Samandel Point of View

Samandel: dal fotovoltaico passa l’efficientamento energetico delle imprese italiane

Andrea Brumgnach, Fondatore e Amministratore Delegato di Samandel, ci spiega quali siano i benefici principali della realizzazione di un impianto fotovoltaico per le aziende italiane e perché questo è il momento ideale per investirci

Pubblicato il 29 Nov 2021

Foto di Sophon Nawit da Shutterstock

Il primo gradino per portare avanti la svolta sostenibile di un’azienda può essere proprio la realizzazione di un impianto fotovoltaico. Che può trainare più ampi progetti di efficientamento energetico e contribuire a rinsaldare un’immagine e una consapevolezza green. Questa è la strada che sta percorrendo con successo dal 2014 Samandel, come racconta Andrea Brumgnach, Fondatore e Amministratore Delegato: “Nasciamo come pura ESCo (Energy Service Company), dedicata al mondo dell’efficienza energetica nel settore industriale e terziario. Da subito abbiamo iniziato a realizzare interventi di questo tipo. Dopo pochissimo tempo ci siamo riposizionati sul mercato del fotovoltaico, dal quale peraltro provengono molti dei componenti del nostro team, sempre con l’idea di operare nel campo del terziario/industriale, prevalentemente con impianti a copertura dei capannoni dei siti industriali”.

Il team Samandel vanta circa 55 MW di impianti realizzati, di cui circa 50 MW a copertura di impianti industriali. Dal punto di vista dell’efficienza energetica, sono stati invece effettuati circa 70 interventi, con contratti di rendimento energetico (EPC), in vari siti produttivi su tutto il territorio nazionale. Rinnovabili ed efficienza energetica, nella strategia di Samandel, sono infatti fortemente connessi: “Il fotovoltaico non permette di fare efficienza energetica nel vero senso della parola, ma aiuta le imprese ad avere una buona percentuale di autoconsumo da fonte completamente rinnovabile. Considerata poi la progressiva elettrificazione dei consumi termici, la rilevanza di avere in casa un impianto fotovoltaico è destinata a crescere. Occorre poi considerare che, molto spesso, il solare rappresenta il primo tassello di un’attività di efficientamento più ampia: molto spesso grazie alla realizzazione dell’impianto fotovoltaico, Samandel inizia a conoscere sempre meglio la realtà aziendale del cliente supportandolo nell’implementazione di altri interventi legati all’efficienza energetica”.

I benefici del fotovoltaico

Ma quali sono le ragioni e i benefici che possono convincere le imprese a investire nel fotovoltaico? Secondo Samandel ci sono almeno tre differenti ragioni: innanzitutto, un impianto fotovoltaico correttamente dimensionato sui fabbisogni energetici del cliente garantisce un ritorno sull’investimento di norma intorno al 14-15%, quando realizzato in full equity (ovvero con investimento al 100% del cliente). Un ritorno sull’investimento decisamente elevato, se si tiene conto che un impianto fotovoltaico opportunamente progettato può essere considerato al pari di una commodity, dal momento che presenta bassi rischi di malfunzionamento e una vita utile lunga, di almeno 25 anni.

Un secondo vantaggio, strettamente correlato al primo, è quello dell’autoconsumo: il fotovoltaico può garantire almeno parzialmente l’indipendenza energetica di un’impresa, riducendo la quantità di elettricità acquistata dalla rete e attenuando così gli impatti delle variazioni del prezzo dell’energia sul mercato. Proprio in questi mesi il prezzo dell’elettricità è aumentato moltissimo, con impatti notevoli sulla sostenibilità dei costi di produzione soprattutto per le imprese energivore.

C’è poi un aspetto comunicativo verso l’esterno che sta assumendo un ruolo sempre più importante: “Un impianto fotovoltaico ha una grande rivendibilità dal punto di vista della comunicazione e del marketing, ma anche per clienti e fornitori. Essere un’azienda attenta all’ambiente sta sempre più diventando un requisito obbligatorio per il mercato, come testimoniano numerosi casi dei nostri clienti”.

