Best practice ESG

Sap: rinnovabili al 100%, Green cloud, soluzioni sostenibili per i partner e CO2 in drastico calo

Claudio Muruzabal, president for Southern Europe, Middle East and Africa, snocciola i dati sulle performance ambientali del leader del mondo Erp. E ammonisce l’intero ecosistema: “Quando si tratta di responsabilità nei confronti del pianeta, siamo nel decennio dei risultati. Il momento di agire è adesso”, ricordando che “non è necessario inquinare per prosperare e crescere”

Pubblicato il 04 Ago 2021

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“Il problema è che pensiamo di avere tempo”. E invece, “quando si tratta di responsabilità ambientale, siamo nel decennio dei risultati. Il momento di agire è adesso”.
Sono le parole di Claudio Muruzabal, SAP President for Southern Europe, Middle East and Africa, che nei giorni scorsi ha diffuso le sue riflessioni sulla crescente importanza del tema “sostenibilità” per il business. “I consumatori e i clienti – ha puntualizzato – non solo apprezzano la sostenibilità, ma sono pronti a pagare per essa. Più di due terzi sono disposti a pagare di più per i brand che si comportano in modo sostenibile e responsabile tutelando l’ambiente”.

Su questa scorta, Muruzabal ha ricordato le iniziative intraprese da Sap proprio sul fronte della carbon footprint: “Il Covid-19 ha sicuramente aiutato, riducendo drasticamente le nostre emissioni di gas serra modificando il modo in cui i nostri 100.000 dipendenti lavorano e viaggiano – ha spiegato -. Con i dipendenti che lavorano prevalentemente da casa, le emissioni di carbonio generate durante la tratta casa-ufficio-casa e dal funzionamento degli edifici che accolgono i nostri uffici sono diminuite. Di conseguenza, SAP è stata in grado di superare del 43% il suo obiettivo di riduzione delle emissioni nette di carbonio nel 2020, generando 135 kilotoni (kt) invece dei 238 kt previsti”. “Mentre il nostro obiettivo di zero emissioni di carbonio si applica principalmente alle nostre attività – ha quindi aggiunto -, l’obiettivo climatico comprende anche la catena del valore a monte e a valle. Usiamo energia rinnovabile al 100% per alimentare tutti i nostri data center dal 2014 e, grazie al nostro green cloud, offriamo ai clienti soluzioni cloud a emissioni zero. Ma forse la nostra più grande forza risiede nella nostra capacità di aiutare gli oltre 400.000 clienti SAP in tutto il mondo a implementare misure di protezione del clima attraverso soluzioni innovative come il programma Climate 21 o il nuovo portfolio di soluzioni specifico per la sostenibilità che abbiamo annunciato tra aprile e giugno”.

“La sostenibilità offre incredibili opportunità”

Un recente studio condotto da Sap con Qualtrics ha evidenziato – come fatto presente da Muruzabal – che “la stragrande maggioranza dei consumatori italiani e spagnoli sceglie il proprio fornitore di servizi (ad esempio acqua, gas ed energia) in base alle sue politiche ambientali e sociali”. E gli investitori stanno attivamente ignorando le aziende che non sono all’altezza delle loro credenziali “verdi”, tanto che gli investimenti in strategie a supporto della sostenibilità sono più che raddoppiati negli ultimi cinque anni, raggiungendo 1,3 trilioni di dollari nel giugno 2020. “In SAP, non consideriamo questa situazione una minaccia. Al contrario, ci rendiamo conto che la sostenibilità offre incredibili opportunità – puntualizza il presidente dell’area Sud Europa -. Oggi abbiamo la possibilità di rimodellare il modo in cui prendiamo le decisioni, incorporando gli impatti economici, sociali e ambientali nelle nostre attività quotidiane e nella pianificazione delle supply chain; possiamo integrare la sostenibilità come una nuova dimensione del successo nelle nostre applicazioni analitiche e transazionali; e ancora, possiamo misurare il nostro successo non solo basandoci sui tradizionali KPI finanziari, ma anche su metriche di sostenibilità come l’impronta di CO2, il consumo di energia e acqua, e l’utilizzo del suolo. Per molte aziende, questo implica una revisione profonda nel loro modo di fare business. Fortunatamente, le tecnologie digitali rendono semplici i cambiamenti necessari per gestire un’organizzazione non solo in base a misure finanziarie top line e bottom line, ma anche dedicando un’attenzione particolare alla green line. Naturalmente, aiuta il fatto che abbiamo una comoda unità di performance misurabile, sotto forma di CO2, che consente di guidare e tracciare i progressi a livello globale, nazionale e di singolo settore”.

L’importanza della tecnologia innovativa

Un rapporto di GeSi, la Global eSustainability Initiative, ricorda che l’utilizzo di tecnologia innovativa aiuta a ridurre le emissioni globali di carbonio del 20% entro il 2030, mantenere le emissioni ai livelli del 2015 e disaccoppiare efficacemente la crescita economica dalla crescita delle emissioni. In altre parole: non è necessario inquinare per prosperare e crescere. “Di conseguenza – spiega Muruzabal -, un numero crescente di nostri clienti sta utilizzando software e dati per incorporare l’impatto della sostenibilità direttamente nei loro processi di approvvigionamento, di produzione e pianificazione dei trasporti. Un tempo l’attività di reporting sulla sostenibilità era il lavoro di un team creato ad hoc, oggi la pianificazione delle emissioni di carbonio e delle risorse sostenibili sta rapidamente diventando un’area di responsabilità condivisa tra chi si occupa di acquisti e chi pianifica la catena di fornitura end-to-end. Vi è quindi fermento e stiamo assistendo al sorgere di iniziative interessanti”.

Ad esempio in Ghana, un progetto pilota innovativo guidato dal World Economic Forum (WEF), Global Plastic Action Partnership (GPAP) e SAP consente di aumentare la visibilità all’interno della catena di approvvigionamento della plastica con la speranza che i benefici ricadano sulle persone, le aziende e l’ambiente. Il Ghana produce circa 1,1 milioni di tonnellate di rifiuti plastici ogni anno, e solo il 5% viene raccolto per essere riciclato. Il progetto, che coinvolge più di 2.000 raccoglitori di rifiuti, permette alle aziende con spirito civico di pagare un premio per la plastica e offre ai raccoglitori di rifiuti l’opportunità di guadagnare salari più equi. I responsabili degli enti preposti possono anche usare i dati per determinare le posizioni ottimali dove far nascere nuove strutture di riciclaggio. “In SAP, – spiega il dirigente – abbiamo recentemente annunciato l’intenzione di diventare carbon neutral nelle nostre operation entro la fine del 2023, due anni prima di quanto già dichiarato”.

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