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Nove azioni urgenti per recuperare il ritardo sugli SDG



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Force for Good rileva che solo il 16% degli obiettivi SDG è sulla buona strada per il 2030 e identifica ‘Nove Grandi Idee’ per sbloccare il progresso, richiamando l’urgenza di azioni globali e innovative

Pubblicato il 24 set 2024



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Il ritardo, anzi i ritardi, nel raggiungimento degli SDGs sono una preoccupazione che spesso non riceve la giusta attenzione. I 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile sono stati vissuti nel passato come un impegno che riguarda solo le istituzioni e le grandi organizzazioni. In realtà gli SDGs stanno entrando in modo sempre più forte nelle imprese e si stanno correttamente integrando negli obiettivi aziendali. La strategia di sviluppo di ogni organizzazione, in particolare poi se è una strategia che si pone obiettivi ESG, deve necessariamente avere come punto di riferimento gli SDGs che sono in diretta relazione con le attività e gli impegni dell’azienda.

A che punto siamo con gli SDGs

Purtroppo come richiamato da tante denunce in questi anni il percorso verso il raggiungimento dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile presenta ritardi sempre più preoccupanti. Una conferma arriva dal rapporto di Force for Good, intitolato “Capital as a Force for Good: Shifting the Global Order Through the Mass Mobilization of Solutions” nel quale si mette in evidenzia che solo il 16% dei 169 target sottostanti agli SDG è attualmente in linea per essere raggiunto entro il 2030. Il 50% presenta una serie di ritardi più o meno consistenti e addirittura il 30% registra una regressione rispetto ai livelli del 2015.

Il report Force for Good sottolinea poi la necessità e l’urgenza di azioni immediate per sbloccare i progressi verso il raggiungimento degli SDGs e individua “Nove Idee” che hanno il potenziale di far progredire i risultati per recuperare l’attuale ritardo e per arrivare a completare quasi il 90% degli impegni previsti entro la fine del decennio.

Nove idee per accelerare il raggiungimento degli SDGs

Le idee che arrivano da Force for Good includono la creazione di un framework per la transizione climatica, lo sviluppo di forme di connettività abilitate dall’Intelligenza Artificiale, lo sviluppo di servizi finanziari digitali universali, il coordinamento delle azioni basate anche sul coinvolgimento dei governi, del settore privato e delle istituzioni multi laterali per attuare un lancio ad alto impatto in tutto il mondo.

Queste idee potrebbero avere un impatto cumulativo significativo sul raggiungimento degli SDG e, se implementate su scala globale, permetterebbero di correggere il deficit annuale di finanziamento degli SDG, stimato tra i 14 e i 17 trilioni di dollari.

Ketan Patel, Presidente del Consiglio Consultivo di Force for Good ha sottolineato che “Questo rapporto mostra come l’ordine globale e i sistemi stessi possano essere trasformati fornendo soluzioni su larga scala in tutto il pianeta. Sfruttando le forze dei governi, delle aziende private, delle ONG e mobilitando l’individuo come agente di cambiamento, possiamo creare un futuro sostenibile, sicuro e prospero.”

Il ritardo nel raggiungere gli SDG è dovuto a una serie di fattori tra cui un peso importante è da attribuire a shock economici, politici, geopolitici e ambientali interconnessi – tra cui la pandemia di COVID-19, la guerra in Ucraina e Gaza, le crisi energetiche e climatiche – che stanno deviando l’attenzione e le risorse dallo sviluppo sostenibile.

Mentre la mobilitazione massiccia delle soluzioni richiederà uno sforzo globale, il report Force for Good sottolinea come ci siano paesi come India, Cina e Brasile che rappresentano due terzi del potenziale mondiale di sviluppo sostenibile e che dovrebbero costituire la prima ondata di opportunità in un progetto multi-fase volto a raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile.

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