Agricoltura e startup: l’analisi dell’Osservatorio Smart Agrifood

L’Osservatorio Smart Agrifood previsto per il prossimo 6 marzo prevede un focus speciale sul ruolo e sulla spinta innovativa delle Startup nel mondo dell’agricoltura e della filiera agroalimentare. Agrifood.Tech ha voluto portare l’attenzione su alcuni aspetti della ricerca

Pubblicato il 24 Feb 2020

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Il mondo dell’agricoltura si conferma come uno dei settori a più alto tasso di vitalità in termini di innovazione. Sui tanti e diversi campi che vanno dal settore primario alla distribuzione del food e che costituiscono l’ossatura del mondo agrifood è in crescita il numero delle startup che puntano sull’innovazione digitale. E il mondo agroalimentare ne ha particolarmente bisogno anche per le sfide che come settore è chiamato ad affrontare. L’Osservatorio Smart Agrifood della School of Management del Politecnico di Milano e del Laboratorio RISE (Research & Innovation for Smart Enterprises) dell’Università degli Studi di Brescia, in occasione della prossima edizione del convegno di presentazione della ricerca 2019, presenta una analisi del ruolo e delle opportunità di sviluppo delle startup per il settore agrifood.

Agrifood.Tech anticipa alcune evidenze della ricerca che ha visto l’analisi di oltre 1.500 startup a livello internazionale, una prima selezione che ha portato alla individuazione di 913 realtà fondate dal 2013 e finanziate dal 2016 e la focalizzazione dell’analisi su 737 startup caratterizzate dal fatto di avere un finanziamento conosciuto.

Agricoltura e startup: dove sono e in quali settori operano

Queste 737 nuove imprese hanno ricevuto finanziamenti per 13,5 miliardi di dollari e sono prevalentemente in Nord America (39%) in Europa (31%), in Asia (20%), il quadro si completa con Oceania e Centro America rispettivamente con 4 e 1%.

Il motore di innovazione principale è rappresentato dal mondo dell’eCommerce, dove l’agroalimentare sta trovando da qualche anno un grande interesse. La possibilità di disporre di cibo pronto in qualsiasi luogo e con diverse modalità di servizio ha contribuito a cambiare le abitudini di consumo in molti mercati e ha aperto nuove strade di sviluppo che si sono affiancate a quelle di aziende che con l’eCommerce hanno trovato un nuovo canale sempre più efficace per arrivare ai consumatori finali.

Sul mondo dell’eCommerce si sta “misurando” il 70% delle startup e rappresenta di gran lunga il segmento che raccoglie maggiore attenzione e maggiori investimenti. Al secondo posto, in termini di numerosità di startup troviamo il terreno di innovazione dell’Agricoltura 4.0 (20%) un ambito nel quale rientrano startup che puntano sull’innovazione degli strumenti di produzione sia nella fase di lavoro “sul campo” sia in quella che attiene ai processi di filiera. Con una vocazione più specifica (ma l’analisi tiene ovviamente conto anche del fatto che le startup possono essere attive su più ambiti applicativi) ci sono gli ambiti della Qualità alimentare e della Zootecnia 4.0 con il 4%, della Sostenibilità e della Tracciabilità con il 2% e della Logistica con l’1%.

Data analytics, IoT e Mobile le tecnologie più utilizzate dalle startup per l’agricoltura

Ma la ricerca dell’Osservatorio Smart Agrifood mette sotto la lente anche il ruolo delle tecnologie adottate e permette di comprendere quali sono le tecnologie che promettono di dare una maggiore spinta di innovazione al mono dell’agricoltura. I cosiddetti agridata, ovvero le applicazioni di data & advanced analytics al mondo dell’agricoltura e alle filiere rappresenta l’ambito tecnologico più frequentato dalle startup e rappresenta anche probabilmente il “denominatore comune” di tanti processi di innovazione ed è presente nel 74% dei casi. L’altro grande “fattore abilitante” dal punto di vista tecnologico è rappresentato dall’Internet of Things presente nel 48% dei progetti delle startup. Il mondo Mobile con le applicazioni dedicate è a sua volta fortemente presente con un 25%. Il tema della mobilità e della geolocalizzazione è specificatamente presente con un 16%. Droni e device di ultima generazione hanno raggiungo entrambi una quota dell’11% mentre è molto significativo troare rappresentati con un 7% il mondo della robotica e il mondo dell’Intelligenza artificiale.

