Scenari

Intelligenza artificiale e sostenibilità si incontrano nell’era del lavoro ibrido  

Con la promessa di trasformare il modo e il luogo in cui lavoriamo, Cisco ha tracciato una rotta verso un futuro in cui tecnologia e umanità convergono per creare ambienti lavorativi più efficienti, sostenibili e inclusivi

Pubblicato il 16 Feb 2024

Cisco

Oggi gli edifici non sono più strutture passive, ma organismi intelligenti capaci di comunicare, apprendere e adattarsi. L’hybrid work sta diventando la norma, sfidando le convenzioni tradizionali dello spazio di lavoro rappresentato dall’ufficio. Inoltre, la sostenibilità non è più un’opzione, ma una necessità impellente a cui occorre contribuire. Per questo, le aziende hanno bisogno delle tecnologie e dei modelli adeguati ad attrarre le persone all’interno di un ecosistema che deve essere digitale, inclusivo, sostenibile e sicuro.

La commistione tra fisico e digitale garantisce a chi lavora da remoto e a chi in presenza di sentirsi ugualmente motivato e di collaborare efficacemente contribuendo così all’innovazione e alla crescita aziendale. In questo frangente, l’avvento dell’intelligenza artificiale, soprattutto quella generativa, sta disegnando nuove opportunità di inclusione e prospettive di sviluppo sostenibile.

Al contempo, emergono tuttavia anche questioni di sicurezza, privacy e imparzialità per garantire che la tecnologia serva il bene comune. Per ragionare su questi nuovi orizzonti, Cisco ha organizzato una conferenza durante cui ha illustrato la nuova strategia di Intelligenza artificiale (IA) da applicare a Webex per migliorare le esperienze di comunicazione e collaboration.

  

Dagli Smart Building alle Smart City: guidare la sostenibilità attraverso la digitalizzazione

La trasformazione digitale del real estate è una pietra miliare nel cammino verso la sostenibilità delle città e quindi del percorso di decarbonizzazione tracciato dagli obiettivi dell’Agenda 2030. Con gli edifici che contribuiscono a circa il 40% delle emissioni globali di gas serra, è chiaro che il futuro della nostra sfera abitativa è strettamente legato alla digitalizzazione. Esordisce così Michele Dalmazzoni, Direttore Collaboration di Cisco per Sud Europa, Francia e Israele. 

Dal 2010, abbiamo visto una crescita esponenziale nell’urbanizzazione, con il 90% della ricchezza del pianeta concentrata nelle città. Se vogliamo veramente affrontare la sfida della sostenibilità, incalza Dalmazzoni, dobbiamo guardare oltre le infrastrutture tradizionali e abbracciare le tecnologie. La digitalizzazione del settore immobiliare non è solo una tendenza, ma l’unica strada per abbattere le emissioni. 

Guardando alle cifre, continua Dalmazzoni, il mercato degli edifici intelligenti o meglio Smart Building è in costante crescita, con proiezioni che segnalano un CAGR del 20% fino al 2030 quando varrà 408 miliardi di dollari rispetto ai 97 miliardi del 2023.  

Questo riflette un cambiamento di mentalità significativo confermato dalla ricerca di JLL secondo cui il 91% delle aziende è disposto a investire in spazi tecnologicamente avanzati, riconoscendo il valore intrinseco di un ambiente di lavoro smart. Tanto che l’80% prevede di aumentare il budget per la tecnologia degli uffici.  

Nell’AI si intravede la leva principale per raggiungere l’obiettivo primario della sostenibilità nel real estate in termini di gestione energetica e delle emissioni, insieme alle infrastrutture per la smart energy e agli strumenti per la rendicontazione della sostenibilità.

Il digitale come risposta alle esigenze degli hybrid worker

Tuttavia, la digitalizzazione non riguarda solo l’efficienza energetica e la riduzione delle emissioni. È anche una risposta alla crescente domanda di flessibilità e comfort da parte dei dipendenti, spiega Dalmazzoni. Con la transizione verso un modello di lavoro ibrido, gli uffici devono trasformarsi in luoghi accoglienti che offrono non solo connettività, ma anche benessere e sicurezza. 

