Sostenibilità

Bevande analcoliche, l’Associazione di Confindustria aderisce al Manifesto Ue a tutela di ambiente e consumatori



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ASSOBIBE, Associazione nazionale di categoria che rappresenta le imprese che producono e vendono bevande analcoliche in Italia, aderisce al Manifesto UNESDA (Union of European Soft Drinks Associations) 2024-2029, impegnandosi a ridurre l’impatto ambientale del comparto e aumentare le iniziative a tutela dei consumatori

Pubblicato il 3 ott 2024



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L’adesione di ASSOBIBE (Associazione di Confindustria che rappresenta le imprese che producono e vendono bevande analcoliche in Italia) al Manifesto UNESDA 2024-2029 (Union of European Soft Drinks Associations) non è altro che una ulteriore conferma dell’ambizione del comparto a conseguire traguardi significativi sul fronte della sostenibilità. Da tempo, infatti, l’industria si impegna in iniziative volte a mitigare l’impatto ambientale e a generare valore, sia sociale che economico, per il Paese e per i territori locali in cui operano gli associati.

Un impegno che si esprime lungo tre direttrici strategiche

Con UNESDA, Associazione Europea dei produttori di bevande analcoliche, ASSOBIBE concorda sulle fasi cruciali di un percorso improntato allo sviluppo sostenibile che si articola lungo tre assi strategici: riduzione delle emissioni di carboniorisparmio di risorse naturali preziose come l’acqua, utilizzo sostenibile degli imballaggi.

Una comunità di intenti che mira agli stessi obiettivi in termini di packaging: privilegiare imballaggi completamente riciclabili dal 2025; agevolare il raggiungimento dell’obiettivo del 90% di raccolta degli imballaggi post consumo (PET, vetro e alluminio) dal 2030 e l’aumento dell’uso di plastica riciclata nelle bottiglie in PET a partire dal 2025. Ma non solo, in senso più ampio, le due entità condividono l’intento di contribuire alla creazione di un’Europa sempre più sostenibile e di un’Europa a emissioni zero entro il 2050.

Il comparto è pronto a promuovere la sostenibilità

“Oggi viviamo in un’epoca che ci pone davanti a sfide cruciali. In questo contesto, la sostenibilità – inteso come concetto molto ampio, dall’ambiente agli impatti sociali dell’industria – è il grande tema dei nostri tempi. Consapevole del ruolo ricoperto e delle responsabilità nei confronti del territorio, ASSOBIBE collabora fattivamente con associazioni, consorzi e istituzioni con l’obiettivo di dare il proprio contributo al percorso di transizione ecologica del Paese – ha commentato Giangiacomo Pierini, Presidente ASSOBIBEAnni di ricerca in innovazione hanno permesso al comparto di confermarsi tra i più pronti a cogliere le sfide future per la riduzione dell’impatto ambientale delle proprie attività e nella creazione di valore sociale e economico. Il sostegno al Manifesto UNESDA 2024-2029 va in questa direzione e ribadisce la nostra totale condivisione sugli impegni futuri”.

Si parte dal packaging: meno peso e più riciclo

In Italia, il cammino verso la sostenibilità ambientale del settore inizia principalmente dal packaging, ambito in cui sono stati ottenuti risultati tangibili lavorando su due fronti: da un lato la diminuzione del peso degli imballaggi, dall’altro l’impiego di materiali riciclabili.

Oggi si osserva un incremento nell’uso di plastica riciclata nelle bottiglie: utilizzo di bottiglie, etichette e tappi in plastica riciclabili oltre all’introduzione di PET riciclato (r-PET) con percentuali in aumento fino al 100%. Inoltre, la riduzione di materia prima vergine – resa possibile attraverso l’implementazione di programmi di alleggerimento (light weighting) – segna un – 20% di PET utilizzato nelle bottiglie, un – 30% vetro e un – 40% di alluminio.

La transizione ecologica passa anche dall’efficientamento dei processi produttivi

Il processo di transizione ecologica per ASSOBIBE comprende anche l’ottimizzazione dei processi produttivi che si traduce, concretamente, nel ridurre l’uso di risorse preziose, come l’acqua, e nell’attuare misure che permettano di ridurre le emissioni di CO₂. Questi sono due punti fondamentali anche nel Manifesto UNESDA 2024-2029 che sottolinea l’adozione di soluzioni avanzate e innovative da parte delle aziende associate. Soluzioni che mirano a ridurre le emissioni e a risparmiare acqua, attraverso il riciclo e il riutilizzo.

Anche il trasporto e la distribuzione sono elementi chiave in questo percorso di sostenibilità ambientale. La logistica sostenibile è un obiettivo ambizioso: già oggi molte aziende associate si affidano alla mobilità elettrica e al trasporto su rotaie per diminuire il proprio impatto sull’ambiente e l’intento è quello di estendere questa modalità di trasporto anche agli altri associati.

Ultimo tassello: coinvolgere il consumatore finale

Completano il percorso di impegno del settore iniziative che coinvolgono direttamente il consumatore finale, progettate con l’intento di sensibilizzare su tematiche sociali e ambientali urgenti. Tra queste rientrano campagne contro l’abbandono di plastiche nell’ambiente e progetti che mirano a diffondere best practice di riciclo e riutilizzo. Un ultimo ma necessario tassello di un percorso che non può prescindere dal coinvolgimento diretto dei consumatori finali che, anche con un piccolo gesto, possono fare tanto per l’ambiente.

Ma l’impegno verso il consumatore finale non si esaurisce sul fronte ambientale poiché ASSOBIBE si impegna a promuovere scelte più consapevoli da parte dei consumatori e comportamenti coerenti con gli stili di vita più adatti. In quest’ottica, le aziende associate da tempo si sono attivate nella direzione della riduzione degli zuccheri aggiunti nei prodotti: le prime bevande analcoliche senza zucchero e senza calorie risalgono a diversi anni fa e nell’ambito degli accordi siglati con il Ministero della Salute sono stati assunti specifici impegni che hanno portato a risultati evidenti. Tra questi, l’incremento del 41% delle bevande a ridotto o nullo contenuto calorico; una riduzione del 22,5% delle calorie immesse al consumo e una riduzione del 41% dello zucchero immesso in consumo, dal 2018 ad oggi.

Tanto è stato fatto anche sul fronte del marketing responsabile, pubblicità e promozione verso i bambini. Dal 2006 le aziende produttrici sono impegnate volontariamente al rispetto di una policy stringente che tutela i minori. Tra le azioni intraprese c’è l’astensione dalle attività di marketing nei canali, on e off line, rivolti ai bambini sotto i 13 anni e dalla vendita diretta di qualsiasi soft drink nelle scuole elementari, anche tramite distributori automatici.

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