Contraffazione alimentare: il caso ColleMassari e il ruolo di Rfid e NFC

Le soluzioni di Autentico basate su tecnologie RfId ed NFC supportate dall’architettura RFID Global permettono alla cantina vinicola ColleMassari di contrastare il fenomeno della contraffazione del vino grazie a una tracciabilità completa della filiera dalla produzione, alla distribuzione fino al consumatore finale per garantire che l’autenticità del Made in Italy

Pubblicato il 16 Mar 2020

ColleMassari_cantina

Contraffazione alimentare: una priorità per le imprese del Made in Italy

Il tema della protezione dei prodotti agroalimentari e del Made in Italy in generale è non solo di strettissima attualità, ma è anche un tema fondamentale per garantire la competitività delle imprese agrifood italiane nel mondo. Si tratta come noto di un fenomeno che colpisce in modo particolare i prodotti del nostro paese, ovvero l’agroalimentare di qualità più apprezzato sui mercati internazionali. I dati che arrivano dal mercato sono allarmanti. Coldiretti aveva purtroppo registrato una crescita dei cosiddetti “reati a tavola” del 58% nel 2019 (leggi QUI) e aveva stimato il giro d’affari relativo ai prodotti contraffatti a un valore enorme apri a 24,5 miliardi di Euro (QUI) di cui circa 2 miliardi di euro di perdite annue attribuibili solo al mercato vinicolo.

Tra le tipologie di prodotti più colpiti ci sono le categorie che più di altre hanno conquistato consenso e quote di mercato a livello internazionale, vino appunto, ma anche formaggi, olio, salumi. E il grande tema del contrasto alle frodi è reso complicato dalle tante e diverse fattispecie con cui approda sul mercato. Si passa da situazioni chiaramente identificabili come frodi a situazioni molto più difficili da individuare, che si nascondono dietro alle logiche commerciali conosciute come italian sounding (il fenomeno “commerciale” che consiste nell’uso improprio di parole, immagini, combinazioni cromatiche, riferimenti geografici, marchi evocativi dell’Italia per promuovere e commercializzare prodotti che in realtà non sono Made in Italy). Le principali conseguenze di questo fenomeno possono a loro volta essere schematizzate in due grandi punti:

  • Da una parte come si può evincere da diverse ricerche c’è un enorme danno economico per le imprese del Made in Italy agroalimentare italiano
  • In secondo luogo e non è certo meno importante, ci sono problemi legati alla qualità e alla sicurezza alimentare dei prodotti.

Una delle forme più efficaci per contrastare queste frodi arriva dalla tracciabilità e dalle soluzioni che il digitale, grazie all’Internet of Things a NFC e RFID e alla blockchain in particolare mettono a disposizione delle filiere agroalimentari italiane. Un tema, quello della tracciabilità che è stato affrontato anche nel corso del convegno su Agroalimentare: casi concreti di innovazione IoT, blockchain e AI.

Anticontraffazione, proteggere il vino dalla falsificazione: la cantina ColleMassari

Per contrastare questa concorrenza sleale e ridurre questi rischi occorre sperimentare e creare soluzioni che permettano alle imprese e ai consumatori di seguire, passo passo e con la massima affidabilità tutto il percorso di produzione alimentare. Ecco che hanno uno speciale significato i progetti di aziende del mondo food che sperimentano e mettono a valore le possibilità offerte dal digitale. E’ il caso della cantina vinicola ColleMassari con un progetto che si è dato l’obiettivo di proteggere le bottiglie e le confezioni di vino dalla falsificazione e dai rischi di distribuzione incontrollata che arrivano dal mercato parallelo, appunto allo scopo di proteggerne e preservarne il valore.

