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Distribuzione e supply chain ESG: il ruolo della distribuzione MRO



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La distribuzione MRO Manteinance, Repair and Operations si conferma come una leva strategica per la transizione sostenibile delle imprese, guidando l’integrazione dei criteri ESG nella supply chain. Il caso RS Italia, insieme alle esperienze di Adare Pharma Solutions e Schneider Electric, mostra come innovazione, partnership e attenzione normativa possano rafforzare trasparenza, compliance e resilienza lungo tutta la filiera industriale

Pubblicato il 10 dic 2025



Distribuzione e supply chain ESG

La transizione sostenibile delle imprese si gioca sempre più sulla capacità di ripensare in chiave responsabile le catene di fornitura, con una particolare attenzione ai processi distributivi e agli acquisti indiretti. In questo scenario, il settore della distribuzione Manteinance, Repair and Operations o MRO – che comprende materiali, ricambi e servizi necessari alla manutenzione e al funzionamento degli impianti – assume un ruolo strategico per l’implementazione di pratiche ESG lungo tutta la filiera produttiva. Dai risultati ottenuti dalle aziende che hanno investito in innovazione e gestione responsabile dei fornitori, fino alle partnership costruite per garantire trasparenza e conformità normativa, il modello distributivo evolve verso una maggiore integrazione fra sostenibilità ambientale, sociale e governance.

Il ruolo strategico della distribuzione MRO nella transizione sostenibile

La transizione verso modelli industriali sostenibili ha ridefinito il ruolo dei distributori MRO, chiamati oggi a ricoprire funzioni ben oltre la mera fornitura di componenti e materiali. In un contesto in cui le imprese industriali italiane sono impegnate ad allinearsi agli obiettivi ESG, la gestione degli acquisti indiretti si sta evolvendo da attività amministrativa a leva competitiva. Il distributore diventa così un partner strategico, capace di incidere sui processi di decarbonizzazione, sull’efficientamento della supply chain e sulla trasparenza dei flussi informativi lungo tutta la catena del valore. L’esperienza di RS Italia, al centro di un confrtonto con Schneider Electric e Adare Pharma Solutions, mostra come l’integrazione tra distribuzione, innovazione e sostenibilità sia ormai imprescindibile per costruire filiere più resilienti e orientate al valore condiviso.

Risultati ESG e innovazione nella supply chain

Il Rapporto di Sostenibilità 2024/2025 di RS Italia traccia un quadro articolato del percorso ESG intrapreso dall’azienda, segnato anche dalla medaglia Platinum EcoVadis e l’ingresso del gruppo nell’A-list CDP. Il documento illustra una strategia impostata su quattro direttrici: dalla promozione della sostenibilità alla responsabilità sociale d’impresa, passando per l’empowerment delle persone e il sostegno alle nuove generazioni. Un focus rilevante è riservato all’innovazione logistica, con il prossimo Distribution Center progettato secondo lo standard LEED Gold, e all’ampliamento della gamma di prodotti a ridotto impatto ambientale. La progettualità si riflette anche nei processi: iniziative come il Percorso etico fornitori rafforzano la governance della catena di fornitura e stimolano l’adozione diffusa di certificazioni ambientali e sociali.

Le sfide ESG: gestione degli acquisti indiretti in ambito farmaceutico

L’approccio alla sostenibilità di Adare Pharma Solutions riflette la complessità tipica dell’industria farmaceutica globale, dove le esigenze normative convivono con la pressione sui costi e le aspettative di stakeholder eterogenei. In questo scenario, la gestione responsabile degli acquisti indiretti assume un valore peculiare: non solo strumento per ottimizzare i processi interni o migliorare i rating ESG, ma rappresenta una leva per garantire sicurezza e compliance lungo tutta la filiera che parte dal fornitore e arriva fino al paziente finale. Adare sottolinea come l’integrazione dei criteri ESG nelle strategie aziendali sia ormai prerequisito per mantenere competitività internazionale ed essere percepiti come attori affidabili dalle autorità regolatorie, dai clienti istituzionali e dalle comunità locali. La collaborazione con partner distributivi attenti alle stesse priorità di sostenibilità diventa quindi necessaria per affrontare in modo sistematico sfide come le emissioni Scope 3 o il monitoraggio degli standard ambientali dei fornitori.

Partnership e filiera: il modello distributivo sostenibile

Schneider Electric interpreta il proprio ruolo nella transizione energetica puntando su ecosistemi integrati che valorizzano la collaborazione lungo tutta la value chain. La scelta di affidarsi a distributori come RS Italia non risponde solo a logiche di efficienza operativa, ma punta ad accelerare l’adozione diffusa di tecnologie abilitanti per la decarbonizzazione industriale. Un modello distributivo orientato alla sostenibilità consente infatti non solo una maggiore penetrazione sul mercato delle soluzioni più avanzate per l’automazione e l’efficienza energetica, ma anche una circolazione trasparente delle informazioni sugli attributi ambientali dei prodotti. Questo approccio facilita il trasferimento concreto di competenze ai clienti finali e contribuisce ad abbattere le barriere che spesso rallentano l’innovazione nelle PMI manifatturiere italiane.

Verso una catena del valore più trasparente e conforme alle nuove normative

L’evoluzione del quadro normativo europeo in materia di reporting ESG – con l’affermarsi della CSRD e degli standard ESRS – sta imponendo alle aziende industriali un cambio di paradigma nella gestione della trasparenza lungo tutta la filiera. RS Italia ha scelto una “via anticipatoria”, adottando strumenti come la doppia materialità per allinearsi alle nuove richieste regolatorie ben prima delle scadenze ufficiali. Questo approccio proattivo non solo riduce i rischi legati alla non conformità ma consente una mappatura più rigorosa delle aree critiche su cui intervenire e offre ai partner maggiore affidabilità nella raccolta delle informazioni ESG. In prospettiva, la capacità di costruire una supply chain tracciabile e responsabile rappresenterà un elemento distintivo nei rapporti B2B, in particolare nei settori ad alta regolamentazione o esposti a pressioni internazionali crescenti sul fronte della sostenibilità.

Il percorso verso una supply chain più sostenibile e conforme non si esaurisce nell’adozione di nuovi standard o nel conseguimento di riconoscimenti, ma richiede duqnue un impegno costante da parte di tutti gli attori coinvolti. Le esperienze condivise da operatori come RS Italia, Adare Pharma Solutions e Schneider Electric dimostrano che la trasformazione della catena del valore passa attraverso una revisione critica dei processi, una gestione proattiva delle partnership e la capacità di anticipare le evoluzioni normative. In questo scenario, la distribuzione MRO assume un ruolo sempre più cruciale come facilitatore di pratiche responsabili lungo tutta la filiera.

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