E anche quest’anno volge al termine la terza edizione degli AgroInnovation Award, il premio per tesi di laurea e PhD più innovative a supporto del settore agricolo, che ancora una volta ha permesso di guardare al futuro dell’agricoltura attraverso gli occhi delle nuove generazioni e dei giovani talenti. Image Line, in collaborazione con l’Accademia dei Georgofili, ha premiato gli studenti delle Facoltà di Agraria che hanno saputo proporre progetti geniali in grado di ridisegnare il volto dell’agricoltura in una chiave più moderna e sostenibile mediante l’ausilio del digitale. Sostenibilità nello sviluppo delle colture, eccellenza dei prodotti Made in Italy, agricoltura di precisione e malnutrizione nei paesi sottosviluppati, sono stati i temi che hanno riscosso l’interesse delle tesi premiate. La volontà di rendere l’iniziativa duratura nel tempo trova conferma anche nella firma del protocollo di intesa che Image Line e Accademia dei Georgofili hanno appena rinnovato per il prossimo triennio.
Assegnati un premio di 1.500 euro a 2 tesi di Dottorato per le tematiche Agricoltura di precisione e Valorizzazione delle produzioni Made in Italy e un premio di 1.000 euro ad ognuna delle 8 tesi di Laurea Magistrale nelle aree Sostenibilità degli agrosistemi e protezione dell’ambiente, Agrometeorologia e Gestione delle risorse idriche, Ingegneria Agraria e meccatronica, Nutrizione delle Piante, Difesa delle colture, Innovazione varietale e genomica, Zootecnica, Economia Agraria. Agli studenti è stata data anche la possibilità di pubblicare la propria tesi sulla testata online AgroNotizie e sul portale web dell’Accademia dei Georgofili, così da stabilire un primo contatto con chi opera nel settore e rendere visibili i propri progetti ad una community che oggi conta più di 239.000 iscritti.
Ivano Valmori, CEO di Image Line commenta “I giovani sono sempre più proiettati verso il digitale non solo come strumento per ottimizzare il lavoro nei campi, ma anche come alleato per una maggiore sostenibilità nello sviluppo delle colture e come strumento utile per fronteggiare gravi problemi a livello mondiale come la malnutrizione nei paesi sottosviluppati. In Image Line crediamo molto nelle nuove generazioni e vedere gli studenti che già a partire dall’Università provano a ridisegnare il futuro del settore agricolo in chiave sempre più digitale, non può che farci guardare avanti con ottimismo”.
Fino al 31 dicembre 2020 è possibile iscriversi al bando per l’edizione 2020.
I vincitori della terza edizione
Agricoltura di precisione
Donato Romano di Bernalda (Matera), Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, è stato premiato per la tesi di Dottorato “Società miste e sistemi bioibridi come strumenti per l’indagine biologica e la progettazione bioispirata” che descrive approcci pionieristici ed innovativi per stabilire interazioni animali-robot al fine di studiare e controllare con successo sistemi bioibridi, sfruttando il contributo sinergico tra ingegneria e biologia. Le piattaforme robotiche sviluppate hanno modulato i comportamenti di diverse specie dopo un’approfondita analisi dell’etologia, morfologia e fisiologia del modello animale e la successiva progettazione di artefatti con rilevanti caratteristiche biomimetiche. I risultati ottenuti possono contribuire alla gestione dei sistemi naturali e al controllo di diverse specie animali utilizzati come biosensori/attuatori nell’ambiente, spingendo oltre l’attuale stato dell’arte la cibernetica dei sistemi robotici, nonché i sistemi multi-agente.
