Sustainability management

Tecnologie come bene comune: l’ESG secondo Esprinet

Nel ruolo di Sustainability Manager, che si aggiunge all’impegno come Investor Relations Manager Giulia Perfetti spiega le prospettive e le azioni della strategia di sostenibilità del gruppo attivo nella distribuzione ICT

Pubblicato il 14 Lug 2023

Giulia Perfetti, Investor Relations & Sustainability Manager del Gruppo Esprinet

Un doppio ruolo per Giulia Perfetti: Sustainability manager e Investor Relations Manager a diretto riporto dell’Amministratore Delegato. Un ruolo e una mission che vanno dalla pianificazione della sostenibilità a supporto delle decisioni del management alla comunicazione strategica delle performance finanziarie dell’azienda. Il tutto nel segno di una integrazione tra i valori della sostenibilità e del business.

Una declinazione del sustainability management che è resa “speciale” anche dalla missione stessa dell’azienda. Esprinet è uno dei principali attori nel mondo distribuzione ICT e dell’innovazione digitale e contribuisce, proprio in ragione delle proprie attività, a sostenere i progetti e i processi di trasformazione digitale e di innovazione delle imprese. ESG360 ha voluto approfondire con Giulia Perfetti alla luce del suo nuovo ruolo come Investor Relations & Sustainability Manager del Gruppo Esprinet le strategie e le azioni di sustainability management in una realtà così profondamente focalizzata sui temi dell’innovazione.

Da dove arriva l’attenzione e la focalizzazione strategia ai temi ESG?

Il Gruppo Esprinet è il principale distributore nel sud Europa di Information Technology e Consumer Electronics. Partiamo dalla convizione che le tecnologie debbano essere un bene comune e per questo ci impegniamo ogni giorno ad essere il punto di riferimento tra le community di produttori, rivenditori e utilizzatori di tecnologia.

Siamo da sempre attenti alla sostenibilità ambientale e sociale e abbiamo voluto rappresentare questa vocazione nel payoff Enabling your tech experience che sintetizza l’evoluzione della nostra azienda come hub di servizi tecnologici.

Nel 2021 il Gruppo ha presentato un piano industriale 2022-2024 fortemente radicato nella centralità dei temi ESG, con grande attenzione agli aspetti ambientali, sociali e di governo societario. Un piano che vuole attuare un approccio al business integrato e sostenibile in grado di unire crescita e innovazione.

Quali sono i principali obiettivi direttamente e indirettamente legati alla sostenibilità per Esprinet?

Al fine di raggiungere gli obiettivi di sostenibilità del Piano industriale il Gruppo reputa fondamentale bilanciare gli interessi degli azionisti con quelli degli altri “stakeholder” vale a dire i clienti, i fornitori, i dipendenti, gli enti e le associazioni presenti sul territorio di riferimento.

Gli obiettivi Social, ed in particolare il miglioramento della qualità del capitale umano di Esprinet e la relazione con il territorio in cui il Gruppo opera sono uno dei processi fondamentali dell’attività ESG.

Relativamente all’impatto ambientale è proseguita l’attuazione dei progetti mirati alla riduzione dei consumi energetici con la delibera di investimenti per l’installazione di pannelli solari sui magazzini italiani; sulle policy legate a viaggi a trasferte cercando di indirizzare scelte verso l’organizzazione di eventi on-line e sull’uso di auto aziendali elettriche o plug-in. Un altro aspetto importante riguarda gli interventi volti a premiare l’utilizzo di trasportatori che dispongono di mezzi a basso impatto ambientale accanto all’apertura di tavoli di lavoro con i principali produttori di tecnologia elettronica per ottimizzare l’impatto ambientale sull’intera catena di approvvigionamento.

