Carbon removal e agricoltura: cosa significa e perché è importante
Carbon removal e agricoltura rappresentano due ambiti che vedono l’applicazione delle pratiche di carbon removal per rimuovere l’anidride carbonica CO2 dall’atmosfera con particolare attenzione al mondo dell’agricoltura. Si tratta di un processo che – in generale – ha visto l’evoluzione di pratiche di carbon farming ma che più nello specifico è oggetto di una ricca serie di forme di innovazione che fanno capo al mondo del cleantech.
Sempre in termini generali va detto che esistono diverse strategie di carbon removal e agricoltura, ciascuna con approcci e tecnologie specifiche. Una delle più conosciute è la riforestazione e l’afforestazione, che sfruttano la capacità naturale degli alberi di assorbire CO2 durante la fotosintesi, un’altra tecnologia è la Direct Air Capture DAC, che contribuisce a processo di CCS Carbon Capture & Storage o è utilizzata in impianti come quello di carbon capture realizzato da Climeworks in Islanda.
Altre forme di carbon removal e agricoltura fanno riferimento al biochar per la conversione di biomassa in un carbone stabile attraverso un processo chiamato pirolisi. Un carbone che può essere seppellito nel suolo, migliorando la fertilità del terreno e sequestrando il carbonio per lunghi periodi.
La competizione globale XPRIZE Carbon Removal
La competizione globale XPRIZE Carbon Removal, finanziata dalla fondazione di Elon Musk, ha assegnato il suo grand prize da 50 milioni di dollari a Mati Carbon una azienda statunitense attiva in paesi come l’India che ha sviluppato un metodo innovativo che unisce carbon removal e agricoltura. La soluzione di Mati Carbon sparge roccia macinata sui campi degli agricoltori per catturare l’anidride carbonica. L’approccio, chiamato disgregazione accelerata delle rocce, non solo contribuisce a rimuovere la CO2 dall’atmosfera, ma migliora anche la salute del suolo e aumenta la produttività delle colture, offrendo un doppio beneficio per il pianeta e per i piccoli agricoltori che spesso sono i più colpiti dai cambiamenti climatici.
La rimozione del carbonio come pratica complementare alla riduzione delle emisioni
La rimozione di carbonio è considerata cruciale nella lotta contro il riscaldamento globale, causato in gran parte dalla combustione di combustibili fossili come benzina, carbone e petrolio, che rilasciano CO2. Per quanto importante la rimozione di CO2 non deve essere promossa come un sostituto della riduzione delle emissioni esistenti. La sfida per affrontare il cambiamento climatico deve essere duplice: da un lato, ridurre drasticamente le emissioni; dall’altro, implementare soluzioni per la rimozione di anidride carbonica su scale molto, molto ampie a livello globale.
Carbon removal e agricoltura: le pratiche per lo stoccaggio di carbonio nei campi agricoli
Le pratiche di carbon farming in contesti agricoli mirano alla rimozione e allo stoccaggio del carbonio. Il metodo utilizzato da Mati Carbon, vincitrice del premio, prevede appunto la distribuzione di roccia macinata sui campi degli agricoltori. Questa tecnica, l’enhanced rock weathering, cattura la CO2 atmosferica e la stocca. Al tempo stesso, le rocce polverizzate rilasciano nutrienti che rigenerano i suoli e aumentano la produttività agricola.
Un altro esempio citato nel contesto della competizione promossa dalla Fondazione Musk è quello di NetZero, un runner-up che ha ricevuto 15 milioni di dollari. Questa azienda trasforma i residui delle colture, come i gusci di caffè, in biochar, particelle simili al carbone che possono essere usate sui campi per aiutare a stoccare carbonio nei suoli, migliorando anche la ritenzione di nutrienti e acqua. Questi approcci dimostrano come le attività sui terreni agricoli possano svolgere un ruolo attivo nella sequestrazione del carbonio.
Obiettivi e caratteristiche del concorso Globale XPRIZE Carbon Removal
Lanciata nel 2021, la competizione XPRIZE Carbon Removal ha l’obiettivo di incoraggiare l’implementazione di tecnologie per la rimozione del carbonio. Al concorso hanno partecipato oltre 1.300 squadre provenienti da 88 paesi. Il premio totale distribuito è stato di 100 milioni di dollari, di cui 50 milioni destinati al grand prize. Sebbene la fondazione di Elon Musk abbia finanziato il concorso, XPRIZE è un’organizzazione indipendente con sede in California, non formalmente affiliata alla fondazione. XPRIZE gestisce altre competizioni volte a risolvere sfide sociali e sta considerando futuri concorsi legati al clima, focalizzati ad esempio sulla rimozione del metano, la riforestazione e l’adattamento climatico. Premi minori sono stati assegnati ad altre squadre che hanno dimostrato la capacità di rimuovere 1.000 tonnellate di CO2, una quantità che segnala il potenziale per scalare a livelli di gigatonnellate nei decenni a venire.