Valorizzazione delle produzioni Made in Italy
Maria Elena Marescotti di San Zenone al Lambro (MI), Università degli Studi di Milano, ha ricevuto il premio per la tesi di Dottorato “La valorizzazione della carne di ungulati selvatici: evidenze da una analisi empirica Italiana” fornendo un contributo al potenziale sviluppo della filiera locale italiana della carne di selvaggina tramite attività di caccia attraverso un approccio di natura bio-economica, basato su una corretta pianificazione del prelievo venatorio volto a rendere le comunità maggiormente resilienti agli squilibri ambientali derivanti dal sovrannumero di ungulati selvatici (cinghiale, cervo, camoscio, muflone) registrato negli ultimi anni in Europa e in Italia.
Agrometeorologia e gestione delle risorse idriche
A ricevere il premio Roberto D’Ambrosio di Grottaminarda (Avellino), Alma Mater Studiorum, Università di Bologna, con la tesi “Influenza del deficit idrico sul metabolismo degli antociani nella varietà Sangiovese” in cui spiega come ha cercato di riprodurre, attraverso la coltivazione in vaso dell’uva Sangiovese, una possibile situazione di carenza idrica con tempistiche e intensità simili a quelle che, sempre più frequentemente, si verificano in pieno campo. L’obiettivo era di valutare come l’imposizione di uno stress idrico, mediante la riduzione dell’irrigazione per dodici giorni intorno all’invaiatura, possa condizionare la fisiologia e la maturazione dell’acino, servendosi di un approccio multidisciplinare in cui sono state integrate analisi di tipo fisiologico, biochimico e molecolare, focalizzando in particolare l’attenzione sulla biosintesi degli antociani.
Difesa delle colture
Alessandro Bigi di Massa (MS), Università di Pisa, ha vinto per la tesi di Laurea Magistrale “Impiego in campo di Trichoderma gamsii T6085 per controllo della Fusariosi della spiga nel grano” una grave malattia che colpisce il frumento e altri cereali e causata da un gruppo di patogeni fungini, la maggior parte dei quali appartiene al genere Fusarium. Lo scopo del lavoro è stato di saggiare l’abilità dell’isolato T. gamsii T6085 ad agire come agente di biocontrollo (in grado di ridurre la crescita e/o la dannosità di patogeni). Proveniente da un terreno incolto in Ucraina, è oggetto di studio da diversi anni presso il laboratorio di Patologia vegetale e micologia del Dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agroambientali dell’Università di Pisa, poiché in grado di ridurre la crescita di due dei maggiori responsabili della fusariosi della spiga contro i quali ha mostrato un’attività micoparassitaria e ne ha ridotto la capacità di produrre micotossine.
Economia agraria
Con la tesi di Laurea Magistrale “Il costo delle macchine agricole nell’agricoltura di precisione applicata ai seminativi” Iacopo Bianconi di Città di Castello (Perugia), Università degli Studi di Perugia intendeva fornire dati economici certi sull’impatto dell’agricoltura di precisione italiana nel settore dei seminativi, con riferimento al costo d’uso delle macchine agricole con un approccio innovativo ossia mediante un modello analitico di determinazione dei costi adatto allo scopo e l’utilizzo di una sperimentazione in campo per la raccolta dei dati necessari. Affinché l’agricoltura di precisione possa essere applicata su larga scala dagli agricoltori per affrontare la sfida della produttività e sostenibilità ambientale, il suo impatto economico sulle imprese deve essere messo in evidenza.
Ingegneria Agraria e Meccatronica
Marco Davide Michel Torrente di San Giuliano Milanese (MI), Università degli Studi di Milano, è stato premiato per la tesi di laurea Magistrale “Realizzazione di un prototipo di cable robot a scala di laboratorio per applicazioni di monitoraggio e gestione colturale a elevata precisione” mediante un sensore a ultrasuoni che rileva la presenza di elementi al suo interno, ne stima la posizione siano essi piante o vasi target e compie un intervento diretto come per esempio una fertirrigazione. Infatti, l‘agricoltura di precisione è fondata sulla modulazione dell’apporto di input secondo le potenzialità produttive sito-specifiche, e per questo richiede sistemi di gestione delle operazioni colturali che siano in grado di garantire un’elevata accuratezza di posizionamento e preciso dosaggio di questi input, consentendo così un risparmio di risorse, tempo necessario alle operazioni e una riduzione dell’impatto ambientale delle operazioni di campo.
