Cresce sempre di più il numero di iniziative a livello globale e regionale che vanno nella direzione di stimolare l’azione volta ad implementare tecnologie per la decarbonizzazione industriale nei settori hard-to-abate. Questa è stata una delle principali conclusioni degli esperti riunitisi qualche mese fa per un incontro del Technology Executive Committee (TEC), il braccio politico del Meccanismo Tecnologico dell’UNFCCC.
Come dichiara l’UN Climate Change in una nota stampa (che è possibile consultare qui ndr), questi sforzi sono fondamentali per affrontare le emissioni di gas serra del settore industriale, visto che rappresentano circa il 34% delle emissioni globali. Soprattutto considerando che la maggior parte (70%) di queste emissioni proviene da industrie hard-to-abate, come il cemento, l’acciaio, il vetro e i prodotti chimici, insieme al trasporto pesante, e che notoriamente richiedono una quantità significativa di energia e utilizzano processi che rilasciano grandi quantità di CO2.
La trasformazione sostenibile di questi settori è fondamentale per limitare l’aumento della temperatura globale a 1,5°C rispetto ai livelli pre-industriali come stabilito nell’Accordo di Parigi. Tuttavia, finora hanno ricevuto una scarsa attenzione nei piani d’azione climatica nazionali (Nationally Determined Contributions o NDC). Il prossimo round di NDC, con un orizzonte temporale al 2035, rappresenta una opportunità per integrare più ampiamente la decarbonizzazione industriale. Le barriere allo sviluppo dei Contributi Determinati a Livello Nazionale saranno al centro del confronto che animerà la COP29.
COP29: azioni efficaci per ridurre le emissioni nelle industrie hard-to-abate
Il TEC, con il sostegno del governo tedesco e in collaborazione con l’Organizzazione delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Industriale (United Nations Industrial Development Organization), ha recentemente condotto un “esercizio di mappatura” al fine di esaminare le iniziative di azione climatica nei settori “difficili da abbattere”, tra cui acciaio, cemento, prodotti chimici e petrolchimici.
L’esercizio vede l’integrazione delle energie rinnovabili nei processi di elettrificazione come una strada cruciale per la decarbonizzazione industriale, insieme alla riduzione delle emissioni, all’aumento dell’efficienza energetica e all’incremento della produttività e dell’innovazione.
Nel comunicato dell’UN Climate Change, vengono delineati una serie di esempi di azioni efficaci per ridurre le emissioni nelle industrie hard-to-abate. Uno arriva dal governo dell’Indonesia che, in cooperazione con il Giappone, ha adottato una tecnologia che cattura il calore di scarto generato dai forni per preriscaldare l’aria. Il Sistema di Combustione a Bruciatori Rigenerativi ha portato a una riduzione del 35% del consumo energetico, aumentando contemporaneamente la produzione di acciaio del 15%.
La società francese Hoffmann Green ha ideato per l’industria del cemento una tecnologia innovativa che abilita la produzione di cemento a basse emissioni di carbonio, procedendo così verso pratiche di costruzione a ridotto impatto ambientale. L’azienda è così riuscita a ridurre le emissioni di anidride carbonica del 82% rispetto ai metodi tradizionali.
La compagnia petrolchimica brasiliana Braskem S.A. ha sviluppato la prima plastica al mondo a base biologica, realizzata con canna da zucchero sostenibile, per il confezionamento di prodotti di consumo, inclusi i tetra pack per bevande. L’azienda mira alla completa neutralità carbonica delle sue operazioni entro il 2050.
Risultati e raccomandazioni per la decarbonizzazione industriale
Il Meccanismo Tecnologico dell’UNFCCC gioca un ruolo cruciale nel mettere a punto strategie per creare sinergie tra attori industriali globali, fornitori di tecnologia, iniziative e organismi di finanziamento, al fine di potenziare la cooperazione internazionale nello sviluppo e nell’implementazione delle tecnologie per la decarbonizzazione.
Per fronteggiare le sfide legate alla fattibilità della produzione di idrogeno verde, i Paesi con obiettivi di zero emissioni nette nei settori difficili da decarbonizzare sono incoraggiati a esplorare l’approvvigionamento di risorse da altre nazioni, con il supporto delle organizzazioni internazionali di sviluppo.
Si raccomanda inoltre di accelerare lo sviluppo di valutazioni del ciclo di vita (LCA) standardizzate e di incentivare lo scambio di conoscenze tra i vari Paesi riguardo alle tecnologie di decarbonizzazione industriale, al fine di velocizzare gli sforzi di trasformazione globale.
Infine, le organizzazioni internazionali per lo sviluppo sono esortate a facilitare il sostegno finanziario, tecnico e di sviluppo delle capacità dei Paesi sviluppati e in via di sviluppo, per assicurare una partecipazione equa agli sforzi globali di azione climatica, in conformità con gli obblighi dell’UNFCCC e dell’Accordo di Parigi.
Nuove iniziative per la decarbonizzazione industriale: prossime mosse del TEC
Alla luce dei risultati emersi dall’esercizio di mappatura, il Technology Executive Committee (TEC), con il supporto del governo tedesco e in collaborazione con l’Organizzazione delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Industriale, ha deciso di sviluppare un documento programmatico e di organizzare una Giornata della Tecnologia focalizzata sull’integrazione della decarbonizzazione industriale negli NDC aggiornati che i Paesi di tutto il mondo stanno elaborando quest’anno.
Il documento strategico offrirà opzioni politiche e tecnologiche concrete per ridurre le emissioni nei settori dell’acciaio, del cemento, della chimica e della petrolchimica, delineando anche le modalità di attuazione attraverso la cooperazione internazionale, la ricerca, lo sviluppo e la dimostrazione (RD&D), nonché l’uso di finanziamenti misti per mitigare i rischi degli investimenti del settore privato.
Alla Conferenza delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici del 2024 che si terrà a Baku in Azerbaigian, il TEC ospiterà il Technology Day dedicato a promuovere l’inclusione delle industrie hard-to-abate negli NDC aggiornati e a sostenere l’attuazione delle azioni climatiche individuate dai Paesi in questi settori.
Inoltre, l’UN Climate Change, in collaborazione con la Presidenza della COP28 e Bloomberg Philanthropies, supporta la decarbonizzazione delle industrie ad alte emissioni tramite il recente Industrial Transition Accelerator (ITA).