Sebbene la maggior parte delle imprese riconosca l’importanza strategica della sostenibilità e dei risultati – anche economicamente – vantaggiosi che derivano dall’integrazione dei criteri ESG nelle attività aziendali, molti dirigenti affermano di incappare in una serie di ostacoli che impediscono di reperire i fondi e le competenze necessarie (tra cui Green Skills) per investire in tale ambito. In questo contesto, l’introduzione di tecnologie avanzate come l’Intelligenza Artificiale diventa una leva potente per superare le barriere esistenti, offrendo nuove prospettive per un cambiamento reale e misurabile.
A far luce su questa evidenza è un nuovo studio globale condotto dall’IBM Institute for Business Value in collaborazione con Oxford Economics su 5.000 dirigenti di 22 settori e 22 Paesi che suggerisce di adottare una visione più olistica e integrata della sostenibilità, che vada oltre il semplice rispetto delle normative o la gestione superficiale dei report di sostenibilità. Solo attraverso un impegno consapevole e strategico, infatti, sarà possibile costruire un ponte solido tra le ambizioni di sostenibilità e la loro concretizzazione, aprendo la strada a un futuro in cui imprese, ambiente e società possano prosperare insieme.
La vera sfida è passare dalla teoria alla pratica
Secondo lo studio “Beyond checking the box – how embedded sustainability creates business value“, circa un terzo (30%) dei dirigenti sostiene di aver realizzato progressi significativi nell’implementazione della propria strategia di sostenibilità. Sicuramente un progresso rispetto al 10% dell’anno precedente, ma il vero nodo da sciogliere sta nel passaggio dalla teoria alla pratica.
Da un lato, infatti, c’è il 75% dei dirigenti che concorda sul fatto che la sostenibilità porti ad ottenere migliori risultati aziendali e il 76% che sia fondamentale per la propria strategia. Allo stesso modo, il 69% dei dirigenti intervistati sostiene che la sostenibilità deve diventare una priorità crescente all’interno della loro organizzazione.
Tuttavia, dall’altro lato, la ricerca rivela che quasi la metà (47%) dei dirigenti intervistati trova difficoltà nel finanziare gli investimenti in progetti di sostenibilità. Inoltre, per sei su dieci è fondamentale bilanciare la necessità di ottenere risultati finanziari con gli obiettivi di sviluppo sostenibile.
I vantaggi per chi fa propria la sostenibilità
Un’altra evidenza che emerge dallo studio riguarda il fatto che le organizzazioni che orientano le proprie operazioni in base alle strategie di sostenibilità mostrano una netta differenza nei risultati rispetto alle aziende che si focalizzano esclusivamente sul reporting normativo o sulla sostenibilità a livello progettuale.
Le imprese che integrano la sostenibilità a tutti i livelli hanno il 75% in più di probabilità di migliorare significativamente i propri ricavi grazie all’impegno in questo settore e il 52% ha maggiori possibilità di superare aziende simili in termini di redditività.
Queste organizzazioni poi hanno maggiori possibilità (191%) di essere allineate nell’attuazione di strategie che fanno leva sulla sostenibilità e sui dati. L’80% è più propenso a ricorrere all’AI per contribuire alla sostenibilità.
La spesa per la reportistica supera quella per l’innovazione
Il problema, come solleva lo studio, è che molte organizzazioni si concentrano più sulla gestione dei requisiti di reporting complessi e diversificati piuttosto che sul valore e sui risultati concreti. Tanto che la spesa per la reportistica relativa alla sostenibilità supera quella per l’innovazione della sostenibilità stessa del 43%.
Solo il 31% dei dirigenti intervistati afferma di incorporare in modo strutturato i dati e gli insight derivanti dalle strategie di sostenibilità per migliorare i processi, mentre il 14% dichiara di utilizzare questi contenuti esclusivamente nell’ambito di iniziative specifiche legate all’innovazione.
Dati e competenze allontanano dalla sostenibilità
E se, come sostiene l’82% dei dirigenti intervistati, dati di alta qualità e trasparenza sono necessari per raggiungere i risultati in termini di sostenibilità, solo circa 4 organizzazioni su 10 sono in grado di ottenere automaticamente i dati derivanti dai progetti di sostenibilità attraverso sistemi come ERP (finanza, risorse umane, supply chain), Enterprise Asset Management, CRM, Energy Management Systems, Facilities Management systems.
Il 39% dei dirigenti intervistati ritiene poi che la mancanza di competenze (soprattutto in termini di Green Skills) sia il principale ostacolo al progresso della sostenibilità.
Il ruolo della Generative AI
Nonostante la maggior parte delle organizzazioni non integri la sostenibilità nei propri progetti innovativi, i dirigenti sperano che l’AI generativa possa contribuire a potenziare l’impegno nella sostenibilità.
Il 64% dei dirigenti intervistati concorda sul fatto che l’AI generativa sarà importante per sostenere il loro impegno in progetti di sostenibilità. Il 73% dichiara di voler aumentare gli investimenti nell’AI generativa per la sostenibilità.
Cosa succede in Italia
Guardando all’Italia, la situazione riflette le tendenze globali. Il 72% dei dirigenti concorda sul fatto che la sostenibilità sia un elemento strategico chiave; il 75% ritiene che la sostenibilità contribuisca a migliorare i risultati di business.
Al contempo, il 61% dei dirigenti evidenzia la necessità di bilanciare gli obiettivi finanziari con quelli di sostenibilità, e il 44% delle organizzazioni ha ancora difficoltà a finanziare gli investimenti in sostenibilità. Oltre al fatto che la spesa per il reporting sulla sostenibilità supera quella per l’innovazione della sostenibilità del 40%, indice che la sostenibilità viene ancora vista come un obbligo normativo.
Il 66% dei dirigenti concorda sul fatto che l’AI generativa può dare un contributo importante nel raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità. E l’84% si impegna a incrementare gli investimenti nell’AI generativa per promuovere pratiche sostenibili.
Inoltre, l’81% concorda sul fatto che dati di alta qualità e trasparenza sono necessari per avere successo. Il che dimostra un crescente riconoscimento del fatto che l’innovazione tecnologica può essere un fattore chiave per realizzare strategie sostenibili efficaci.
La sostenibilità richiede intenzionalità e una visione aziendale condivisa
A fronte di queste difficoltà, il report evidenzia l’urgente necessità per le organizzazioni di integrare gli obiettivi di sostenibilità nella propria strategia e di utilizzare tecnologie come l’Intelligenza artificiale per ottenere progressi e redditività maggiori. Oltre a ciò, definire strategie concretamente applicabili può aiutare le organizzazioni a fronteggiare le sfide legate ai dati, all’integrazione e ai processi decisionali.
“L’approccio alla sostenibilità potrebbe rallentare l’operatività di un’organizzazione. Non ci sono scorciatoie. La sostenibilità richiede intenzionalità e una visione aziendale condivisa”, ha dichiarato Oday Abbosh, Global Managing Partner, Sustainability Services, IBM Consulting. “La sostenibilità dovrebbe far parte della quotidianità e non essere vista solo come una normativa da rispettare o un mero esercizio di reporting. Integrando la sostenibilità in tutte le attività aziendali, le organizzazioni hanno maggiori probabilità di promuovere l’innovazione interna, di attrarre e trattenere talenti qualificati e di posizionarsi meglio per ottenere un impatto positivo sull’ambiente e sul proprio business”.