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WindTre, Federica Manzoni: “Ecco il nostro decalogo ESG per un futuro più sostenibile”

La direttrice Sustainability & Quality Certification dell’operatore illustra i cardini dell’azione aziendale nell’Environmental, Social & Governance: “Nella definizione degli obiettivi abbiamo coinvolto tutti i dipartimenti aziendali e molti stakeholder esterni”

Pubblicato il 08 Apr 2022

Federica Manzoni

“L’impegno e il focus nella sostenibilità ci ha caratterizzato fin dalla nostra nascita. Ma nell’ultimo periodo, tra la fine del 2020 e l’inizio del 2021, abbiamo moltiplicato gli sforzi e ridefinito la nostra strategia, dando vita ad un nuovo piano ESG che si sviluppa a 360 gradi intorno ai temi su cui pensiamo di poter fare davvero la differenza. Consapevoli che solo lavorando insieme possono svilupparsi idee davvero innovative e straordinarie, abbiamo deciso di coinvolgere sin da subito tutti i dipartimenti aziendali e un buon numero di stakeholder esterni. In una prima fase, hanno collaborato il nostro top management ed una rappresentanza di partner, soggetti istituzionali, associazioni ed enti del terzo settore con l’obiettivo di ridefinire i temi chiave della nostra strategia ESG. Successivamente, a valle di un lavoro di squadra, abbiamo declinato questi temi in un piano per il futuro articolato in dieci obiettivi. Al centro, la volontà di eliminare le distanze tra le persone e l’impegno per contribuire a un futuro più sostenibile su tutti e tre gli ambiti ESG. Ne è nato un programma concreto, misurabile e totalmente integrato nel business dell’azienda”. A spiegare come WindTre si stia muovendo in ambito ESG è, in quest’intervista a ESG360, Federica Manzoni, direttrice Sustainability & Quality Certification dell’operatore.

Federica, vogliamo scendere un po’ più nei dettagli di questo piano?

Si tratta di 10 goal con orizzonte 2024, 2025 e 2030, che si sviluppano intorno alle tre dimensioni ESG. Nell’area del climate change abbiamo definito un programma mirato alla decarbonizzazione e all’azzeramento delle nostre emissioni di CO2 entro il 2030. Inoltre, consapevoli di poter dare un contributo decisivo per l’eliminazione delle distanze tra le persone, grazie anche alla nostra rete e alle nostre tecnologie, abbiamo definito obiettivi sfidanti nella sfera sociale. Sul piano della responsabilità digitale ci stiamo per esempio impegnando nella tutela dei più piccoli, ma anche degli anziani e nell’educazione ad un uso consapevole e corretto della rete e degli strumenti digitali. Grande attenzione è rivolta anche alla protezione dei dati, alla sicurezza e alla privacy delle aziende, tema a cui è dedicato un goal specifico.

Rispetto poi alle nostre persone, abbiamo messo in campo iniziative per la parità di genere e contro ogni tipo di discriminazione. Un altro goal prevede iniziative per rendere sempre più accessibili i nostri canali digitali e semplificare la vita alle persone con disabilità: in questo campo, abbiamo avviato una partnership con l’Unione italiana Ciechi, associazione con cui collaboriamo da anni in modo costruttivo. Infine, sulle smart city ci siamo dati l’obiettivo di supportare le amministrazioni locali verso una crescita digitale sostenibile, grazie anche alla nostra tecnologia che è un fondamentale abilitatore per questo genere di innovazioni. In parallelo, ci siamo posti l’obiettivo di contribuire a superare il digital divide, sostenendo e affiancando i piccoli borghi nel loro percorso di sviluppo, crescita, reintegrazione e inclusione.

Che ruolo ha avuto la pandemia nella definizione dei vostri obiettivi ESG?

Di sicuro è stata un acceleratore: in tanti si sono resi conto che la tecnologia ha fornito un grande aiuto in un momento di emergenza e di crisi globale. Se ne è compresa l’importanza proprio nel momento del bisogno, quando è stato necessario adattarsi a nuovi strumenti e a un nuovo stile di vita. Per gli addetti ai lavori le enormi potenzialità del digitale erano già ben note, e il mondo telco si è fatto trovare pronto. La pandemia ci ha fatto capire che possiamo stare vicini anche se distanti, concretizzando il nostro purpose che, da quando è nata WindTre, è appunto quello di eliminare le distanze tra le persone.

Come nasce e come si è sviluppata nel tempo l’attenzione di WINDTRE ai temi della sostenibilità?