Questa è l’unico modo per far fronte alla cosiddetta “battaglia dei talenti” (ora anche in termini di green skills) che si può ascrivere alla piramide demografica inversa e alla disponibilità di una quota sempre più scarsa di forza lavoro che porta le aziende a competere per attrarre e trattenere giovani professionisti. 

Da un’indagine globale svolta da Cisco emerge che un numero crescente di aziende sta invitando i propri collaboratori a fare ritorno negli uffici, anche se per pochi giorni alla settimana. Tuttavia, si sta constatando che gli spazi lavorativi non sono ancora adeguatamente attrezzati per rispondere a questa nuova esigenza dell’hybrid work, dato che nel 98% delle riunioni è presente almeno un partecipante che si collega da remoto. La mancanza di una tecnologia adeguata a supportare il lavoro ibrido sta dunque generando frustrazione. 

In risposta a questa sfida, sottolinea Dalmazzoni, stiamo rinnovando i nostri spazi di lavoro. Un mese fa abbiamo inaugurato un nuovo ufficio a Parigi e attualmente stiamo lavorando per aprire una nuova sede a Milano, situata in Piazza Gae Aulenti. Questo sforzo si inserisce nella nostra strategia di adeguamento agli attuali modelli di lavoro, garantendo che i nostri uffici – ma anche quelli dei nostri clienti – siano pronti ad accogliere efficacemente sia i collaboratori in presenza che quelli a distanza.

La rete al centro della trasformazione smart degli edifici

La rete è il cuore pulsante di questa trasformazione. Se prima era concepita solo in relazione alla connettività, oggi combacia con il digitale ed è centrale per tutto ciò che riguarda l’ottimizzazione energetica, per gli analytics relativi a quello che succede in ufficio, per l’esperienza dei dipendenti, per il monitoraggio real time, per l’utilizzo degli spazi, per il benessere e la sicurezza delle persone.    

Questa evoluzione, contrassegnata anche dall’implementazione di tecnologie come Internet of Things (IoT) e IA ridefinisce il concetto di ufficio, trasformandolo da un ambiente statico e passivo a un ecosistema di applicazioni programmabili, flessibili e dinamiche. Tanto che il valore al metro quadro di un edificio è determinato da questa sua capacità di essere smart, afferma Dalmazzoni.  

Un nuovo approccio che non solo ottimizza l’energia e migliora l’efficienza operativa, ma trasforma gli stessi edifici in risorse vitali per le comunità urbane in grado di ospitare un set di servizi che consentono non solo di automatizzare accensione o spegnimento della luce, ma di migliorare sensibilmente il “vissuto” in questi ambienti.

Cisco protagonista degli Smart Office

Innovazioni come queste sono già una realtà nell’ufficio Cisco di New York. Grazie all’integrazione di tecnologie come intelligenza artificiale e machine learning (ML), possiamo ottimizzare l’uso degli impianti di climatizzazione e riscaldamento in base alle condizioni ambientali e alle esigenze degli utenti. 

Combinando i sistemi di videoconferenza, i dispositivi IoT dotati di una vasta gamma di sensori, e i sistemi di domotica integrata, facciamo convergere 8000 data point in una piattaforma unificata in cloud (Cisco Spaces) che restituisce non solo dati di navigazione e analisi ambientali (per esempio sulla temperatura e sulla umidità), ma anche informazioni cruciali per la gestione della sicurezza e del benessere dei dipendenti. 

Cisco offre un portfolio completo che comprende software e cloud, hardware e sensori, consentendo una gestione integrata e centralizzata di tutte le componenti dell’ecosistema smart building: networking e device, security e collaboration.  Questo modello non è solo una visione futuristica, ma una realtà che stiamo già implementando con successo presso numerosi clienti in tutto il mondo, dall’imponente skyline di Londra alla innovativa Powerhouse in Norvegia.

I principi fondamentali per governare l’AI responsabilmente

Enrico Miolo, Collaboration Leader di Cisco Italia prende la parola sottolineando che l’intelligenza artificiale è un tema centrale per Cisco, trasversale a tutte le sue tecnologie che abilitano il lavoro ibrido. Al contempo è perfettamente consapevole che l’IA non presenta solo opportunità, ma anche sfide etiche e regolatorie. Un aspetto che affrontiamo – sottolinea Miolo – prestando attenzione alla sicurezza, alla privacy e ai diritti umani fin dall’inizio. 

