Efficienza, sicurezza e gestione sempre più precisa di tutte le risorse: per il mondo dell’agricoltura la robotica rappresenta un percorso di innovazione che permette di ripensare le operations in campo e di raggiungere nuovi obiettivi. Nello stesso tempo gli ampi spazi di azione a bassa densità di popolazione e di facile controllo che caratterizzano il settore primario permettono al mondo dell’automazione e della robotica di progettare soluzioni in chiave 4.0 assai più difficili da attuare ad esempio nel perimetro di un’azienda dove sono presenti molte strutture e molti operatori. Non a caso, non sono poche le startup che hanno scelto di portare i principi dei mezzi a guida autonoma, della robotica applicata alle operations e dell’automazione proprio al mondo agricolo. E i risultati raggiunti hanno permesso di accelerare processi di ripensamento delle attività, del lavoro stesso e, aspetto ancora più importante, dell’interconnessione tra le attività in campo e il mondo dell’industria di trasformazione.
Agricoltura 4.0: automazione in campo
Ed è proprio partendo dal nuovo ruolo che è chiamata a svolgere la “nuova agricoltura” ovvero l’Agricoltura 4.0 che guardano aziende come John Deere in un percorso di innovazione che le sta portando ad assumere in modo sempre più chiaro la fisionomia di digital farming company. In questo percorso la società con sede a Moline nell’Illinois ha acquisito la startup specializzata in innovazione tecnologica per il settore agricolo Bear Flag Robotics con sede in Silicon Valley.
La visione dell’Agricoltura 4.0 di John Deere che punta a mettere a disposizione delle imprese agricole delle nuove forme di Autonomous Technology, trova così una accelerazione con l’arrivo delle tecnologie di automazione in forma di “machine to work” in campo. L’operazione del valore di 250 milioni di dollari permette a John Deere di disporre delle tecnologie realizzate dalla società fondata nel 2017 in Silicon Valley, nata con la missione di realizzare autonomous driving technology da applicare e attuare su sistemi (trattori o sistemi di produzione agricola) esistenti. L’operazione permette di accelerare la creazione e il rilascio di sistemi di automazione per le imprese agricole e aumenta la presenza del digitale, sia in termini di utilizzo di dati al servizio della produzione (applicazione dei principi del precision farming anche con mezzi a guida autonoma) sia la raccolta di dati da mettere al servizio delle successive fasi di gestione dei prodotti, ad esempio per l’industria di trasformazione e per la tracciabilità dei prodotti. Un percorso che aiuta la realizzazione di progetti di agricoltura sostenibile.
Jahmy Hindman, Chief Technology Officer di John Deere ha osservato che John Deere guarda al mondo dell’automazione come a una prospettiva che può portare grandi vantaggi alle imprese agricole e che permette di gestire con maggior efficacia, efficienza e precisione le loro risorse, per migliorare i risultati economici e per indirizzare la produzione verso modelli più sostenibili. In questo senso il team di ingegneri e di innovatori di Bear Flag ha dimostrato di unire competenze tecnologiche e una visione innovativa delle operation del mondo agricolo.
Peraltro la collaborazione tra John Deere e Bear Flag era iniziata nel 2019 nell’ambito del programma Startup Collaborator una iniziativa focalizzata ad attivare forme di scambio e collaborazione con startup.
A sua volta Igino Cafiero, co-founder and CEO di Bear Flag Robotics sottolinea che una delle sfide più importanti per il mondo dell’agricoltura è rappresentato dalla necessità di portare un elevato di competenza in campo e di svolgere con sempre maggior precisione ed efficienza attività che impattano direttamente sui risultati dell’azienda e sulla capacità dell’imprese stessa di rispondere alla domanda di sostenibilità. L’obiettivo di Bear Flag è proprio quello di aumentare la capacità di produzione e di ridurre costi e sprechi attraverso diverse forme di automazione.