Una delle chiavi per il contenimento e l’azzeramento dei gas serra è la decarbonizzazione energetica. Il comparto dell’energia, infatti, secondo i dati diffusi dall’Unione Europea, è di gran lunga il principale responsabile della CO2 emessa in atmosfera, con l’80,7% del totale, seguito dall’8,72% dell’agricoltura e dal 7,82% dei processi industriali e dell’uso dei prodotti. In ultima posizione con il 2,75% c’è il trattamento dei rifiuti. Ne consegue che se si vogliono abbassare le emissioni di gas serra in atmosfera, e in questo modo combattere il climate change, sarà necessario intervenire in modo progressivamente sempre più forte sul settore dell’energia, favorendo la “transizione” che condurrà alla decarbonizzazione secondo la roadmap fissata dagli accordi internazionali e dai singoli Stati. Questo vorrà dire essenzialmente passare dall’utilizzo di fonti di energia da combustibili fossili come il petrolio, il gas e il carbone a fonti rinnovabili, che si tratti di utilizzarli per il riscaldamento, per la produzione di energia elettrica, per l’industria o per i trasporti.
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Decarbonizzazione energetica: cos’è e come le aziende diventano carbon free
La decarbonizzazione energetica è uno dei passi più importanti per arrivare alla carbon neutrality. Ecco a che punto è l’Italia e cosa farà per raggiungere gli obiettivi dell’accordo di Parigi

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