Cosa si intende per assicurazioni sostenibili?
Le assicurazioni sostenibili rappresentano evoluzione strategica del settore assicurativo ed è costituita da prodotti e servizi che integrano i criteri ESG sia a livello di gestione finanziaria, sia nei contenuti delle polizze e nella valutazione dei rischi.
Cosa fanno le assicurazioni sostenibili?
Un’assicurazione sostenibile non si limita a coprire un danno o un imprevisto: ma svolge un ruolo attivo a livello di prevenzione di una serie di rischi a partire da quelli che derivano dal cambiamento climatico, dalle disuguaglianze sociali o da modelli di governance poco trasparenti solo per fare qualche esempio.
Le compagnie possono incentivare pratiche sostenibili virtuose offrendo premi più bassi a imprese e cittadini che adottano comportamenti green, come l’uso di energie rinnovabili o la mobilità elettrica.
Cosa significa avere un’attenzione speciale verso le attività a basso impatto ambientale?
Dal punto di vista degli investimenti, le assicurazioni sostenibili canalizzano i capitali raccolti attraverso le polizze verso attività a basso impatto ambientale e sociale positivo, contribuendo alla transizione ecologica ed energetica.
Perché la gestione del rischio rappresenta un fattore distintivo delle assicurazioni sostenibili?
Ma è soprattutto la gestione del rischio che con le assicurazioni sostenibili cambia prospettiva: gli eventi climatici estremi, come alluvioni o incendi, non sono più visti solo come sinistri da indennizzare, ma come fenomeni da prevenire e mitigare attraverso strategie innovative.Anche con questo approccio le assicurazioni sostenibili trasformano le compagnie assicurative da soggetti prevalentemente finanziari a attori centrali della sostenibilità, capaci di guidare comportamenti responsabili e di pilotare scelte in grado di condurre verso una economia sostenibile e verso un rapporto più equilibrato tra decarbonizzazione e competitività industriale.
Per quali ragioni le assicurazioni sostenibili dipendono in larghissima misura dall’innovazione digitale?
La digitalizzazione e la sostenibilità, ovvero le twin transition, sono le due grandi basi delle assicurazioni sostenibili, e permettono assieme al mondo assicurativo di integrare criteri ESG e di sviluppare nuove forme di innovazione e di evoluzione a livello di prodotti, di servizi e di modelli di business.
Cosa possono fare Big data e intelligenza artificiale per la valutazione dei rischi?
Le nuove tecnologie consentono alle compagnie di assicurazione di raccogliere ed elaborare enormi quantità di dati provenienti da sensori IoT, satelliti, dispositivi connessi e open data climatici. L’uso dell’intelligenza artificiale permette di costruire modelli predittivi sempre più accurati, in grado di valutare il rischio legato a eventi climatici estremi o a comportamenti poco sostenibili. Questo non solo migliora la prevenzione, ma consente di premiare i clienti che adottano pratiche green.
Che ruolo può avere la Blockchain nel favorire la trasparenza?
Un altro fattore abilitante è rappresentato dalla blockchain, che garantisce tracciabilità e trasparenza nelle filiere assicurative. Attraverso smart contract e registri distribuiti, le compagnie possono assicurare processi chiari, ridurre il rischio di frodi e rendere verificabile l’impatto positivo degli investimenti collegati alle polizze sostenibili.
Customer experience e inclusione: dove si colloca l’innovazione digitale?
Le piattaforme digitali abilitano anche una relazione più diretta e inclusiva con i clienti. App intuitive, chatbot intelligenti e portali self-service semplificano l’accesso alle coperture e promuovono una maggiore consapevolezza sui temi ESG. La digitalizzazione, inoltre, riduce l’uso di carta e risorse fisiche, contribuendo di per sé a pratiche aziendali più sostenibili.
Come ci si muove verso un ecosistema assicurativo sostenibile?
L’innovazione digitale permette alle assicurazioni di diventare attori centrali della transizione ecologica. Non solo coprono i rischi, ma favoriscono la resilienza delle comunità, supportano le imprese nei percorsi di decarbonizzazione e incentivano comportamenti responsabili. L’integrazione tra sostenibilità e tecnologie digitali è sempre più la chiave per garantire al settore assicurativo un ruolo proattivo nella costruzione di un’economia più resiliente, inclusiva e rispettosa dell’ambiente.