Il conseguimento delle importanti promesse dell’IA nel rispetto degli standard di trasparenza, equità, responsabilità, privacy, sicurezza e affidabilità è un obiettivo da perseguire, come un vero e proprio purpose. Questa è la promessa del Responsible AI Framework di Cisco, che si applica alle nostre offerte di AI. Tutti i nostri prodotti sono progettati by design per rispettare questo framework. 

L’IA sarà pervasiva in ogni aspetto della piattaforma Webex. Oggi una delle aree di maggiore interesse sono i modelli di linguaggio di ampia portata (o Large Language Model, LLM), che sono in grado di generare nuovi e inediti contenuti basandosi su enormi quantità di dati di addestramento. Tuttavia, in questo caso l’intelligenza artificiale attiene più che altro alla componente di linguaggio testuale. Una delle funzionalità tipiche legate al modello LLM è la trascrizione di un testo dall’inglese all’italiano o la creazione di un riassunto.

L’AI di Cisco oltre il testo con i modelli RMM

Tuttavia, nella collaboration e nell’hybrid work, è cruciale comprendere anche il contesto sonoro e visivo delle interazioni umane. È qui che entrano in gioco i nuovi modelli RMM (Real-Time Media Models) di Cisco integrati in Webex, che sono in grado di ricevere più flussi multimediali e di produrre diversi output, come il riconoscimento di persone e oggetti così come l’analisi delle azioni, come i movimenti e i gesti.  

Gli RMM in Webex permettono inoltre di utilizzare i canali audio e video come segnali di contesto nelle funzionalità tradizionali basate sul testo, come i report e i punti salienti delle riunioni. Grazie a un’intelligenza artificiale che combina testo, audio e video, gli utenti Webex hanno a disposizione un’ampia serie di informazioni in tempo reale. In futuro Webex sarà in grado di riconoscere, ad esempio, se un partecipante si è allontanato da una riunione e di acquisire le note della riunione per aggiornarlo al suo ritorno.

Webex AI Codec per nuovi livelli di qualità audio e video

Ogni giorno ci scontriamo con interruzioni di rete che influenzano direttamente le nostre comunicazioni, sia che si tratti di chiamate o riunioni, specialmente quando ci colleghiamo in movimento, da un hotel o da aree meno servite con connettività limitata. Problemi come interruzioni o disturbi che si rilevano a livello dell’audio o del video possono interrompere non solo le riunioni, ma anche le interazioni dei clienti con i centri assistenza aziendali.

Il nuovo AI Codec integrato in Webex, basato su intelligenza artificiale generativa, ridefinisce la comunicazione in tempo reale e affronta le sfide legate alla qualità dell’audio. Questo codec assicura un suono limpidissimo, senza tener conto delle condizioni della rete, persino in zone dove la connessione è intermittente. Offre inoltre una trasmissione ad alta ridondanza per compensare la perdita di dati durante il trasferimento. Con funzionalità avanzate come la soppressione del rumore e dell’eco, oltre a un’estensione della gamma di frequenze, AI Codec promette un’esperienza audio di qualità superiore.

Webex non si ferma qui e sfrutta l’apprendimento automatico per elevare anche la qualità dell’immagine con la Super Resolution, offrendo riunioni in alta definizione con una qualità video eccezionale, a prescindere dalle limitazioni di banda.

L’importanza delle partnership

In tutto ciò, continua Miolo, le partnership strategiche, come quella con NVIDIA e Apple, sono fondamentali per portare funzionalità all’avanguardia alle aziende in termini di hybrid work e collaboration poiché consentono di integrare le tecnologie più avanzate nei dispositivi Cisco, garantendo un’esperienza di collaborazione e comunicazione completa e senza soluzione di continuità. 

