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Decarbonizzazione, dal Fondo per l’Innovazione EU ETS: 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech in 18 Paesi



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La Commissione europea ha selezionato 85 progetti innovativi che promuovono o producono tecnologie a zero emissioni nette per la decarbonizzazione dell’UE. Collocati in 18 paesi, contribuiranno agli obiettivi strategici della produzione cleantech, della gestione industriale del carbonio, della riduzione delle emissioni delle industrie hard-to-abate, dell’idrogeno verde e della mobilità sostenibile

Pubblicato il 24 ott 2024



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La Commissione europea ha selezionato 85 progetti innovativi che promuovono o producono tecnologie a zero emissioni nette per la decarbonizzazione dell’UE che riceveranno 4,8 miliardi di euro di sovvenzioni stanziati dal Fondo per l’innovazione dell’EU ETS, uno degli strumenti chiave del piano industriale del Green Deal europeo e uno dei maggiori programmi di finanziamento al mondo per la diffusione di tecnologie innovative e a zero emissioni nette.

E’ la prima volta, nell’ambito del bando 2023, che vengono premiati progetti di diversa scala (grandi, medie e piccole, insieme a progetti pilota) e con un focus sulla produzione di tecnologie pulite. Inoltre, si tratta del valore più elevato mai investito attraverso il Fondo per l’innovazione dal 2020, che ha portato l’importo totale del sostegno a 12 miliardi di euro e incrementato il numero dei progetti del 70%. Finora, il Fondo per l’innovazione ha assegnato circa 7,2 miliardi di euro a più di 120 progetti innovativi in tutto lo Spazio economico europeo (SEE) attraverso precedenti inviti a presentare proposte.

Le risorse finanziarie provengono dal Sistema di Scambio di Emissioni dell’UE (EU ETS), un meccanismo che stabilisce un prezzo per le emissioni di carbonio nei settori ad alta intensità di gas serra, come l’energia, l’acciaio, il cemento e l’aviazione commerciale. Creato nel 2005 e recentemente ampliato, l’EU ETS dovrebbe generare circa 40 miliardi di euro di entrate tra il 2020 e il 2030.

Tecnologie a zero emissioni nette per la neutralità climatica dell’UE

I progetti selezionati sono situati in 18 paesi: Belgio, Danimarca, Germania, Estonia, Grecia, Spagna, Francia, Croazia, Italia, Ungheria, Paesi Bassi, Austria, Polonia, Portogallo, Slovacchia, Finlandia, Svezia e Norvegia. Coprono una vasta gamma di settori nelle seguenti categorie: industrie ad alta intensità energetica, energie rinnovabili, stoccaggio dell’energia, gestione industriale del carbonio, mobilità a zero emissioni nette (compresi il trasporto marittimo e aereo) ed edifici.

I progetti selezionati dovrebbero entrare in funzione prima del 2030 e si prevede che nei primi dieci anni di attività ridurranno le emissioni di circa 476 milioni di tonnellate di CO2 equivalente. Ciò contribuirà agli obiettivi di decarbonizzazione europei, riducendo le emissioni dei settori che sono particolarmente difficili da decarbonizzare, rafforzando la capacità produttiva industriale europea, la leadership tecnologica e la resilienza della catena di approvvigionamento dell’Europa.

I progetti cleantech e gli obiettivi strategici dell’UE

In particolare, come si legge in una nota della Commissione, i progetti selezionati contribuiranno al conseguimento degli obiettivi strategici dell’UE riguardanti la produzione cleantech, la gestione industriale del carbonio, la riduzione delle emissioni delle industrie ad alta intensità energetica, l’idrogeno verde, e la mobilità sostenibile.