Assicurazioni sostenibili: L’IVASS e la gestione dei rischi ESG e climatici
L’IVASS (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni) ovvero l’autorità italiana che vigila sul settore assicurativo e riassicurativo, nella sua Relazione 2025 sull’attività svolta dall’Istituto nell’anno 2024 (il report è accessibile direttamente da QUI in forma integrale n.d.r.) mette in evidenza come sono stati integrati i rischi ESG, i climate risk e i rischi di transizione, nella vigilanza assicurativa italiana.
Il report evidenzia sforzi nella raccolta dati, gestione del gap di protezione dalle calamità naturali e coordinamento normativo europeo, promuovendo un settore più resiliente e sostenibile.
L’impegno IVASS per la sostenibilità
L’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni ha posto la sostenibilità e i rischi ambientali, sociali e di governance al centro delle proprie politiche di vigilanza, con l’obiettivo primario di assicurare la stabilità del settore assicurativo italiano e di tutelare i consumatori. Questo impegno implica una profonda comprensione e un solido presidio da parte delle compagnie dei rischi che possono essere generati o subiti in relazione ai cambiamenti climatici e agli altri fattori ESG. Tale tematica è di particolare rilevanza per l’Italia, data la sua elevata vulnerabilità agli eventi catastrofali, al dissesto idrogeologico (amplificato dai cambiamenti climatici) e agli eventi sismici.
Come avviene l’integrazione e il monitoraggio dei rischi ESG e climatici
L’IVASS persegue da tempo l’integrazione dei rischi ESG all’interno del proprio framework di vigilanza. L’Istituto si concentra sulla comprensione dell’impatto dei rischi fisici e di transizione sulla stabilità finanziaria del settore assicurativo, oltre a valorizzare il ruolo delle assicurazioni nel ridurre il “gap di protezione” e nel facilitare la transizione verso un’economia sostenibile.
Quali sono le attività delle assicurazioni sostenibili per la gestione dei rischi ESG e climatici?
- Raccolta Dati: L’IVASS ha proseguito la raccolta di dati sui rischi ESG nel settore assicurativo, inclusa la terza rilevazione annuale dedicata ai rischi da catastrofi naturali e di sostenibilità, rivolta a tutte le imprese operanti in Italia. Questo sistema di dati mira a essere robusto e funzionale per il raggiungimento degli obiettivi istituzionali.
- Collaborazione Internazionale: L’Istituto contribuisce attivamente ai lavori di organismi internazionali quali l’International Association of Insurance Supervisors (IAIS), il Network for Greening the Financial System (NGFS) e il Sustainable Insurance Forum (SIF). In questi contesti, l’IVASS partecipa all’adeguamento degli standard di vigilanza internazionali (ICP) per tenere conto dei rischi derivanti dai cambiamenti climatici. La IAIS, ad esempio, ha concluso consultazioni pubbliche su materiali di supporto per promuovere una risposta prudenziale armonizzata a livello globale per la gestione dei rischi climatici.
- Stress Test ESG: Nell’ambito dell’esercizio di stress test assicurativo europeo del 2024, l’EIOPA ha emanato linee guida congiunte per lo stress testing ESG. Anche le analisi sulla sensibilità ai rischi climatici sono riportate dalle imprese nell’Own Risk and Solvency Assessment (ORSA).
- Valutazione dei Rischi: Il “Risk Dashboard” dell’IVASS, aggiornato trimestralmente, indica a livello di risk readiness che i rischi ESG per il settore assicurativo italiano si sono mantenuti sostanzialmente stabili, classificati come “Medio Medio” nel quarto trimestre 2024.
A che punto siamo in termini di Gap di protezione dalle calamità naturali e qual è il ruolo delle assicurazioni sostenibili?
Un’area di intervento cruciale per l’IVASS è la riduzione del “gap di protezione” assicurativa, in particolare per i rischi fisici legati alle calamità naturali (NatCat). L’Italia è fortemente esposta a tali eventi, come dimostrato dai recenti danni dovuti a grandinate e alluvioni.