Sul piano della Governance il Gruppo intende proseguire nel percorso che le ha permesso da tempo di godere di standard di alto livello riconosciuti anche da molteplici certificazioni. A questi obiettivi sono agganciati livelli di remunerazione variabile di breve e medio periodo in modo da creare un circolo virtuoso di allineamento tra gli obiettivi di breve e lungo periodo del management e quelli dei principali stakeholder del Gruppo, nella convinzione che solo un corretto bilanciamento delle istanze di tutti possa garantire creazione di valore sostenibile.

Come si configurano il ruolo, le mansioni e le attività del “gruppo di lavoro” dedicato ai temi della sostenibilità?

Le decisioni aziendali e il modello organizzativo del gruppo di lavoro dedicato alla sostenibilità sono il frutto del combinato disposto della pressione degli investitori, della centralità del capitale umano e delle opportunità anche commerciali offerte sempre più agli operatori economici con una forte cultura ESG.

Il processo operativo si sostanzia in quattro momenti: l’ascolto dei nostri stakeholder, la definizione di un set di obiettivi per ciascuna delle macro-aree che reputiamo materiali, lo sviluppo di piani di azione ed infine un processo ricorsivo di implementazione dei piani stessi con la misurazione dei risultati, la verifica degli scostamenti e la eventuale modifica dei piani di azione.

Redigiamo il Bilancio di Sostenibilità dal 2014 e da allora forniamo informazioni approfondite sui progressi in ambito governance, social e ambientale a tutti i nostri stakeholder, compresi i clienti, gli analisti del settore, gli investitori, i dipendenti e altri.

La Società ha poi nominato il Comitato Competitività e Sostenibilità con il compito di assistere il Consiglio di Amministrazione con funzioni istruttorie, di natura propositiva e consultiva, riguardo alla creazione di vantaggi competitivi duraturi ed alla realizzazione delle condizioni propedeutiche alla creazione di valore nel lungo periodo per le diverse categorie di portatori di interesse nella Società e nelle società controllate.

Quali sono nello specifico gli obiettivi del suo ruolo come Investor Relations & Sustainability Manager?

Con la mia recente nomina e dunque in qualità di Investor Relations & Sustainability Manager del Gruppo, amplierò l’attuale ruolo all’ambito ESG per affiancare alla comunicazione strategica della performance finanziaria dell’azienda, le risposte al crescente bisogno degli investitori di informazioni concrete sugli aspetti di sostenibilità del business. Sarò poi impegnata nella pianificazione della sostenibilità, con attività che hanno il compito di fornire supporto per orientare le decisioni strategiche del management.

Voglio aggiungere che lavoro da sempre in una azienda che riconosce l’importanza di investire nella sostenibilità, che considera tutti gli aspetti ESG un imperativo per il business e un sostegno fondamentale per la propria attività nell’ottica di creare un reale valore nel lungo periodo per tutti gli stakeholder. Anche per questo sono sicura che il mondo finanziario, con cui dialogo ogni giorno, possa avere un impatto globale molto importante. In concreto, in questo nuovo ruolo avrò la possibilità di lavorare con grande entusiasmo per amplificare i programmi di sostenibilità del Gruppo.

Come misurate e controllate le performance relative alla sostenibilità?

L’ampiezza e la complessità dei diversi temi trattati e presentati nel Bilancio di Sostenibilità sono il risultato di un’analisi di materialità, aggiornata dal Gruppo Esprinet secondo i requisiti dei nuovi GRI Standards 2021 e considera l’intera catena del valore, comprendente quindi non solo le operations del Gruppo, ma anche tutte le attività upstream e downstream rispetto all’organizzazione.

A partire dall’anno 2020, ritenendo di primaria importanza il raggiungimento di un livello di analisi del proprio impatto ambientale sempre più accurato, il Gruppo Esprinet ha deciso di realizzare un completo inventario delle emissioni di CO2 (scope 1, scope 2 e scope 3) riconducibili alla sua catena del valore, seguendo le indicazioni del GHG Protocol e sottoponendo, per il 2022 la sola parte del Sottogruppo Spagna a verifica da parte di una Società terza indipendente relativamente alle emissioni di Scope 1 e 2.

