell’offerta e il persistere di logiche produttive tradizionali.

Intelligenza Artificiale e carbon farming: applicazioni e opportunità per l’agrifood

L’applicazione dell’Intelligenza Artificiale nel settore agrifood si sta progressivamente spostando da semplici funzioni automatizzate a sistemi capaci di apprendere dai dati storici per fornire raccomandazioni adattive su semina, irrigazione o difesa fitosanitaria. In particolare, emerge l’interesse verso algoritmi predittivi finalizzati all’ottimizzazione della resa e alla minimizzazione degli input chimici.

L’attenzione crescente verso il carbon farming

Un ambito in forte sviluppo è quello del carbon farming: qui le piattaforme digitali giocano un ruolo chiave nella misurazione puntuale della CO2 sequestrata dai suoli agricoli, abilitando meccanismi trasparenti di certificazione dei crediti di carbonio generati dalle pratiche rigenerative. Queste soluzioni offrono agli agricoltori nuove opportunità economiche oltre al contributo ambientale, ma richiedono interoperabilità tra sistemi eterogenei e chiarezza normativa per garantire affidabilità dei dati raccolti e valorizzazione nei mercati volontari.

Il ruolo delle startup nell’evoluzione globale dell’agritech

Le startup stanno assumendo un ruolo sempre più rilevante nel plasmare l’evoluzione dell’agritech a livello internazionale. L’ecosistema italiano mostra segnali di fermento soprattutto grazie all’emergere di imprese focalizzate su robotica agricola, biotecnologie applicate alle colture e piattaforme digitali per la supply chain trasparente.

Sul piano globale si osservano modelli di collaborazione tra startup, grandi aziende alimentari, istituti di ricerca e investitori specializzati che accelerano il trasferimento tecnologico dal laboratorio al campo. Le giovani imprese sono spesso pioniere nell’applicazione pratica delle tecnologie emergenti – dall’utilizzo dei droni all’intelligenza artificiale conversazionale per l’assistenza agli agricoltori – superando le tradizionali barriere all’ingresso del settore. Tuttavia, la capacità di scalare i modelli sviluppati resta condizionata dall’accesso ai capitali e dall’efficacia dei programmi di open innovation promossi anche dalle istituzioni pubbliche.

La trasformazione dell’agrifood: sostenibilità e competitività sempre più integrate

L’evoluzione tecnologica nell’agroalimentare italiano mostra come il settore stia attraversando una fase di trasformazione sostanziale, non priva di sfide ma anche di concrete opportunità. L’adozione crescente di strumenti digitali, le sperimentazioni legate all’intelligenza artificiale e l’emergere di nuove pratiche sostenibili indicano una traiettoria che non si limita a ottimizzare i processi produttivi, ma ridefinisce il ruolo dell’agricoltura nel contesto socioeconomico nazionale. In questo scenario, la capacità di integrare competenze tradizionali e innovazione tecnologica – valorizzando tanto le esperienze consolidate quanto l’apporto delle startup – rappresenta un elemento distintivo per chi opera nel settore.

Le scelte che verranno compiute oggi in termini di investimenti e governance saranno determinanti per stabilire quanto l’Italia saprà posizionarsi come riferimento nell’agritech a livello europeo e internazionale.

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