Le principali azioni e osservazioni in questo ambito includono:
- Obbligo Assicurativo Nazionale: La Legge di Bilancio 2024 ha introdotto l’obbligo di copertura assicurativa contro le calamità naturali per le imprese italiane iscritte nel Registro delle imprese e per quelle estere con stabile organizzazione in Italia. L’IVASS ha fornito supporto tecnico per la predisposizione del Decreto interministeriale attuativo di questa norma.
- Portale di Comparazione: Per promuovere la trasparenza e una scelta informata, l’IVASS gestirà un portale informatico per la comparazione delle polizze contro le calamità naturali, simile al già esistente Preventivass per la r.c. auto.
- Impatto sul Mercato Riassicurativo: L’aumento dei rischi da calamità naturali, legato ai cambiamenti climatici, ha già portato a una riduzione della capacità riassicurativa e a un incremento dei premi di riassicurazione nel 2ercato italiano. Questo ha comportato una maggiore ritenzione dei rischi da parte delle compagnie. L’IVASS ha anche osservato un crescente interesse verso misure alternative di mitigazione, come l’emissione di Cat Bonds (obbligazioni catastrofali).
- Indagine sulle Polizze Catastrofali: Un’indagine dell’IVASS su 46 polizze catastrofali ha rivelato che le coperture sono spesso offerte come garanzie aggiuntive e coprono principalmente danni diretti. Sono presenti servizi di assistenza, ma le condizioni e le definizioni non sempre risultano chiare e omogenee.
- Incentivi per la Mitigazione: L’IVASS suggerisce di prevedere condizioni di assicurazione e di premio più vantaggiose per premiare comportamenti virtuosi da parte degli assicurati volti a mitigare i rischi o a favorire l’adattamento ai cambiamenti climatici.
- Consapevolezza del Consumatore: L’EIOPA ha sviluppato un “risk dashboard” per la valutazione del gap di protezione assicurativa sui rischi da calamità naturali, con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza del pubblico su tali rischi e incoraggiare le misure di prevenzione.
Uno sguardo al quadro normativo: come evolvono le riforme Europee e le iniziative nazionali per la sostenibilità?
Il contesto normativo, sia a livello europeo che nazionale, è in continua evoluzione per supportare la finanza sostenibile:
- Solvency II Revisione: La Direttiva (UE) 2025/2, che modifica la Direttiva Solvency II, introduce novità volte ad alleggerire i requisiti di primo pillar, consentendo alle imprese un rilascio di capitale che potrà essere destinato al finanziamento della transizione ecologica e al supporto dell’economia. Questa direttiva ha inoltre conferito all’EIOPA il mandato di elaborare nuovi strumenti normativi e di modificare quelli esistenti in materia di rischi di sostenibilità.
- CSDDD (Corporate Sustainability Due Diligence Directive): La Direttiva (UE) 2024/1760, in vigore dal 25 luglio 2024, introduce un dovere di diligenza per le imprese ai fini della sostenibilità, promuovendo comportamenti aziendali responsabili sotto il profilo ambientale e sociale lungo l’intera catena di produzione e distribuzione.
- Green bond Europei: Il Regolamento (UE) 2023/2631 istituisce un quadro per le obbligazioni verdi europee e l’informativa volontaria per quelle commercializzate come ecosostenibili, prevedendo anche forme di coordinamento tra le autorità finanziarie nazionali, inclusa l’IVASS.
- Rating ESG: Il Regolamento (UE) 2024/3005, pubblicato a dicembre 2024, rafforza la trasparenza e l’integrità delle attività di rating ESG, imponendo obblighi di autorizzazione e trasparenza per i fornitori di rating per migliorarne l’affidabilità.
- Semplificazione Normativa (Pacchetto Omnibus): La Commissione europea ha annunciato l’intenzione di semplificare il quadro normativo sulla sostenibilità attraverso un intervento “Omnibus”, che include modifiche alle direttive CSRD e CSDDD e al Regolamento Tassonomia UE, riducendo il numero di aziende obbligate alla rendicontazione di sostenibilità e posticipandone i termini di adozione.
- SFDR (Sustainable Finance Disclosure Regulation): Il Joint Committee delle ESA (European Supervisory Authorities) si è concentrato sulla SFDR, pubblicando raccomandazioni alla Commissione per migliorarne il funzionamento e per introdurre categorie chiare di prodotti finanziari e un indicatore di sostenibilità. Sono state fornite anche Q&A sull’applicazione pratica della SFDR, inclusi i calcoli degli indicatori di impatto negativo principale (PAI).