Chi è Mati Carbon e come unisce carbon removal e agricoltura
Mati Carbon, l’azienda vincitrice del grand prize XPRIZE Carbon Removal, è guidata dal CEO Shantanu Agarwal e dal Chief Science Officer Jake Jordan. L’azienda, con sede negli Stati Uniti, opera in paesi come l’India, dove mira a supportare in particolare i piccoli agricoltori. L’approccio di Mati Carbon è considerato relativamente a basso costo e Agarwal crede che abbia il potenziale per “risolvere davvero alcuni problemi su scala planetaria“.
La tecnica della disgregazione accelerata delle rocce
Il metodo chiave di Mati Carbon è appunto l’enhanced rock weathering e si basa su un processo naturale: quando piove, l’acqua si mescola all’anidride carbonica presente nell’atmosfera, formando un acido debole che erode gradualmente le rocce. Mati Carbon accelera questo processo naturale spargendo roccia basaltica polverizzata sui campi agricoli. La roccia basaltica è un materiale abbondante in molte parti del mondo. Durante la disgregazione accelerata, la CO2 atmosferica viene convertita in bicarbonato, una forma stabile di carbonio che viene poi trasportata naturalmente verso l’oceano, dove può rimanere stoccata per circa 10.000 anni.
Impatto Positivo sull’agricoltura e la resilienza climatica
L’applicazione di roccia basaltica polverizzata sui campi non serve solo alla rimozione di carbonio. Un beneficio significativo di questo metodo è che la roccia rilascia nutrienti che contribuiscono a rigenerare i suoli e a incrementare la produttività delle colture. Questo aspetto è di particolare importanza per i piccoli agricoltori, specialmente in regioni che subiscono il peso maggiore degli impatti del cambiamento climatico, tra cui eventi meteorologici estremi come siccità e inondazioni che possono distruggere i raccolti. Aiutare questi agricoltori a migliorare i loro terreni e aumentare la loro resilienza è parte integrante della visione di Mati Carbon.
Altre soluzioni e contesto globale della lotta al clima
La competizione XPRIZE ha messo in evidenza una diversità di approcci nel campo della rimozione del carbonio, dimostrando che non esiste un’unica soluzione.
Oltre al metodo di Mati Carbon e al biochar di NetZero, la competizione ha visto progetti che esplorano altre vie per la cattura e lo stoccaggio della CO2. Queste includono lo stoccaggio profondo sotterraneo di rifiuti organici, il potenziamento della capacità degli oceani di assorbire carbonio e la rimozione diretta della CO2 dall’aria. Gli scienziati stanno esaminando una vasta gamma di queste cosiddette soluzioni di geoingegneria per affrontare il cambiamento climatico. Secondo Rick Spinrad, ex amministratore della NOAA, le soluzioni presentate dai finalisti sono “concetti scientificamente straordinari“. Sia lui che Michael Leitch di XPRIZE suggeriscono che l’approccio più efficace per ridurre il carbonio sarà probabilmente una combinazione di diverse tecnologie. Leitch ha anche notato che alcune soluzioni, come la cattura diretta dall’aria o dall’oceano, pur potendo avere vantaggi su larga scala, richiedono notevoli investimenti di tempo e denaro per essere realizzate.
Carbon removal e agricoltura: il focus deve rimanere sulla riduzione delle emissioni
Le tecnologie di carbon removal e agricoltura devono rimanere complementari alle strategie di riduzione delle emissioni, poiché affrontano le emissioni passate e quelle difficili da eliminare. Inoltre, per la loro applicazione e scalabilità presentano sfide significative, come i costi elevati, l’efficienza energetica e la necessità di infrastrutture adeguate per lo stoccaggio della CO2.
L’implementazione su larga scala di queste tecnologie richiede poi un quadro normativo e politico favorevole, oltre a investimenti significativi in ricerca e sviluppo. Nonostante queste sfide, il carbon removal è considerato essenziale per limitare il riscaldamento globale a livelli sicuri e per garantire un futuro sostenibile.