Produzione cleantech

In linea con la normativa sull’industria a zero emissioni nette (Net-Zero Industry Act, NZIA), i progetti cleantech selezionati svilupperanno, costruiranno e gestiranno impianti di produzione di componenti chiave per l’energia eolica e solare e per le pompe di calore, nonché componenti per elettrolizzatori, celle a combustibile, tecnologie di stoccaggio dell’energia e la catena del valore delle batterie. I progetti selezionati contribuiranno a 3 GW di capacità di produzione di energia solare fotovoltaica nell’UE e a 9,3 GW di capacità di produzione di elettrolizzatori nell’UE, rafforzando ulteriormente l’infrastruttura UE per l’energia pulita.

Industrie ad alta intensità energetica

I progetti selezionati sosterranno varie tecnologie per ridurre le emissioni nette di gas serra nelle industrie ad alta intensità energetica, puntare sull’integrazione delle energie rinnovabili, sulle soluzioni di stoccaggio del calore e dell’energia, sul riciclaggio e il riutilizzo, nonché sull’elettrificazione.

Gestione industriale del carbonio

I progetti selezionati cattureranno CO2 e contribuiranno per il 13% all’obiettivo NZIA di stoccare almeno 50 milioni di tonnellate di CO2 all’anno da varie fonti difficili da abbattere nelle industrie ad alta intensità energetica, come cemento e calce, (bio)raffinerie, prodotti chimici e termovalorizzazione.

Idrogeno rinnovabile

I progetti selezionati forniranno 61 chilotonnellate di RFNBO (combustibile rinnovabile di origine non biologica) all’anno, contribuendo ad aumentare l’uso e la produzione di energia rinnovabile nell’idrogeno in applicazioni difficili da abbattere nell’industria e nei trasporti.

Mobilità a zero emissioni

I progetti contribuiranno a ridurre le emissioni nel settore della mobilità, con l’industria marittima che ne trarrà i maggiori benefici. Questi progetti prevedono la costruzione e l’ammodernamento di navi per l’uso di combustibili RFNBO e di elettricità, nonché la riduzione delle emissioni nella produzione di componenti per il trasporto su strada. I progetti premiati sosterranno anche i carburanti sostenibili per il trasporto, producendo 525 chilotonnellate di carburanti rinnovabili all’anno.

85 progetti selezionati su 337 domande, a 149 assegnato il marchio STEP

I progetti selezionati sono stati valutati da esperti indipendenti in base a cinque criteri di aggiudicazione: potenziale di riduzione delle emissioni di gas serra; grado di innovazione; maturità operativa, finanziaria e tecnica; replicabilità; ed efficienza dei costi.

L’invito a presentare proposte del Fondo per l’innovazione 2023 ha attirato 337 domande di progetto, di cui 283 ammissibili e ammissibili alla valutazione. Tra gli 85 progetti selezionati, il Fondo per l’innovazione sostiene ora anche progetti in Estonia e Slovacchia, ampliando l’elenco dei paesi beneficiari di finanziamenti.

I candidati selezionati dovranno firmare le loro convenzioni di sovvenzione con l’Agenzia esecutiva europea per il clima, le infrastrutture e l’ambiente (CINEA) nel primo trimestre del 2025. Mentre altri progetti promettenti ma non sufficientemente maturi per le sovvenzioni del Fondo riceveranno assistenza per lo sviluppo dei progetti dalla Banca europea per gli investimenti (BEI).

Per la prima volta, tutti i 149 progetti che hanno ottenuto un punteggio superiore a tutte le soglie di valutazione del Fondo per l’innovazione (compresi 64 progetti non finanziati) ricevono il marchio STEP, il nuovo marchio di qualità dell’UE da assegnare ai progetti di alta qualità che contribuiscono agli obiettivi della piattaforma per le tecnologie strategiche per l’Europa (STEP). Il sigillo STEP ha lo scopo di facilitare l’accesso a ulteriori opportunità di sostegno pubblico e privato per questi progetti.

La Commissione pubblicherà il prossimo invito a presentare proposte nell’ambito del Fondo per l’innovazione all’inizio di dicembre 2024.

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