L’obiettivo del progetto e della soluzione è di rendere ogni vino identificabile e localizzabile, partendo dal processo produttivo, passando dalla distribuzione per arrivare sino al consumo. Ma nello stesso tempo, con questa operazione si voleva anche aumentare l’efficienza operativa della cantina e fornire nuovi stimoli e nuovi elementi in termini di brand experience del consumatore. Appunto con queste sfide è partito un progetto che ha visto protagonista la cantina vinicola toscana ColleMassari, costituita da quattro tenute (Castello di ColleMassari, Podere Grattamacco, Tenuta San Giorgio e Fattoria Poggio di Sotto), coltivate a vitigni Sangiovese, Cabernet Sauvignon e Merlot, e con una produzione di oltre 20 tonnellate di vino all’anno. Un attore di eccellenza del mondo vitivinicolo italiano con  vini, premiati dalla critica enologica italiana ed estera, come il Brunello di Montalcino DOCG e il Rosso di Montalcino DOC.

Il ruolo della tecnologia RfId per il tracciamento della filiera vinicola e rintracciare le contraffazioni alimentari

Per contrastare i rischi di contraffazione la cantina ColleMassari, si è appoggiata alla combinazione di due soluzioni realizzate dalla startup Autentico Srl, che vedono la tracciabilità completa dei prodotti, dall’imbottigliamento del vino al suo consumo, con un controllo della fase legata alla distribuzione tramite la Radio Frequency Identification (RfId).

Autentico NFC è una piattaforma per l’anti-contraffazione e il controllo della distribuzione, che traccia ogni singola bottiglia di vino, sulla cui etichetta è apposto un Tag NFC (Near Field Communication) e che si appoggia su Autentico Chain, la soluzione che si occupa invece della gestione di produzione e logistica, apponendo tag RfId su scatole e pallet di ogni specifico lotto produttivo. Il progetto con le due soluzioni si appoggia sull’architettura RFID Global.

L’apposizione dei tag RfId nell’ambito di questo progetto è iniziata a febbraio 2019 arrivando, dopo 8 mesi, a 250 mila tag applicati sulle bottiglie, circa 40 mila tag sulle scatole e oltre 500 tag sui pallet.

I tre obiettivi fondamentali per l’anticontraffazione alimentare

I vantaggi generati dalla integrazione di queste due soluzioni Autentico sono riconducibili a tre problematiche

  • la contraffazione del vino con evidenti vantaggi in termini di benefici per la salute del consumatore, dell’immagine della cantina e del ritorno economico positivo. Va ricordato che ogni etichetta NFC apposta sulla bottiglia appartiene a un solo produttore e identifica un solo prodotto, la cui autenticità può essere verificata direttamente dal consumatore;
  • il contrasto al mercato parallelo essendo la distribuzione sotto controllo: ogni bottiglia con tag NFC può essere geolocalizzata e quindi la cantina può verificare che si trovi nella posizione geografica appartenente al distributore a cui è stata venduta;
  • il contrasto al fenomeno dell’Italian sounding, anche in questo caso ci sono vantaggi concreti per le imprese che possono ridurre le perdite economiche collegate ai danni al brand globale del “Made in Italy”: il consumatore può identificare in modo facile l’appartenenza del vino a un disciplinare di produzione specifico.

NFC e RFID: garantire l’autenticità del vino come strumento primario contro l’anticontraffazione

La prima operazione di Autentico NFC consiste nel “battesimo del Tag NFC” con un algoritmo proprietario, che rende il tag non duplicabile: l’UID (Unique Identifier) del tag è associato alla bottiglia su cui (il tag) è applicato, mentre nella user memory del tag viene scritta l’informazione del vino non leggibile, se non tramite l’app, poi salvata on line su cloud. Dopo aver applicato il tag sulla bottiglia, questa viene adagiata nella scatola (a sua volta dotata di tag), che, transitando attraverso il tunnel mobile di Autentico Chain, viene rilevata in automatico, mentre i dati sono inseriti nel magazzino RfId virtuale. Alla ricezione di un ordine, l’operatore associa le specifiche scatole o le specifiche bottiglie al distributore che ne ha fatto richiesta, in modo da associare ogni evasione ordine ad una produzione specifica.