Direi che abbiamo sempre avuto un focus su queste tematiche, ma che negli anni abbiamo lavorato molto per rafforzare la strategia. L’esempio di questa dinamica può essere il nostro progetto “NeoConnessi”, che è stato premiato proprio nei giorni scorsi ai CEOforLIFE-ECI United Arab Emirates & Global Awards, per aver stabilito nuovi standard di eccellenza nei progetti di sostenibilità. “NeoConnessi” è un percorso di digital e media education nato nel 2018, e che da allora si è sviluppato costantemente e ha allargato il suo raggio d’azione. Si pone come obiettivo quello di accompagnare le famiglie e i docenti nel delicato momento in cui i ragazzi iniziano a navigare da soli in Rete, giunto quest’anno alla quarta edizione. Nell’ambito di questa iniziativa dialoghiamo con 7mila scuole, 350.000 famiglie e 14mila classi in tutta Italia, fornendo ai docenti un kit con materiali attraverso i quali possono a loro volta interagire con i ragazzi in maniera anche giocosa, per insegnare l’uso corretto della rete.

Solo pochi giorni fa abbiamo promosso un webinar in collaborazione con istituzioni e personalità esterne, mentre con la Polizia Postale abbiamo dato vita a un progetto che, attraverso una fiaba per bambini, mira a educare contro il cyberbullismo e a sensibilizzare anche i più piccoli sulla sicurezza, sulla privacy e su un uso corretto degli strumenti digitali anche in termini di tempo e di linguaggio.

Sul lato della sostenibilità ambientale abbiamo dato vita molti anni fa a una partnership con il Wwf, e insieme abbiamo lavorato per ridurre le emissioni, centrando gli obiettivi che ci eravamo posti per il triennio 2017-2020. Ora siamo impegnati insieme in una nuova sfida con obiettivi sempre più stringenti, fino all’azzeramento totale delle emissioni di CO2. Infine, nel campo delle certificazioni, della compliance, dell’etica e della gestione accurata del business aziendale ci siamo dati un codice di condotta e gestiamo ormai da anni un sistema di certificazioni molto ampio e articolato.

Come è organizzato il suo team?

Il mio team, all’interno della direzione External Affairs & Sustainability, si occupa di sostenibilità e qualità. Due sono i gruppi di lavoro che coordino, guidati da un responsabile della sostenibilità e da un responsabile delle certificazioni, funzione che abbiamo da poco ribattezzato col nome di “quality certification & improvement”, per sottolineare l’attenzione costante di WindTre al miglioramento.

Che metodo avete scelto per misurare le performance e quali sono i vostri standard di riferimento?

Abbiamo associato a ogni goal Esg un ambassador della sostenibilità, coinvolgendo i top manager di diverse aree aziendali. In questo modo abbiamo integrato concretamente il piano Esg nel business, con le responsabilità che risiedono direttamente dove le attività vengono gestite. Inoltre, abbiamo definito target annuali che monitoriamo costantemente con i team guidati dagli ambassador. Il mondo business, per esempio, prevede che le nostre attività in ambito Esg vengano certificate, per questo motivo siamo anche iscritti a Ecovadis, piattaforma per valutare la Responsabilità Sociale d’Impresa e gli acquisti sostenibili. Anche noi richiediamo la stessa attenzione ai nostri fornitori e ai nostri partner. Dal punto di vista della reportistica lavoriamo secondo gli standard GRI, siamo membri dell’UN Global Compact, e ovviamente cerchiamo di garantire la massima coerenza ai goal dell’agenda delle Nazioni Unite. Ci ispiriamo, in sostanza, ai valori internazionali della sostenibilità: li abbiamo interpretati calandoli nella realtà della nostra azienda e del territorio in cui operiamo.

Che feedback state ricevendo su questo impegno dai clienti? 

Riceviamo continui riscontri positivi dai clienti che trovano le nostre iniziative di grande valore. Ad esempio, nell’ambito dei webinar organizzati all’interno del progetto “NeoConnessi”, abbiamo riscontrato un grande intessere da parte di genitori e insegnanti nell’interazione con gli esperti, come dimostrano anche i numeri degli iscritti ai nostri canali e profili digitali. L’attenzione è cresciuta nel tempo ed è bello poter ricevere questo tipo di feedback.

Ci vuole raccontare di un’iniziativa specifica in corso di realizzazione o che avete in programma nel campo della sostenibilità?

Negli uffici stiamo facendo un grande lavoro per ridurre l’utilizzo di carta e plastica, oltre che razionalizzare i consumi di energia, con il contributo dei dipartimenti e di tutto il personale. Abbiamo un parco auto che è sempre più green, e grazie anche a questi impegni e agli interventi che abbiamo fatto sulla rete, siamo riusciti a ridurre le emissioni totali del 27% nel 2021 rispetto al 2017. Restando sulle tematiche green, mi piace anche sottolineare che abbiamo adottato le Sim in plastica riciclata, e ne abbiamo ridotto le dimensioni.

Sul tema della gender equality, abbiamo ricevuto un riconoscimento da parte della Equal Salary Foundation per la parità nelle retribuzioni tra uomini e donne, e proprio di recente è stata nominata una Diversity & Inclusion Manager. In azienda esiste anche la figura del Disability Manager, referente sia verso i dipendenti che verso l’esterno per le tematiche della disabilità.

Prosegui la lettura delle strategie e delle esperienze di sustainability manager  di importanti aziende e organizzazioni.

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