Il tema degli incentivi

Questi vantaggi permettono a un impianto fotovoltaico di essere conveniente anche indipendentemente dalla presenza o meno di incentivi: “In Italia gli incentivi sul solare sono sempre stati abbastanza schizofrenici, con una vita corta e soggetti a continue modifiche normative. Per cui è sempre molto difficile farci riferimento, siano essi nazionali o regionali. Ad oggi noi suggeriamo ai nostri clienti di lavorare al di fuori di qualsiasi tipo di incentivo, proprio perché l’impianto fotovoltaico ha di per sé un’ottima sostenibilità economica. Naturalmente, ci sono alcune aziende che cercano tempi di payback rapidi, di 2-3 anni, che l’investimento attuale nel fotovoltaico non può garantire. Quindi, in questi casi, la disponibilità di incentivi è senz’altro utile per abbattere i tempi di payback e vincere la resistenza di queste imprese”.

L’importanza della flessibilità finanziaria

Ma Samandel, oltre all’acquisto diretto dell’impianto fotovoltaico, dispone anche di altre formule per convincere le imprese. “Samandel, oltre ad assumersi l’onere della progettazione dell’impianto, può sostenerne anche i costi. Tale formula prevede la vendita al cliente di tutta l’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico, a un costo predefinito contrattualmente e valido per l’intera durata del contratto, e comprensiva anche della manutenzione ordinaria e straordinaria. Questi contratti hanno una durata di 10-15 anni, ma il cliente può uscire in qualsiasi momento, riscattando l’impianto. In ogni caso, alla fine del contratto, l’impianto – ormai ammortizzato – viene ceduto a una cifra simbolica al cliente stesso. Abbiamo poi una soluzione ideale per quei soggetti che hanno bassi consumi ma superfici estese, come la logistica. In questi casi sviluppare un progetto in autoconsumo non ha tanto senso, perciò proponiamo di mettere a reddito il tetto dello stabilimento: il cliente percepisce un ammontare economico calcolato in euro/m2 per 25 anni, oppure può incassare tutta la somma immediatamente. Questi soggetti possono così mettere a reddito una superficie che sino a quel momento era servita soltanto per metterli a riparo dagli agenti atmosferici”.

La varietà di soluzioni è fondamentale per un mercato che ha bisogno di fluidità e flessibilità: se l’idea iniziale è quella in genere di acquistare direttamente l’impianto, tale investimento ha inevitabilmente un impatto immediato sulla cassa aziendale. Ecco perché molto spesso le aziende preferiscono far avviare l’investimento da investitore esterno, per poi procedere al riscatto dell’impianto in un secondo momento.

Sostenibilità sempre più al centro

Quel che è certo è che il continuo parlare di tematiche come transizione energetica, sostenibilità e cambiamento climatico sta avendo i suoi effetti sul mercato. “Un numero crescente di aziende ha iniziato a tracciare la propria impronta di carbonio, magari per comunicare quanta CO2 è stata emessa per ogni prodotto commercializzato. Molti clienti stanno obbligando i propri terzisti a ridurre le proprie emissioni, minacciando in caso contrario persino la fine della partnership. Non è quindi soltanto una questione di sensibilità, la sostenibilità è piuttosto un qualcosa di sempre più importante per rimanere competitivi sul mercato. Spesso le imprese scelgono di dotarsi della ISO 50001, la certificazione energetica con cui ci si impegna a implementare tutta una serie di attività per ridurre propria impronta di carbonio. Noi stessi dal 2019 siamo carbon neutral, abbiamo messo in atto un processo di riduzione delle emissioni inquinanti e tutte quelle che non riusciamo a evitare le compensiamo attraverso dei progetti riconosciuti a livello internazionale”, conclude Brumgnach.

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Gianluigi Torchiani

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