Il consumatore come controllore del prodotto: anticontraffazione a 360°

Una volta immessa la bottiglia sul mercato, il consumatore tramite l’app scaricata sullo smartphone, può verificarne l’autenticità, anche se non connesso a internet. In particolare, l’utente sfiorando con lo smartphone l’etichetta NFC può visualizzare la scheda del vino, oltre a tutti i dati di produzione che la cantina decide di rendere pubblici. L’app comunica al server principale la posizione geografica della bottiglia, sfruttando il servizio di geolocalizzazione dello smartphone. Inoltre, il consumatore può segnalare il potenziale falso, qualora l’app non rilevi un tag valido, inviando messaggi a ColleMassari in relazione a una specifica bottiglia acquistata: in quest’ottica il consumatore diviene anche controllore del prodotto.

Dal canto suo, ColleMassari può fruire di diverse funzionalità nella propria area web riservata del sito autentico.it con questi vantaggi:

  • visualizzare tutte le letture NFC effettuate su una produzione, le eventuali segnalazioni di falso da parte di un utente,
  • gestire le schede prodotto dei suoi vini, le anagrafiche dei distributori e delle loro zone di competenza
  • associare specifiche scatole a determinati distributori in modo da monitorare il mercato parallelo

Tag NFC sulla bottiglia, le misure anti contraffazione alimentare non rallentano la produzione

Nelle produzioni massive della cantina vinicola, dove sono imbottigliate in una mattina anche 15 mila bottiglie che transitano in linea di produzione, l’applicazione del tag rappresenta un problema reale, in quanto il processo di etichettatura in radiofrequenza rallenterebbe l’iter operativo in modo non sostenibile. Infatti, l’operazione di associazione dei tag NFC con i dati di produzione richiede circa 1,6 secondi (se si prende in considerazione anche il processo di protezione e blocco), un’enormità per la velocità con cui è imbottigliato il vino.

Per bypassare questo ostacolo, Autentico NFC si affida all’RfId Label Inserting Machine, una speciale macchina che accoppia in automatico l’inlay RfId all’etichetta cartacea della cantina, arrivando a produrre circa 9.000 smart label RfId all’ora. Così facendo, la cantina può procedere all’imbottigliamento senza rallentamenti o modifiche alla catena di produzione e disporre del prodotto già dotato della carta di identità elettronica in funzione anti-contraffazione.

Tunnel e pesatrice RfId per l’evasione degli ordini: l’anticontraffazione nella linea di produzione

Autentico Chain è la piattaforma hardware/software che gestisce la produzione in RfId e la logistica di magazzino tramite un tunnel HF, che traccia in automatico la produzione di qualsiasi lotto a cui è stato applicato il tag attraverso il passaggio, fornendo informazioni sulla merce per un controllo delle giacenze e del magazzino. Il tunnel è portabile, integrabile in catena di produzione o trasportabile in cantina a seconda dell’utilizzo e può essere utilizzato anche manualmente grazie al sistema di inserimento regolabile e alla rulliera di accumulo. Le antenne hanno un posizionamento dinamico su ogni direzione per adattarsi alle differenti tipologie di scatole di cartone o cassette di legno. Il tunnel RfId ospita un controller in banda HF in grado di discriminare i tag di scatola da quelli di bottiglia rispettando quindi le associazioni: Lotto>>Pallett>>Scatola>>Bottiglia. I dati vengono memorizzati, associandoli al lotto e al pallet di appartenenza.

Oltre al tunnel, Autentico ha installato nella catena di produzione di Collemassari una pesatrice RfId, che opera nello stesso modo del tunnel, ma aggiunge il controllo in tempo reale del peso della scatola. Le feature del tunnel e della pesatrice RfId sono molto alte: sino a 12 bottiglie in una scatola, con la possibilità di gestire anche cassette di legno di diversi formati. Tutto ciò permette di gestire efficientemente l’evasione degli ordini: il sistema riceve le liste degli ordini e consente una evasione controllata verificando la congruenza del lotto e la quantità degli articoli.

Su questi temi suggerisce la lettura di questi servizi:

Agricoltura e startup: l’analisi dell’Osservatorio Smart Agrifood

Sicurezza alimentare: non serve un bollino “coronavirus free”

Sicurezza agroalimentare e Covid-19: il caso Grecia – Grana Padano

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Analisi
Video
Iniziative
Social
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati

Articolo 1 di 5