Ricerca

Decarbonizzare gli uffici, Schneider Electric: con il “digital first” fino al 70% in meno di emissioni

Ammodernare gli edifici adibiti ad uffici con un approccio che mette in primo piano il digitale è la scelta migliore per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione: lo rivela un nuovo studio di Schneider Electric

Aggiornato il 03 Ott 2023

Smart-Building.-1024×576-1

Secondo l’International Energy Agency, oggi gli edifici sono responsabili di circa il 37% delle emissioni globali. Considerato che circa la metà degli edifici esistenti saranno probabilmente ancora in uso nel 2050, è urgente agire per ridurre le emissioni operative, ovvero quelle legate all’utilizzo degli immobili, promuovendo interventi per l’efficienza energetica.

In questo senso, ammodernare gli edifici con un approccio che mette in primo piano il digitale è la scelta migliore per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione con un impatto positivo sia a livello di prestazioni energetiche che, soprattutto, in termini di riduzione delle emissioni di anidride carbonica. A rivelarlo è un nuovo studio di Schneider Electric, il leader nella trasformazione digitale della gestione dell’energia e dell’automazione.

Digitale ed elettrificazione, chiave di volta per la decarbonizzazione degli uffici

La ricerca ha preso in considerazione, in particolare, gli edifici adibiti ad uffici. I risultati (che è possibile consultare a questa pagina) dimostrano che applicare le soluzioni digitali di Schneider Electric per la gestione degli edifici e dell’energia (tra cui EcoStruxure Building Operation, EcoStruxure Building Advisor, Connected Room Solutions, i filtri armonici AccuSine per la correzione del fattore di potenza, PowerLogic per la misurazione dei consumi) potrebbe ridurre le emissioni operative fino al 42%, con un periodo di ammortamento inferiore ai tre anni.

Gli edifici completamente elettrificati e digitali –  in cui il riscaldamento che sfrutta combustibili fossili è sostituito da quello elettrico ed è presente una microgrid alimentata da energia rinnovabile prodotta in loco – registrano un ulteriore abbattimento del 28% delle emissioni operative. In tal caso, la riduzione complessiva delle emissioni raggiunge il 70%.

Abbattere le emissioni degli uffici per il Net Zero

Saul Fava, Vice Presidente della divisione Digital Energy di Schneider Electric, spiega:  “L’abbattimento delle emissioni operative è la chiave di volta per la decarbonizzazione su larga scala degli edifici esistenti utile per raggiungere l’obiettivo di emissioni zero al 2050. Questa ricerca è un passo in avanti nella consapevolezza dei benefici derivanti dalla elettrificazione e digitalizzazione degli edifici, stimandone un contributo alla riduzione delle emissioni di CO2 fino al 70%”.

La ricerca, condotta insieme allo studio di progettazione WSP, si basa sulla modellazione energetica e sul calcolo delle emissioni di CO2 di un grosso immobile adibito a ufficio costruito nei primi anni 2.000 negli Stati Uniti, analizzato facendo riferimento a diverse zone climatiche del paese (In questo caso è stato utilizzato il sistema ASHRAE-American Society of Heating, Refrigerating and Air-Conditioning Engineers 90.1-2004 per i grandi uffici (12-stories, 46728 m2).)

L’approccio digitale alla riqualificazione degli uffici che è stato descritto è tuttavia applicabile a tutti i tipi di edifici e di clima e, dunque, rappresenta la strategia più efficace per promuovere la decarbonizzazione degli immobili, in quanto consente di ottenere risultati rapidi con una riduzione delle emissioni di anidride carbonica “upfront” (le emissioni legate principalmente all’estrazione e alla produzione di prodotti e materiali da costruzione).

Più attrattività per gli investitori e nuovi posti di lavoro

Riqualificare gli edifici attraverso la loro trasformazione digitale non solo è meno impattante sulle attività quotidiane, ma è anche più efficace per ridurre le emissioni di CO2 durante tutto il loro ciclo di vita. Una decarbonizzazione lenta, all’opposto, rischia di determinare una svalutazione degli edifici, anche in termini di attrattività per possibili investitori e locatari, con una perdita di valore che può arrivare al 30%.

Oltre alla sostenibilità ambientale, perseguendo la decarbonizzazione nel settore si possono ottenere anche altri vantaggi di tipo sociale, come è emerso da un’altra recente ricerca condotta dal Boston University Institute for Global Sustainability insieme al Schneider Electric Sustainability Research Institute in cui si spiega come il passaggio a edifici a basse emissioni possa favorire la creazione di nuovi posti di lavoro, già entro la fine di questo decennio.

Decarbonizzare gli edifici con Schneider Electric

Schneider Electric è un attore ampiamente riconosciuto come impact company e leader nella decarbonizzazione. I suoi prodotti connessi, il software e i servizi dedicati alla sostenibilità aiutano a promuovere l’efficienza operativa, a eliminare gli sprechi di energia e a disegnare strategie per la riduzione delle emissioni di anidride carbonica in edifici, impianti industriali, data center, infrastrutture e abitazioni.

La nuova ricerca di Schneider Electric e gli scenari di decarbonizzazione in essa contenuti offrono soluzioni pratiche e immediate per aiutare tutte le organizzazioni a orientarsi in quella sfida che è la transizione energetica. Il documento completo contiene i risultati e la descrizione del processo in tre fasi – elaborazione di una strategia, digitalizzazione e decarbonizzazione – proposto per accelerare il percorso verso edifici a zero emissioni.

Articolo originariamente pubblicato il 03 Ott 2023

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Analisi
Social
Video
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati

Articolo 1 di 4