NVIDIA ha una capacità computazionale dei chipset adatta per sostenere l’AI, fondamentale nell’aspetto dei device video, dell’hardware. Tanto che già da tempo i nostri device montano chipset aggiuntivi NVIDIA. Ma anche altre partnership fondamentali in corso da tempo e ora rinnovate, per esempio quella con Apple, che ha visto recentemente l’integrazione con il visore Vision Pro, e con Microsoft Teams sono fondamentali per il mondo dell’hybrid work e della collaboration.

Sostenibilità e innovazione: il nuovo paradigma della collaboration con Cisco Webex

Rosanna Dileo, Collaboration Sales Specialist Cisco, getta luce su Webex AI Assistant, che abiliterà un insieme di funzionalità che permetteranno alle persone di lavorare al meglio così come all’IT di ridurre costi e lavoro, è già integrato in modo nativo nei dispositivi Cisco Collaboration e sarà esteso a tutto il portafoglio Webex: la suite Webex, i dispositivi Cisco Collaboration, Webex Contact Center, Webex Connect e Webex Control Hub. Al momento clienti come McLaren Racing e Team DSM stanno sperimentando queste nuove funzionalità di intelligenza artificiale. 

Grazie alle sue funzionalità avanzate, Webex AI Assistant non solo facilita le interazioni quotidiane, ma promuove anche una collaborazione più efficace e inclusiva anche a distanza. La prima funzionalità degna di nota è “Change Tone Message” particolarmente utile quando si desidera che i nostri messaggi riflettano un tono specifico, adattandosi alle varie esigenze comunicative. Che si tratti di rendere un messaggio più formale per una comunicazione professionale o di adattarlo a uno stile più colloquiale, “Change Tone Message” analizza il testo proposto e suggerisce modifiche per ottimizzare tono, formato e formulazione. Questa funzione è disponibile sia in Webex Messaging che in Slido, garantendo una comunicazione efficace e adeguata al contesto. 

Per gli operatori dei contact center, la funzionalità “Suggested Responses” rappresenta uno strumento indispensabile. In un contesto dove la rapidità e la precisione delle risposte sono fondamentali, avere suggerimenti di testo basati sulla cronologia delle interazioni e sulle informazioni disponibili può fare la differenza nel soddisfare le esigenze dei clienti. Questa funzione permette di ottimizzare i tempi di risposta, assicurando che le comunicazioni siano sia pertinenti che informative. 

Meeting Summaries” è una funzionalità progettata per chi non riesce a partecipare a tutte le riunioni. Grazie a questa funzione, è possibile ottenere un resoconto dettagliato e organizzato di ciò che è stato discusso, con la possibilità di accedere a capitoli e punti salienti per una rapida consultazione. Questo non solo aiuta a rimanere sempre informati, ma anche a interagire in modo più significativo con il lavoro di squadra, superando le limitazioni imposte dalla distanza o dagli impegni sovrapposti. 

Message Summaries” offre la possibilità di rimanere aggiornati sui messaggi non letti o sul contenuto degli spazi di lavoro, personalizzando i riepiloghi in base alle proprie esigenze. Che si tratti di filtrare i messaggi importanti o di ottenere un riassunto degli ultimi aggiornamenti, questa funzione assicura che nessuna informazione venga persa. 

Infine, “Slido Topic Summaries” migliora l’esperienza di partecipazione agli eventi virtuali e ibridi, generando un elenco di argomenti comuni emersi durante domande, risposte interattive e sondaggi. Questo permette ai partecipanti di navigare facilmente tra i temi più discussi, valorizzando l’interazione e l’engagement durante gli eventi. 

 

L’AI ridisegna l’esperienza dei workspace

Un aspetto rilevante è come l’IA possa migliorare l’esperienza delle videoconferenze anche negli spazi fisici più diversi. Gli hardware utilizzati per il rinnovamento degli spazi clienti integrano da tempo funzionalità basate sull’IA, come il rilevamento automatico di persone, la regia automatica delle riunioni, la rimozione dei rumori di sottofondo così da offrire la miglior esperienza possibile durante la riunione anche per chi la segue da remoto. Ora il nostro obiettivo è creare un’esperienza inclusiva che abbatta la distanza fisica in un ambiente di lavoro ibrido e raggiungere così il concetto della distanza zero, spiega Dileo.

