Report

Disclosure ESG: le regole e le sfide per il banking sotto la lente di Banca d’Italia

Il nuovo “Occasional Paper” della Banca d’Italia nella linea dedicata a Questioni di Economia e Finanza dal titolo “ESG disclosure: regulatory framework and challenges for Italian banks” mette a disposizione una lettura del quadro normativo e delle linee di sviluppo della finanza sostenibile

Pubblicato il 04 Gen 2023

banca italia

In un periodo estremamente denso di passaggi importanti per il mondo ESG e per la finanza sostenibile arriva un contributo della Banca d’Italia nella linea di Occasional Paper Questioni di Economia e Finanza con il report “ESG disclosure: regulatory framework and challenges for Italian banks” realizzato da Tommaso Loizzo e Federico Schimperna.

Disclosure ESG: stanno cambiando gli adempimenti legati alla rendicontazione

Negli ultimi mesi del 2022 in particolare sono arrivate a compimento una serie di decisioni che stanno modificando in modo importante gli impegni per le imprese relativamente agli adempimenti legati alla rendicontazione. È peraltro da tempo evidente e condiviso che tutti: istituzioni, imprese, cittadini e consumatori sono fortemente orientati e motivati a far crescere il rapporto di fiducia verso i temi dell’ESG, affinché alle tante promesse e ai tanti impegni di imprese e grandi organizzazioni sui temi della sostenibilità possano seguire fatti concreti. E siamo tutti ben consapevoli che la risposta a queste domande può arrivare solo si creano le condizioni per un quadro normativo che si sta appunto definendo tanto per la finanza sostenibile quanto per l’ESG. Passaggi che hanno visto tra l’altro l’approvazione della CSRD da parte del Parlamento europeo prima e del Consiglio d’Europa, con la roadmap per la sustainable finance da parte dell’EBA e il lavoro dell’European Sustainability Reporting Standard (ESRS) EFRAG che prepara i prossimi standard e i modelli di riferimento che consentono alle imprese di verificare il loro allineamento alla regolamentazione europea sulla sostenibilità finanziaria.

L’“ESG disclosure: regulatory framework and challenges for Italian banks” della Banca d’Italia offre una lettura del quadro normativo attuale e delle scelte che lo stanno ridefinendo con particolare attenzione al contesto europeo in materia e ai requisiti per il mondo bancario e per le società non finanziarie in fatto di gestione dei rischi climatici.

La gestione dei rischi climatici vista dalla prospettiva delle banche

I nuovi requisiti normativi imporranno infatti alle banche di preparare e fornire un importante corredo di informazioni sulla capacità di gestione dei rischi climatici e ambientali. In particolare, si profila una sfida che attiene alla necessità e alla capacità per gli istituti di credito di accedere ai dati relativi ai cambiamenti climatici così come ai fattori di rischio legati al climate change  con dati di qualità adeguata all’esposizione e al tipo di attività dei propri clienti.

Il paper della Banca d’Italia sottolinea in particolare la difficoltà di reperimento di queste informazioni in relazione alle piccole e medie imprese, anche in considerazione del fatto che gli obblighi di informativa ESG si applicano al momento solo alle imprese quotate o a quelle di maggiori dimensioni.

Il tema e la sfida in merito alla gestione dei rischi climatici in ambito bancario e finanziario appare dunque primariamente come una questione di dati e di affidabilità dei dati stessi prima ancora che di regole e normative.

Il valore e la qualità dei dati legati ai rischi ambientali

Lo studio della Banca d’Italia mette in evidenza che il livello di attenzione dei regolatori finanziari rispetto ai rischi ambientali e ai fattori di cambiamento collegati al clima stanno avendo un impatto sempre più significativo. In questo contesto, il reperimento e la divulgazione di informazioni rilevanti relative al clima é destinata a svolgere un ruolo chiave, prima di tutto per gli stakeholder finanziari ma anche per quelli non finanziari.

Tornando al tema della normativa UE il quadro di riferimento sulla divulgazione appare sempre più avanzato rispetto alle giurisdizioni di altre aree del mondo e anche per questo la Banca d’Italia, in accordo con la BCE e con altre autorità di vigilanza nazionali, ha avviato una serie di iniziative che hanno esattamente lo scopo di preparare al meglio le condizioni per un adempimento normativo e per garantire la competitività del settore bancario e del suo rapporto con le imprese.

In questo senso l’Occasional PaperESG disclosure: regulatory framework and challenges for Italian banks” mette a disposizione tre grandi punti informativi indispensabili per affrontare i temi ESG.

  1. Un riassunto dei principali requisiti normativi per l’informativa ESG;
  2. Una indagine delle aree di comunanza a livello comunitario tra gli obblighi informativi relativi all’EBA ESG Pillar Disclosure per le grandi banche e quelli presenti nelle versioni preliminari degli standard di sostenibilità in corso di predisposizione da parte dell’EFRAG
  3. Il punto della situazione sulle principali iniziative finora intraprese da Banca d’Italia e BCE con alcune riflessioni sulle principali sfide che dovranno essere affrontate dalle banche italiane.

L’Occasional Paper “ESG disclosure: regulatory framework and challenges for Italian banks” è  accessibile e consultabile direttamente da QUI

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Analisi
Social
Video
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati

Articolo 1 di 4