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Guida all’ecolabel: che cos’è, come si ottiene e quali vantaggi apporta alle aziende

EcoLabel Ue è il marchio europeo di qualità ecologica che il Comitato Ecolabel-Ecoaudit rilascia ai beni e servizi più eco-compatibili e quindi dal minor impatto ambientale: una garanzia per il consumatore, un alto valore ESG per l’impresa. Ecco tutto quello che c’è da sapere su questa certificazione cui già molte realtà produttive hanno aderito in tutta Europa

Aggiornato il 31 Ott 2023

Un ecolabel è un marchio distintivo che viene apposto su un prodotto o un servizio per indicarne l'impatto ambientale ridotto rispetto ad altre alternative sul mercato.

Anche l’Unione europea si è attivata per valorizzare e certificare, rendendole palesi all’occhio del consumatore finale, le pratiche green e sostenibili nascoste dietro i prodotti e i servizi di largo consumo.

É così nato EcoLabel  il marchio europeo di qualità ecologica che il Comitato Ecolabel-Ecoaudit rilascia ai beni e servizi più eco-compatibili e quindi dal minor impatto ambientale, con l’eccezione di alimentari, bevande e medicinali.

Ad essere fregiati sono, in pratica, prodotti in grado di mantenere elevati standard produttivi tarati su valutazioni scientifiche: il focus è sul

  • consumo di energia,
  • l’inquinamento idrico e atmosferico,
  • la produzione di rifiuti,
  • la gestione sostenibile del patrimonio boschivo
  • l’inquinamento acustico e del suolo.

Ma vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

Cos’è EcoLabel

Ecolabel UE è il marchio di qualità ecologica dell’Unione Europea che contraddistingue prodotti e servizi che pur garantendo elevati standard prestazionali sono caratterizzati da un ridotto impatto ambientale durante l’intero ciclo di vita. Il marchio è stato istituito nel 1992 dal Regolamento n. 880/92 ed è oggi disciplinato dal Regolamento (CE) n. 66/2010  in vigore nei 28 Paesi dell’Unione Europea e nei Paesi appartenenti allo Spazio Economico Europeo – SEE (Norvegia, Islanda, Liechtenstein).

Simbolo ecolabel. L'ecolabel può contribuire a promuovere comportamenti sostenibili e responsabili sia a livello dei consumatori che delle imprese. Inoltre, può spingere i produttori a migliorare le pratiche aziendali e a ridurre l'impatto ambientale dei propri prodotti o servizi, incoraggiando un maggior rispetto per l'ambiente e la sostenibilità.

Pensata originariamente per l’industria del turismo sostenibile e poi estesa a molte altre categorie, EcoLabel è nient’altro che un’etichetta ecologica (label, ovvero certificazione) volontaria basata su un sistema di criteri selettivi, definito su base scientifica, che tiene conto degli impatti ambientali dei prodotti o servizi lungo l’intero ciclo di vita ed è sottoposta a certificazione da parte di un ente indipendente (organismo competente).

Da un lato l‘Ecolabel UE promuove l’economia circolare,  incoraggiando i produttori a generare meno rifiuti e CO2 durante il processo di produzione; dall’altro – attraverso i suoi criteri – incoraggia le aziende a sviluppare prodotti durevoli, facili da riparare e riciclare.

Grazie all’etichetta, dunque, i prodotti e i servizi che la espongono godono di una leva di differenziazione rispetto ai concorrenti presenti sul mercato.

Come funziona la certificazione EcoLabel

La prestazione ambientale è valutata su base scientifica analizzando gli impatti ambientali più significativi durante l’intero ciclo di vita del prodotto o del servizio, tenendo anche conto della durata della vita media dei prodotti e della loro riutilizzabilità/riciclabilità e della riduzione degli imballaggi e del loro contenuto di materiale riciclato.

I criteri Ecolabel, stabiliti a livello europeo con un’ampia partecipazione di parti interessate tra cui anche associazioni europee di consumatori e ambientaliste, riguardano anche aspetti importanti inerenti la salute e la sicurezza dei consumatori. Riguardano inoltre, ove pertinente, i principali aspetti sociali ed etici dei processi produttivi.

La Sezione EcoLabel Italia

L’organismo competente nazionale italiano per l’attuazione del Regolamento (CE) n. 66/2010 Ecolabel è la Sezione Ecolabel Italia del Comitato per l’Ecolabel e l’Ecoaudit, istituito presso il Ministero dell’Ambiente con Decreto 413/1995, come modificato dal Decreto 236/1998.