Con le funzionalità “Cinematic Meetings”, ad esempio, l’IA ottimizza la regia delle telecamere per garantire un’inquadratura equa e una comunicazione non verbale efficace. Tra le altre funzionalità, la “Meeting Zones” consente di definire precise aree di inquadratura per escludere persone esterne dalla visuale delle telecamere, garantendo la privacy durante le riunioni. Inoltre, la capacità di “Speaker & Presenter Track” consente una regia automatica più efficace, anche in spazi di grandi dimensioni.

Sostenibilità integrata nelle soluzioni Cisco

Non trascuriamo l’aspetto della sostenibilità, aggiunge Dileo: i nostri prodotti seguono i principi dell’economia circolare, per esempio con un packaging che è completamente riciclabile. Attraverso il Webex Control Hub, offriamo visibilità sul consumo energetico e sulle emissioni di carbonio dei nostri dispositivi, consentendo agli utenti di monitorare e analizzare i dati per definire politiche energetiche più efficienti. Si possono impostare le office hours affinché la modalità offline si attivi di fuori dello slot orario, senza così consumare energia inutilmente. 

Inoltre, stiamo sviluppando la “low carbon mode” per ridurre l’impatto ambientale delle nostre soluzioni, adattando automaticamente le impostazioni energetiche in base alle condizioni del dispositivo e dell’ambiente circostante. Rilasceremo funzionalità low carbon mode attraverso Webex: se utente usa piattaforma in una Region non dotata di ottimizzazione energetica possiamo impostare la low carbon mode per ridurre l’impronta carbonica del dispositivo che sta usando Webex. 

 

 

Dalla telefonia tradizionale al Cloud: il percorso evolutivo del Gruppo Arena

A partecipare alla conferenza è stato anche Luca Andolina, Network & Security Manager IT di Gruppo Arena, azienda italiana che opera nel settore della grande distribuzione organizzata in Sicilia e conosciuta per la catena di supermercati Decò e SuperConveniente, che ha raccontato i vantaggi derivanti dall’adozione delle soluzioni firmate Cisco.  

Forte di una presenza consolidata in 180 punti vendita (anche a Reggio Calabria) e un gruppo di 3300 collaboratori, Arena deve la sua reputazione alla qualità dei prodotti offerti, alla convenienza dei prezzi, alla vasta gamma di assortimento, nonché all’innovazione e alla capacità di adattamento alle esigenze del mercato. Un’attenzione particolare è rivolta alla promozione e alla valorizzazione dei prodotti enogastronomici locali, inserendoli nel contesto dell’offerta aziendale. 

Nel corso degli anni, l’azienda ha seguito un percorso di evoluzione del sistema di telecomunicazione. Dagli inizi con l’utilizzo di centralini analogici per i punti vendita e la sede degli uffici nel 1996, nel 2008 si è presentata l’esigenza di espandersi, passando da circa 9-10 punti vendita in Sicilia a una rete distribuita su un territorio più vasto. Questo ha richiesto l’implementazione di un sistema telefonico aziendale digitale on-premises, evoluto successivamente verso una soluzione cloud nel 2023. In questo contesto, l’azienda ha preso la decisione di abbandonare il provider tradizionale e migrare verso una soluzione cloud anche per la gestione delle linee telefoniche. 

Il piano futuro prevede di estendere la telefonia non solo nel territorio siciliano, ma anche in Lombardia, integrando i sistemi esistenti. Questa scelta è guidata dalle prospettive di sviluppo del gruppo. L’adozione della piattaforma Webex di Cisco consente ad Arena di integrare il telefono con i dispositivi aziendali, eliminando la necessità di telefoni fissi sulle scrivanie, soprattutto per il personale di area manager impegnato in supervisioni presso i punti vendita e abilitando logiche di collaboration. 

Inoltre, sono stati implementati dispositivi di collaborazione in sede per la formazione, le riunioni e le videoconferenze, consentendo di coinvolgere i direttori dei punti vendita anche a distanza. Grazie alla sua intuitività d’uso, alla qualità delle prestazioni e alla semplicità estetica, il Cisco Room Kit EQ rappresenta una soluzione versatile e completa per le esigenze di comunicazione e collaborazione dell’azienda. 

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Claudia Costa

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