In ambito social, l’ascolto e la misurazione avvengono tramite una serie di survey annuali estese in forma anonima a tutti i collaboratori del Gruppo, ad un processo di Performance Review strutturato e continuo che permette ai collaboratori di avere momenti di misurazione del proprio operato il più possibile oggettivi ed infine grazie alle “Town Hall” trimestrali da parte dell’Amministratore Delegato con facoltà di tutti i partecipanti di porre domande e offrire suggerimenti o critiche anche in modalità anonima.

In ambito governance, il Gruppo ha aumentato il dialogo con i propri azionisti, sia professionali che retail, in modo da mantenere un costante ascolto delle necessità emergenti potendo conseguentemente adattare la propria strategia al mutare delle richieste del mercato.

Una nota di attenzione speciale infine sul processo di ascolto e sui piani di azione che si sostanziano ormai da anni in un insieme di obiettivi numerici assegnati al management team in termini di Customer Satisfaction, di Employee Satisfaction, di riduzione delle emissioni di gas serra e di crescita delle linee di business reputate critiche ai fini della sostenibilità di lungo periodo.

Il ruolo specifico dell’ESG? Come lo valutate? 

Siamo fortemente convinti che i temi ESG siano alla base della creazione di valore sostenibile nel tempo per chiunque come noi li integri nel business.

Il nostro piano industriale, il nostro approccio al valore è radicalmente incentrato sui fattori della sostenibilità ambientale e sociale e sulla corretta gestione della governance, innanzitutto perché i fondamenti ESG sono coerenti con il sistema valoriale del Consiglio di Amministrazione e del management team a cui sottende anche una motivazione di tipo etico fondata sul rispetto dell’ambiente, delle persone, del territorio e delle normative vigenti.

Ci sono poi motivazioni strettamente legate al business per cui il Gruppo intende sfruttare le nuove opportunità emerse nel contesto in cui opera, come la distribuzione di prodotti “Environmentally Friendly”. Come ad esempio i prodotti per la mobilità elettrica e per la green transition e da quanto previsto dal PNRR che costituirà nei prossimi anni uno dei driver principali alla crescita del mercato.

Il Gruppo è altresì consapevole che la ridefinizione del proprio business model in ottica sostenibile richieda necessariamente una spinta all’innovazione: fare impresa con un impegno ESG è più complesso, ma stimola l’innovazione e nel medio periodo offre la possibilità di generare più valore.

Siamo poi una società quotata in Borsa ed è innegabile che esistano nuove categorie di investitori che richiedono una forte strategia ESG, chiave di accesso ad una “nuova finanza”.

Infine, è anche una questione di riduzione del profilo di rischio: in futuro è molto probabile che i governi, o peggio ancora i consumatori, puniranno le aziende con strategie ESG deboli.

Che ruolo attribuite al Green IT in qualità di azienda utente IT e che ruolo attribuite in qualità di azienda che contribuisce allo sviluppo del mercato IT?

La vision del Gruppo è quella di semplificare la vita a persone e organizzazioni, ampliando e facilitando la distribuzione e la fruizione della tecnologia. Svolgiamo il ruolo di abilitatore dell’ecosistema tecnologico, per favorire la tech-democracy e accompagnare persone e imprese nel proprio percorso di digitalizzazione.

Oltre alle già citate opportunità date dalla distribuzione di prodotti environmentally friendly e quanto previsto dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) e dai piani europei e nazionali di rilancio delle economie e di supporto alla transizione digitale delle imprese, nel 2022 si è avviato il progetto EspriRENT per il noleggio operativo che in prospettiva dovrebbe permettere di aumentare in modo significativo la quantità di prodotti usati che invece di essere gettati in discarica verranno ricondizionati e rimessi sul mercato con benefici per l’ambiente e per i clienti a minor capacità di spesa.

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