La Sezione Ecolabel Italia è costituita da un Presidente e da sei componenti nominati con decreto dal Ministro dell’Ambiente.

Il Presidente può essere designato dal Ministro dell’Ambiente o dal Ministro dello Sviluppo Economico, mentre due componenti sono designati dal Ministro dell’Ambiente, due designati dal Ministro dello Sviluppo Economico, uno dal Ministro dell’Economia e Finanze ed uno dal Ministro della Salute. I componenti della Sezione rimangono in carica per tre anni.

Inoltre diversi Paesi europei prevedono agevolazioni o incentivi per i prodotti con marchio Ecolabel UE. Ad esempio in Italia la legge 221/2015 Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali come modificata dal nuovo «codice degli acquisti pubblici» (D.Lgs 50/2016), dispone agevolazioni per gli operatori economici che in una procedura d’acquisto pubblica offrono prodotti in possesso del marchio Ecolabel UE.

Dalla culla alla tomba: la certificazione EcoLabel

I prodotti con l'ecolabel sono quelli che hanno ottenuto una certificazione ambientale riconosciuta da organizzazioni indipendenti. Questi prodotti sono stati valutati in base a criteri specifici per il rispetto dell'ambiente durante il loro ciclo di vita, compresa la produzione, l'uso e lo smaltimento

Il marchio Ecolabel UE può essere concesso ai prodotti (beni e servizi) per i quali sono stati adottati, con Decisioni della Commissione europea pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale, specifici criteri.

I criteri sono definiti sulla base dell’analisi del ciclo di vita del prodotto, «dalla culla alla tomba», che consente di rilevare gli aspetti ambientali significativi e gli eventuali impatti sull’ambiente in ciascuna fase di tale ciclo: dall’estrazione delle materie prime, ai processi di lavorazione, alla distribuzione (incluso l’imballaggio) e all’utilizzo, fino allo smaltimento.

Tra gli aspetti ambientali del ciclo di vita di un prodotto vi sono:

  • le emissioni in atmosfera, gli scarichi in acqua,
  • l’impiego di sostanze chimiche tossiche,
  • la produzione dei rifiuti,
  • il consumo e le fonti di energia,
  • il consumo idrico,
  • la sicurezza ambientale,
  • l’inquinamento acustico
  • la tutela della biodiversità.

Ai criteri relativi agli aspetti e agli impatti ambientali si aggiungono altri criteri relativi alle prestazioni dei prodotti e, ove pertinente, agli aspetti sociali ed etici.

I criteri vengono definiti a livello europeo sulla base di rapporti tecnici predisposti da organismi tecnico-scientifici (attualmente il  Joint Research Center JRC di Siviglia) e delle discussioni in seno al Comitato dell’Unione Europea per il Marchio di qualità Ecologica (CUEME), composto dagli Organismi Competenti nazionali degli Stati membri e da organizzazioni ambientaliste, associazioni di consumatori, di produttori e di commercianti e da sindacati.

Le Decisioni sui criteri Ecolabel UE per i singoli gruppi di prodotti sono adottate a maggioranza qualificata dagli Stati membri e dalla Commissione europea ed hanno una validità compresa tra due e sei anni. Al termine di questo periodo, i criteri vengono riesaminati ed eventualmente modificati per tener conto dell’evoluzione normativa e del mercato e dei progressi scientifici e tecnologici, al fine di garantire che i prodotti Ecolabel UE continuino ad avere prestazioni ambientali del più alto livello.

I prodotti Ecolabel

L’Ecolabel UE copre un’ampia gamma di gruppi di prodotti, dalle principali aree di produzione ai servizi di ricettività turistica. Tra di essi:

Quali sono i vantaggi di EcoLabel per le imprese

Possono fare richiesta del marchio Ecolabel UE tutti gli operatori (produttori, importatori, fornitori di servizi, grossisti o dettaglianti) che vogliono distinguersi sul mercato per il loro impegno nei confronti dell’ambiente.

Le aziende che intraprendono tale scelta vantaggiosa e strategica, acquistano visibilità sul mercato e aumentano di conseguenza la propria competitività in ambito nazionale e internazionale che è sempre più sensibile alle tematiche ambientali. Il marchio Ecolabel pertanto rappresenta anche un’opportunità di mercato per le imprese virtuose.

