Sostenibilità

Cdp, il board approva la politica generale di investimento responsabile

Il Cda delibera i principi di indirizzo basati su criteri Esg. Varate due linee guida strategiche su sostegno delle filiere strategiche ed economia circolare. In programma iniziative per oltre 1,2 miliardi indirizzate a mid-cap e pmi italiane

Pubblicato il 03 Ott 2022

Cdp, il board approva la politica generale di investimento responsabile

Politica generale di investimento responsabile, due nuove linee guida strategiche sul sostegno alle filiere strategiche e sull’economia circolare, e operazioni per le imprese e i territori per un valore complessivo di 1,2 miliardi di euro. Si tratte delle misure approvate il 28 settembre, su proposta dell’amministratore delegato e direttore generale Dario Scannapieco, dal consiglio d’amministrazione di Cassa Depositi e Prestiti presieduto da Giovanni Gorno Tempini.

Ma vediamo nel concreto in cosa consistono le muove misure approvate dal board.

Politica generale di investimento responsabile: Esg in primo piano

Parliamo in questo caso dello strumento che definisce i principi e i criteri da applicare nell’ambito delle attività d’investimento di Cdp, sia dirette sia indirette, in Italia e all’estero, in coerenza con il Piano Strategico 2022-2024.

Prima di essere appovata dal consiglio d’amministrazione la policy è stata sottoposta al vaglio di un gruppo di esperti di sostenibilità e rappresentanti della società civile, ai quali “sono state illustrate  – spiega Cdp in una nota – le linee guida e gli obiettivi, giudicati con toni positivi”.

La decisione del Cda segue quelle arrivate il 22 giugno e il 2 agosto, che riguardano rispettivamente finanziamento responsabile e su diversità, equità e inclusione.

Tre i principali obiettivi della policy: indirizzare l’utilizzo di risorse verso gli ambiti prioritari di intervento identificati dal Piano Strategico, definire l’approccio all’investimento responsabile, con l’integrazione degli aspetti Esg in tutte le fasi del processo d’investimento, e identificare i ruoli e le responsabilità dei soggetti coinvolti.

Sono previsti il coinvolgimento delle partecipate e la misurazione e rendicontazione periodica degli impatti geneerati, in tre principali ambiti di intervento.

Nel campo del cambiamento climatico e tutela dell’ecosistema gli obiettivi sono il sostegno alla transizione energetica, la promozione dell’economia circolare, la salvaguardia del territorio e la tutela della risorsa idrica. Quanto alla crescita inclusiva e sostenibile, si punta alla promozione delle attività di Cooperazione Internazionale allo Sviluppo e al  potenziamento delle infrastrutture sociali. Sulla digitalizzazione e innovazione la policy prevede il contributo allo sviluppo di progetti innovativi e digitali, mentre infine sul ripensamento della catena del valore si punta a sostenere l’internazionalizzazione e le filiere strategiche, oltre che a sviluppare un sistema di trasporti e nodi logistici efficiente e integrato.

Le Linee Guida sul sostegno alle filiere strategiche e all’economia circolare

Le due nuove Linee Guida Strategiche Settoriali deliberate dal consiglio d’amministrazione riguardano il Sostegno alle Filiere Strategiche e l’Economia Circolare, e si aggiungono a quelle approvate in precedenza su transizione energetica, Digitalizzazione, Infrastrutture Sociali, Trasporti e Nodi Logistici. A fine 2022 è prevista la presentazione delle ultime quattro.

“Le Linee Guida – spiega ancora il comunicato di Cdp – partono da un’analisi dei ritardi settoriali per individuare gli obiettivi, le priorità e gli strumenti più idonei per colmarli, al fine di orientare le scelte di finanziamento e investimento di Cdp valutandone la coerenza rispetto alle indicazioni del Piano Strategico, e monitorare l’attività per valutare l’impatto in relazione all’effettiva capacità di generare benefici per cittadini, imprese e territori”.

Tre le aree prioritarie di intervento definite dalle linee guida per il sostegno alle filiere strategiche, con l’obiettivo di promuovere e consolidare il ruolo del sistema produttivo nazionale nelle catene del valore e sui mercati internazionali: la crescita dimensionale delle imprese italiane, il posizionamento delle aziende su segmenti a più elevato valore aggiunto e lo sviluppo dell’export e dell’internazionalizzazione.

Due le aree prioritarie d’intervento delle linee guida sull’Economia Circolare, con l’obiettivo di promuovere la transizione da una economia lineare a una circolare, che consenta di contenere la produzione di rifiuti e ne valorizzi il ruolo come risorsa: l’incremento dell’efficienza nella gestione dei rifiuti, superando le carenze relative alla dotazione impiantistica, soprattutto nel Centro-Sud, e la promozione dell’innovazione nelle filiere del riciclo e del riuso, per rafforzare il posizionamento dell’Italia sui segmenti più innovativi.

Investimenti per 1,2 miliardi a sostegno a imprese e territori

Nella stessa seduta il consiglio d’amminsitrazione di Cdp anche deliberato nuove operazioni per oltre 1,2 miliardi complessivi: si tratta di finanziamenti e plafond a sostegno di imprese italiane, oltre che di progetti sostenibili nei paesi in via di sviluppo.

“Una parte significativa delle risorse – spiega Cdp – verrà destinata a garantire nuova finanza a favore di micro, piccole e medie imprese e di aziende a media capitalizzazione, in parte localizzate nel Mezzogiorno. Le iniziative nell’ambito della cooperazione internazionale, infine, riguardano risorse destinate a promuovere progetti infrastrutturali e di crescita sostenibile nei paesi emergenti e in via di sviluppo.

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