Politica generale di investimento responsabile, due nuove linee guida strategiche sul sostegno alle filiere strategiche e sull’economia circolare, e operazioni per le imprese e i territori per un valore complessivo di 1,2 miliardi di euro. Si tratte delle misure approvate il 28 settembre, su proposta dell’amministratore delegato e direttore generale Dario Scannapieco, dal consiglio d’amministrazione di Cassa Depositi e Prestiti presieduto da Giovanni Gorno Tempini.
Ma vediamo nel concreto in cosa consistono le muove misure approvate dal board.
Politica generale di investimento responsabile: Esg in primo piano
Parliamo in questo caso dello strumento che definisce i principi e i criteri da applicare nell’ambito delle attività d’investimento di Cdp, sia dirette sia indirette, in Italia e all’estero, in coerenza con il Piano Strategico 2022-2024.
Prima di essere appovata dal consiglio d’amministrazione la policy è stata sottoposta al vaglio di un gruppo di esperti di sostenibilità e rappresentanti della società civile, ai quali “sono state illustrate – spiega Cdp in una nota – le linee guida e gli obiettivi, giudicati con toni positivi”.
La decisione del Cda segue quelle arrivate il 22 giugno e il 2 agosto, che riguardano rispettivamente finanziamento responsabile e su diversità, equità e inclusione.
Tre i principali obiettivi della policy: indirizzare l’utilizzo di risorse verso gli ambiti prioritari di intervento identificati dal Piano Strategico, definire l’approccio all’investimento responsabile, con l’integrazione degli aspetti Esg in tutte le fasi del processo d’investimento, e identificare i ruoli e le responsabilità dei soggetti coinvolti.
Sono previsti il coinvolgimento delle partecipate e la misurazione e rendicontazione periodica degli impatti geneerati, in tre principali ambiti di intervento.
Nel campo del cambiamento climatico e tutela dell’ecosistema gli obiettivi sono il sostegno alla transizione energetica, la promozione dell’economia circolare, la salvaguardia del territorio e la tutela della risorsa idrica. Quanto alla crescita inclusiva e sostenibile, si punta alla promozione delle attività di Cooperazione Internazionale allo Sviluppo e al potenziamento delle infrastrutture sociali. Sulla digitalizzazione e innovazione la policy prevede il contributo allo sviluppo di progetti innovativi e digitali, mentre infine sul ripensamento della catena del valore si punta a sostenere l’internazionalizzazione e le filiere strategiche, oltre che a sviluppare un sistema di trasporti e nodi logistici efficiente e integrato.
Le Linee Guida sul sostegno alle filiere strategiche e all’economia circolare
Le due nuove Linee Guida Strategiche Settoriali deliberate dal consiglio d’amministrazione riguardano il Sostegno alle Filiere Strategiche e l’Economia Circolare, e si aggiungono a quelle approvate in precedenza su transizione energetica, Digitalizzazione, Infrastrutture Sociali, Trasporti e Nodi Logistici. A fine 2022 è prevista la presentazione delle ultime quattro.
“Le Linee Guida – spiega ancora il comunicato di Cdp – partono da un’analisi dei ritardi settoriali per individuare gli obiettivi, le priorità e gli strumenti più idonei per colmarli, al fine di orientare le scelte di finanziamento e investimento di Cdp valutandone la coerenza rispetto alle indicazioni del Piano Strategico, e monitorare l’attività per valutare l’impatto in relazione all’effettiva capacità di generare benefici per cittadini, imprese e territori”.
Tre le aree prioritarie di intervento definite dalle linee guida per il sostegno alle filiere strategiche, con l’obiettivo di promuovere e consolidare il ruolo del sistema produttivo nazionale nelle catene del valore e sui mercati internazionali: la crescita dimensionale delle imprese italiane, il posizionamento delle aziende su segmenti a più elevato valore aggiunto e lo sviluppo dell’export e dell’internazionalizzazione.
Due le aree prioritarie d’intervento delle linee guida sull’Economia Circolare, con l’obiettivo di promuovere la transizione da una economia lineare a una circolare, che consenta di contenere la produzione di rifiuti e ne valorizzi il ruolo come risorsa: l’incremento dell’efficienza nella gestione dei rifiuti, superando le carenze relative alla dotazione impiantistica, soprattutto nel Centro-Sud, e la promozione dell’innovazione nelle filiere del riciclo e del riuso, per rafforzare il posizionamento dell’Italia sui segmenti più innovativi.
Investimenti per 1,2 miliardi a sostegno a imprese e territori
Nella stessa seduta il consiglio d’amminsitrazione di Cdp anche deliberato nuove operazioni per oltre 1,2 miliardi complessivi: si tratta di finanziamenti e plafond a sostegno di imprese italiane, oltre che di progetti sostenibili nei paesi in via di sviluppo.
“Una parte significativa delle risorse – spiega Cdp – verrà destinata a garantire nuova finanza a favore di micro, piccole e medie imprese e di aziende a media capitalizzazione, in parte localizzate nel Mezzogiorno. Le iniziative nell’ambito della cooperazione internazionale, infine, riguardano risorse destinate a promuovere progetti infrastrutturali e di crescita sostenibile nei paesi emergenti e in via di sviluppo.