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Sostenibilità integrata e carbon footprint nella filiera nel bilancio ESG 2024 Relatech



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Nel Bilancio ESG 2024, Relatech rafforza l’integrazione dei criteri ambientali, sociali e di governance nella strategia aziendale, presentando il primo Carbon Footprint Report e puntando su formazione, inclusione e open innovation per valorizzare persone, partner e territorio

Pubblicato il 5 nov 2025



sostenibilità integrata
Pasquale Lambardi, Presidente di Relatech S.p.A.

La sostenibilità aziendale, oggi, richiede un approccio sistemico che non si esaurisce nella redazione di report obbligatori. Sempre più imprese scelgono di integrare criteri ESG nella propria strategia di crescita e nelle decisioni operative quotidiane. In questo scenario, la capacità di misurare l’impatto lungo tutta la filiera produttiva e di coinvolgere l’intero ecosistema – dalle persone ai partner tecnologici – diventa un elemento centrale per garantire trasparenza, efficacia delle azioni intraprese e coerenza con le attese dei mercati e degli stakeholder.

Bilancio ESG Relatech: sostenibilità integrata come visione strategica

Nel suo Bilancio ESG 2024, Relatech segnala un percorso di crescente assimilazione dei principi ambientali, sociali e di governance all’interno delle proprie strategie aziendali. La quinta edizione del documento non si limita a una rendicontazione delle iniziative realizzate, ma mette in luce l’evoluzione del modello di business verso una struttura che incorpora la sostenibilità come criterio operativo e decisionale. L’attenzione si riflette nella pianificazione delle attività, nella scelta dei partner e nell’adozione di politiche organizzative che coinvolgono l’intera filiera e gli stakeholder.

Un approccio sistemico alla formazione continua

Un aspetto distintivo è rappresentato dall’approccio sistemico alla formazione continua e all’inclusione, che viene interpretata sia come leva per la crescita interna sia come prerequisito per la competitività su scala internazionale. Il bilancio testimonia inoltre come la recente trasformazione societaria — con l’ingresso di un fondo internazionale nel capitale e il delisting da Borsa Italiana — abbia rafforzato la direzionalità verso modelli di crescita sostenibile, basati su criteri misurabili e coerenti con le linee guida dell’Agenda 2030.

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Carbon Footprint Report: misurare l’impatto ambientale lungo la filiera

Relatech introduce poi quest’anno il primo Carbon Footprint Report, uno strumento che va oltre la mera rendicontazione di sostenibilità delle emissioni dirette e fotografa in modo analitico il peso ambientale dell’organizzazione sull’intero ciclo di vita dei prodotti e servizi.

I dati raccolti — 6.159 tonnellate di CO2 equivalente per il 2024 — rivelano come la quota preponderante delle emissioni non si generi internamente, ma sia distribuita lungo la filiera, coinvolgendo fornitori, processi di approvvigionamento e uso finale delle soluzioni digitali offerte.

Un indirizzo per le politiche ambientali del futuro

Questa presa d’atto indirizza le future politiche ambientali dell’azienda verso azioni mirate alla riduzione delle emissioni indirette, promuovendo criteri di selezione responsabile dei partner commerciali, ottimizzazione dei processi operativi e sensibilizzazione dei dipendenti sul tema della sostenibilità. L’obiettivo dichiarato è quello di trasformare il reporting in leva gestionale per un impatto tangibile, favorendo comportamenti che incidono realmente sulla catena del valore.

Persone ed ecosistema al centro: governance etica ed open innovation

Il resoconto ESG 2024 di Relatech dedica ampio spazio alla valorizzazione del capitale umano e alla costruzione di un network collaborativo che coinvolge università, centri di ricerca e partner tecnologici. L’impostazione adottata privilegia una governance orientata all’etica, fondata su meccanismi interni rigorosi come l’attuazione del modello 231, l’attivazione di canali whistleblowing affidabili e un codice etico stringente. Questi strumenti rafforzano la trasparenza nelle decisioni manageriali e nella gestione dei rischi operativi. Parallelamente, l’azienda investe in iniziative strutturate per il benessere organizzativo e lo sviluppo delle competenze: programmi come ReCoach puntano a rafforzare le capacità decisionali e relazionali dei dipendenti, mentre progetti di open innovation si declinano su temi ad alto impatto sociale quali agricoltura sostenibile, ambiente sostenibile, risparmio energetico, supporto a pazienti fragili e ottimizzazione della mobilità urbana. Il risultato è un equilibrio tra responsabilità individuale e collettiva che tende a integrare i progressi tecnologici con una visione sistemica del valore generato sul territorio.

Trasparenza e misurazione degli impatti

La crescente attenzione verso criteri ESG e la responsabilità ambientale, sociale e di governance rappresenta oggi un elemento sempre più integrato nelle strategie aziendali delle realtà tecnologiche. In questo scenario, l’impegno verso la trasparenza nella misurazione degli impatti ambientali e la valorizzazione delle persone non si configurano come adempimenti secondari, ma assumono il ruolo di leve per una crescita credibile e duratura. La capacità di coniugare innovazione tecnologica e principi etici appare dunque come un percorso necessario per affrontare le sfide attuali dei mercati globali, in cui la reputazione d’impresa si costruisce anche attraverso scelte consapevoli e condivise con tutti gli stakeholder.

La strategia di integrare integrare i fattori ESG nelle azioni quotidiane

Pasquale Lambardi, Presidente di Relatech S.p.A. ha osservato che “Nel Bilancio ESG riportiamo le attività e le iniziative sviluppate da Relatech per contribuire positivamente alla sostenibilità ambientale, al supporto del territorio e alla valorizzazione e al rispetto delle persone. Illustriamo e misuriamo la nostra capacità di gestire il business con riguardo a temi di sostenibilità, dando continuità a un impegno concreto: integrare i fattori ESG nel nostro agire quotidiano. Oggi sono la base sostanziale dei nostri processi operativi e di business, l’espressione di una responsabilità trasparente verso gli stakeholder e tutto l’ecosistema di riferimento, fatto di territori e di persone”. 

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