Innovazione varietale e genomica
In questo caso è stata Arianna Frittelli di Viterbo, Università degli Studi della Tuscia, a ricevere il premio per la tesi di laurea Magistrale “Ingegneria metabolica dei carotenoidi in frumento duro per la biodiversificazione in β –carotene mediante la tecnologia CRISPR/Cas9”, proponendo una soluzione alla carenza di micronutrienti come iodio, zinco, ferro e vitamina A nel frumento, la terza specie cerealicola più coltivata ed utilizzata al mondo che grazie alla adattabilità alla coltivazione, il buon profilo nutrizionale e la versatilità di trasformazione può aiutare a combattere la malnutrizione che colpisce circa 2 miliardi di persone al mondo soprattutto nei paesi sottosviluppati e in via di sviluppo, portando a gravi conseguenze sanitarie, economiche e sociali.
Nutrizione delle Piante
Meiyi Wuong di Sassuolo (MO), Università di Verona, ha vinto il premio con la tesi di Laurea Magistrale “Caratterizzazione di un nuovo complesso ferrico: valutazione della mobilità attraverso il profilo del suolo e della capacità fertilizzante” che riguarda le necessità cui l’agricoltura moderna deve rispondere per l’aumento della produzione della biomassa delle colture e il miglioramento della qualità del prodotto finale. Due obiettivi che devono essere perseguiti in un’ottica di sostenibilità intesa come incremento o mantenimento delle risorse (es. acqua, suolo, biodiversità ecc.) per il loro uso da parte delle generazioni future. L’uso dei fertilizzanti – anche se spesso criticato a causa di problemi ambientali che possono causare – risulta indispensabile per incrementare le rese e per risolvere problemi nutrizionali che le colture possono manifestare a causa della scarsa presenza o scarsa biodisponibilità di alcuni nutrienti nel suolo come il ferro.
Sostenibilità degli agroecosistemi e protezione dell’ambiente
Ad essere premiata è stata la tesi di Laurea Magistrale “Sostenibilità degli agroecosistemi e protezione dell’ambiente” di Aurora Audino di Rivoli (Torino), Politecnico di Torino, che richiama alcuni degli obiettivi di sviluppo sostenibile presenti nell’Agenda 2030 delle Nazioni unite: preservare la vita sulla terra e l’ambiente dall’inquinamento, producendo in modo sostenibile e garantendo la sicurezza alimentare. Per garantire che tutto ciò succeda coesistendo con la crescita demografica e il conseguente aumento della domanda di cibo, i prodotti fitosanitari sono stati largamente utilizzati negli anni per far fronte alle sfide future senza dover sottrarre nuove terre alla biodiversità. L’obiettivo della ricerca è stato realizzare una nuova nano-formulazione ecocompatibile che ottimizzi l’applicazione di un erbicida tradizionale e riduca la mobilità dello stesso nell’ambiente.
Zootecnica
Marica Raimondo di Grazzanise (CE), Università degli studi di Napoli Federico II è stata premiata per la tesi di Laurea Magistrale “Tracciabilità del latte e della mozzarella di bufala tramite profilo metabolomico” che mira a garantire l’autenticità e la qualità alimentare di un formaggio fresco a pasta filata tra i più importanti d’Italia, conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo e con una filiera di produzione che incide fortemente sull’economia della regione Campania. Dato che oggi, si cerca regolarmente di immettere una tipologia di mozzarella non autentica nei “premium market” in sostituzione della mozzarella di bufala DOP, l’obiettivo dello studio è quello di combinare la GC-MS (gas- cromatografia- spettrometria di massa) per l’identificazione dei metaboliti a formare una piattaforma tecnologica robusta e ripetibile per la caratterizzazione del metaboloma del latte di bufala e della mozzarella.