Iscriviti subito al convegno di presentazione della ricerca dell’Osservatorio Smart Agrifood 

Agricoltura e startup: il mercato premia soprattutto l’eCommerce

L’Osservatorio Smart Agrifood propone poi anche una approfondita analisi di casi e di ambiti applicativi. Alcuni esempi sono particolarmente significativi per i risultati raggiunti e per i finanziamenti che hanno raccolto. E’ interessante vedere che tra le 5 startup che hanno raccolto i maggiori finanziamenti a livello mondiale ben tre (le prima tre, con finanziamenti tra 1,3 e 1,9 MLD$: DoorDash, Swiggy e Rappi) hanno come missione la realizzazione e diffusione di una Piattaforma eCommerce per l’acquisto di piatti pronti da ristoranti diversi. La quarta (MissFresh E-Commerce) è una piattaforma eCommerce per l’acquisto di prodotti agroalimentari e la quinta (Meicai) è una piattaforma di eCommerce destinata agli agricoltori per commercializzare i propri prodotti agli acquirenti a prezzi migliori.

Fuori dal mondo dell’eCommerce che come appare evidente sta facendo “la parte del leone” soprattutto a livello di raccolta di finanziamenti, c’è il mondo delle startup che operano sull’innovazione più specifica per il mondo dell’agricoltura. I livelli di finanziamenti sono decisamente molto più contenuti e se le prime tre del mondo eCommerce arrivavano a oltre 4,5 MLD $ le prime tre “non eCommerce” arrivano a 115 mln $. E sono ambiti anche molto eterogenei a testimonianza della capacità delle startup di rispondere a tanti e diversi scenari di sviluppo.

Sicurezza alimentare e servizi agli agricoltori tra le startup più vicine all’agricoltura

Al primo posto troviamo in questo caso una startup orientata alla qualità e alla sicurezza in ambito alimentare (Clear Labs) che propone una soluzione di analisi degli alimenti che permette di individuare patogeni o altri fattori che ne possono compromettere la qualità, segue Seedo, una startup che ha come obiettivo la realizzazione di apparati per la coltivazione idroponica domestica di frutta, verdura e fiori, Con Ceres Imaging si passa all’innovazione per il mondo degli agricoltori con una soluzione basata sui droni che consentono il rilevamento delle immagini in campo allo scopo di gestire al meglio le risorse basilari di acqua e azoto. Grazie ai droni appunto, alla geolocalizzazione gps e alle Mobile app questo servizio permette di portare l’agricoltore nei punti critici delle proprie coltivazioni e di ridurre i fattori di rischio. Sempre con lo sguardo agli agricoltori l’Osservatorio presenta poi CiBO Technologies, una startup che lavora sui Big Data Analytics per mettere a disposizione degli agricoltori informazioni sulle caratteristiche, le criticità, le potenzialità del proprio terreno utilizzando tante e diverse fonti come i dati satellitari, come i dati presenti in azienda, i dati provenienti dall’IoT in campo o dagli strumenti di lavoro. Anche Taranis si mette al servizio degli agricoltori e punta a dare vita a una piattaforma che sia nella condizione di monitorare le coltivazioni facendo leva su sensori e immagini satellitari con l’obiettivo di rendere sempre più precise le azioni di intervento in campo, sia a livello di individuazione delle criticità sia a livello di informazioni per scegliere gli strumenti e le misure di intervento più adeguate.

Per maggiori informazioni e per iscriviersi al convegno di presentazione della ricerca dell’Osservatorio Smart Agrifood 

Immagine fornita da Shutterstock

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