- EIOPA Action Plan: L’IVASS contribuisce attivamente al Piano d’azione dell’EIOPA sulla finanza sostenibile, che include attività sul trattamento prudenziale nel primo pilastro per gli attivi e le attività assicurative associati a fattori ambientali e sociali, nonché linee guida per la valutazione dei rischi derivanti dalla perdita di biodiversità e standard per i piani di gestione dei rischi finanziari legati alla sostenibilità.
- Rischio di Greenwashing: L’EIOPA ha anche pubblicato un parere e un rapporto sulla valutazione e gestione dei rischi di greenwashing, a cui l’IVASS ha contribuito.
L’approccio ESG delle assicurazioni sostenibili cambia investimenti, prodotti e gestione?
Le compagnie assicurative italiane stanno adattando le loro strategie di investimento e lo sviluppo dei prodotti per allinearsi ai principi ESG:
- Composizione degli Investimenti: L’incidenza dei titoli di Stato italiani sul totale degli attivi delle imprese assicurative è diminuita dal 22,3% al 21,2% nel 2024, mentre è aumentata quella dei titoli esteri. Prosegue anche la riduzione della quota di titoli governativi con rating BBB.
- Diversificazione del Portafoglio: La riduzione degli investimenti in titoli governativi italiani è più marcata per le imprese di proprietà italiana, che hanno incrementato l’incidenza di titoli azionari e fondi comuni di investimento. Le imprese controllate da gruppi bancari tendono a mantenere una maggiore concentrazione sui governativi italiani, anche a causa della necessità di garantire un tasso minimo di rendimento ai contratti rivalutabili collegati alle gestioni separate.
- Gestione dei Rischi ESG negli Investimenti: Nel processo di Supervisory Review (SRP), l’IVASS analizza i profili di sostenibilità ESG degli investimenti, considerando le analisi di sensibilità ai rischi climatici riportate dalle imprese nell’ORSA e le informazioni contenute nei nuovi template EIOPA.
- Governance dei Prodotti (POG): L’IVASS verifica l’allineamento delle imprese alle aspettative sulla POG, con un focus sui prodotti di investimento assicurativo (IBIP). Si è notato un miglioramento generale nella definizione del mercato di riferimento e nei modelli di valutazione del Value for Money (VfM) dei prodotti. Le imprese stanno adottando nuove policy POG che definiscono meglio ruoli e responsabilità e identificano indirizzi specifici per il target market e il product test. Tuttavia, permangono margini di miglioramento nell’identificazione e calcolo degli indicatori di VfM. L’IVASS è intervenuto su prodotti IBIP con costi elevati e basse performance attese, chiedendo interventi più incisivi.
- Inclusione Sociale: L’EIOPA ha avviato una revisione tematica per investigare il trattamento da parte delle imprese assicurative nella definizione delle coperture e delle esclusioni per i consumatori con malattie croniche e disabilità, sottolineando l’importanza dell’aspetto sociale dell’ESG.
- Gender Diversity: L’IVASS ha aderito al Protocollo d’Intesa per il rinnovo dell’Osservatorio interistituzionale sulla partecipazione femminile negli organi di amministrazione e controllo delle società italiane, promuovendo un adeguato grado di diversificazione nella composizione degli organi di governo societario delle imprese assicurative.
Quali sono le prospettive future per le assicurazioni sostenibili?
L’IVASS punta a rafforzare la propria azione di vigilanza prudenziale e sulla condotta di mercato per affrontare i rischi emergenti legati alla sostenibilità e ai cambiamenti climatici. Le riforme normative, sia a livello europeo che nazionale, stanno plasmando un settore assicurativo che non solo deve essere finanziariamente solido, ma anche consapevole delle proprie responsabilità ambientali e sociali. L’introduzione di un sistema nazionale per le coperture contro le calamità naturali, l’attenzione alla trasparenza dei prodotti ESG, e l’integrazione dei rischi climatici nella valutazione della solvibilità sono passi fondamentali in questa direzione. L’IVASS, attraverso la raccolta dati, l’attività ispettiva e la collaborazione internazionale, rappresenta un attore chiave per supportare il mercato assicurativo italiano nel segno dello sviluppo sostenibile.