Il marchio Ecolabel UE ha come principali destinatari i consumatori, ai quali garantisce che i prodotti certificati, oltre ad avere elevate prestazioni, hanno un ridotto impatto ambientale lungo l’intero ciclo di vita, come certificato da organismi indipendenti (organismi competenti nazionali) riconosciuti a livello europeo.

Esistono quindi 3 buone ragioni per acquistare prodotti Ecolabel UE:

  • contribuiscono a tutelare l’ambiente riducendo la quantità di rifiuti e di inquinamento, il consumo energetico e idrico e riducendo/eliminando l’impiego di sostanze chimiche pericolose che danneggiano la salute e la biodiversità delle specie animali e vegetali;
  • sono facilmente reperibili e sono venduti a prezzi accessibili: in Italia sono presenti sul mercato circa 18.000 prodotti/servizi con il marchio Ecolabel UE. Quasi tutte le grandi distribuzione hanno una propria linea di prodotti certificata Ecolabel UE, in particolare per i gruppi di prodotto «tessuto carta» e «detergenti» per la casa o la persona;
  • sono verificati anche rispetto alle prestazioni d’uso.

Le imprese che decidono di intraprendere questo percorso hanno quindi la possibilità di trasferire un messaggio competitivo importante: i consumatori che scelgono prodotti Ecolabel UE, più sostenibili e più rispettosi dell’ambiente, contribuiscono a ridurre gli impatti ambientali dei prodotti e quindi a tutelare l’ambiente.

Esempi di settori con prodotti certificati EcoLabel

Il sito della Commissione europea dedicato ad EcoLabel (ec.europa.eu) offre una visuale completa dei servizi e dei gruppi di prodotti che possono accedere alla certificazione EcoLabel UE, con la possibilità anche di accedere all’elenco dei beni certificati.

Ecco qualche esempio di prodotti e requisiti specifici che questi devono possedere per accedere al Label:

Pulizia

  • detersivi per piatti a mano devono soddisfare criteri che garantiscono:
    ✓ Impatto limitato sull’ambiente acquatico,
    ✓ Quantità limitata di sostanze pericolose,
    ✓ Testati per le prestazioni di pulizia.
  • I prodotti Indoor Cleaning Services devono soddisfare criteri che garantiscono:
    ✓ Prodotti e accessori per la pulizia a basso impatto ambientale
    ✓ Uno staff formato in materia ambientale
    ✓ Una base per un sistema di gestione ambientale
    ✓ Una corretta raccolta differenziata.
  • I prodotti  Laundry Detergents devono soddisfare criteri che garantiscono:
    ✓ Impatto limitato sull’ambiente acquatico,
    ✓ Quantità limitata di sostanze pericolose,
    ✓ Testato per prestazioni di lavaggio a 30 °C (*).

Apparecchiature elettroniche

  • I prodotti Electronic Displays devono soddisfare  criteri che garantiscono:
    ✓ Le migliori classi di efficienza energetica disponibili,
    ✓ Uso limitato di sostanze pericolose,
    ✓ Design per una maggiore durata, riparabilità e riciclaggio del prodotto,
    ✓ Almeno il 10% di contenuto di plastica riciclata post-consumo,
    ✓ Rispetto degli aspetti sociali.
  • I prodotti TV devono soddisfare criteri che garantiscono:
    ✓ Minor consumo energetico durante l’uso e in stand-by
    ✓ Limitazione di sostanze nocive per la salute e l’ambiente
    ✓ Progettati per una maggiore durata del prodotto, facile smontaggio e riciclaggio
    ✓ Istruzioni per l’utente per un corretto utilizzo ambientale.

Prodotti per la cura personale

  •  I prodotti cosmetici devono soddisfare criteri che garantiscono:
    ✓ Impatti ridotti dal consumo di risorse
    ✓ Uso limitato di sostanze pericolose
    ✓ Soddisfazione dei test di performance e qualità

Arredamento

  • I prodotti Furniture devono soddisfare criteri che garantiscono:
    ✓ Legno, sughero, bambù e rattan provenienti da foreste gestite in modo sostenibile
    ✓ Prodotto a bassa emissione di formaldeide
    ✓ Sostanze pericolose limitate

Articolo originariamente pubblicato il 25 Set 2021

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