FORMAZIONE

Sustainability manager: perché è indispensabile per le aziende



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Per accelerare i percorsi e i processi orientati all’ESG, sempre più aziende anche in Italia puntano al manager sostenibile, professione che dominerà il mercato del lavoro nei prossimi anni. L’Università degli Studi Niccolò Cusano ha così presentato il suo master in “ESG & Sustainability Management”

Pubblicato il 1 ott 2024



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L’Agenda 2030 dell’ONU e il rinnovato focus su ambiente, forza lavoro ed economicità imprenditoriale stanno spingendo un numero crescente di imprese italiane a investire per raggiungere gli obiettivi di transizione ecologica. Un esempio emblematico viene dal settore manifatturiero, dove ben il 60% delle aziende ha già avviato iniziative di sostenibilità ambientale, economica e sociale (ESG).

Sustainability manager fra le 10 professioni più richieste in Italia

Tuttavia, rispetto al resto d’Europa, in Italia c’è un “divario occupazionale”. In Paesi come Danimarca, Germania o Svezia, la figura del sustainability manager è ormai insostituibile all’interno delle aziende, mentre in Italia è quasi inesistente, nonostante sia fondamentale a partire dal lavoro di rendicontazione. Questo ruolo è così cruciale che Linkedin lo include tra le prime dieci professioni più richieste in Italia (precisamente al quinto posto). La sua importanza è stata riconosciuta anche dal Governo italiano con l’emanazione del D.lgs 125 del 2024 – di recepimento della direttiva UE 2022/2464 Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) – che impone alle aziende di redigere il bilancio di sostenibilità a partire dal 2025.

Il master in “ESG & Sustainability Management”

Per rispondere alle esigenze crescenti del mercato in termini di Digital Skills e di Green Skills, l’Università degli Studi Niccolò Cusano ha lanciato il master di II livello in “ESG & Sustainability Management“, che fornirà agli studenti e ai manager competenze avanzate per svolgere ruoli manageriali, consulenziali e direttivi e agire come protagonisti del cambiamento e della transizione verso modelli circolari, sostenibili e resilienti.

Al termine del percorso formativo di Unicusano, gli studenti avranno acquisito una serie di competenze, tra cui: gestione delle risorse aziendali in modo sostenibile; predisposizione autonoma di accordi di secondo livello, regolamenti di welfare, accordi di lavoro agile, accordi relativi a premi di risultato, accordi di prossimità; comprensione del marketing e della finanza sostenibile, come delle relazioni industriali in vista delle innovazioni richieste dal mercato; conoscenza degli strumenti adeguati per interpretare autonomamente gli attuali strumenti di valutazione della sostenibilità; gestione delle risorse umane evitando fenomeni regressivi; identificare soluzioni di business innovative; gestione sostenibile delle organizzazioni nelle diverse aree funzionali.

Tutti gli strumenti necessari per operare in chiave ESG

“Oggi è necessaria una formazione specifica – dichiara la professoressa Gabriella Arcese, coordinatrice del master Unicusano – che fornisca tutti gli strumenti necessari al futuro manager della sostenibilità per operare non solo in chiave ambientale ma anche economica e sociale, evitando così i grossi errori del passato di cui il greenwashing è un esempio lampante”.

“Il sustainability manager – prosegue la docente Unicusano – aiuta la transizione verde nelle aziende elaborando strategie idonee per conseguire la piena sostenibilità secondo quei tre pilastri. La novità dell’Unicusano è il focus sul Life Cycle Assessment (LCA), metodologia che valuta l’impronta ambientale di un prodotto/servizio lungo il suo intero ciclo di vita secondo tre strumenti: valutazione cicli di vita ambientale, economica e sociale”.

Saper leggere i dati sulle prestazioni di sostenibilità

“Il bilancio di sostenibilità o la rendicontazione di sostenibilità rappresenta la fotografia completa dell’impegno dell’azienda e delle organizzazioni sui temi ambientali, sociali e di governance – precisa il collega e coordinatore del master Unicusano, Claudio Miglio In generale la rendicontazione di sostenibilità rappresenta una vera e propria piattaforma di dati e di informazioni fondamentali per comunicare le prestazioni e gli impatti di sostenibilità di un’impresa o di una organizzazione. Consente alle aziende di misurare e di valutare in modo preciso e confrontabile il loro impatto su una vasta gamma di temi legati al tema della sostenibilità”. E conclude: “Dal punto di vista tecnico-amministrativo, la rendicontazione di sostenibilità misura e comunica l’assunzione di responsabilità sulle performance dell’organizzazione e delle aziende rispetto agli obiettivi dello sviluppo sostenibile”.

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