Per due giorni, Parma è tornata a essere la capitale mondiale della tecnologia alimentare. Con oltre 200 aziende e brand provenienti dall’Italia e dall’estero, la seconda edizione di Cibus Tec Forum 2025 ha offerto una piattaforma d’incontro tra industria, ricerca e istituzioni.
La città emiliana, cuore della Food Valley italiana, ha ospitato più di 20 seminari e conferenze, un’area start-up e una Talent Academy dedicata alle nuove competenze digitali e green, elementi che hanno contribuito ad alimentare un dibattito qualificato sulle traiettorie future della filiera alimentare.
L’evento, organizzato da Koeln Parma Exhibitions (KPE) – joint venture tra Koelnmesse GmbH e Fiere di Parma – ha dimostrato che l’innovazione tecnologica non è solo motore di competitività, ma anche di sostenibilità ambientale e sociale, in linea con gli obiettivi ESG e con la trasformazione dell’agroalimentare europeo verso modelli più efficienti e circolari.
Un ponte verso Cibus Tec 2026
Il Cibus Tec Forum 2025 è stato anche un ponte strategico verso l’edizione di Cibus Tec 2026 (27-30 ottobre 2026), che promette numeri da record e una partecipazione internazionale ancora più ampia.
L’Italia, grazie al suo know-how tecnologico e alla qualità delle sue produzioni, consolida così il ruolo di hub globale per l’innovazione alimentare, capace di attrarre investitori, start-up e istituzioni da ogni parte del mondo.
Non è un caso che Cibus Tec 2026 sia candidata a ospitare il World Pasta Day 2026, l’evento internazionale promosso da Unione Italiana Food e International Pasta Organisation (IPO). Un riconoscimento simbolico che celebra due eccellenze italiane: la pasta e le tecnologie sostenibili per la sua produzione e confezionamento.
L’impegno verso l’Africa: tecnologia e cooperazione
Uno dei passaggi più significativi del Forum è stato l’annuncio di un nuovo programma di cooperazione industriale con l’Africa, che porterà tappe in Senegal, Kenya e Sud Africa.
L’obiettivo è duplice: da un lato, promuovere le tecnologie italiane di processing e packaging nei mercati africani a più alto potenziale; dall’altro, favorire relazioni commerciali e industriali sostenibili tra imprese italiane e aziende alimentari locali.
Questa iniziativa, realizzata in sinergia con partner istituzionali nazionali e internazionali, rappresenta una frontiera strategica per il Made in Italy. Non solo apre nuove opportunità economiche, ma rafforza il ruolo dell’Italia come attore chiave nella transizione alimentare globale, in linea con l’Agenda 2030 e con i principi della food security sostenibile.
Un modello fieristico smart e sostenibile
“L’esperienza di questa nuova edizione di Cibus Tec Forum non fa che confermare la coerenza e la visione del nostro progetto – afferma Thomas Rosolia, Presidente di Koeln Parma Exhibitions – abbiamo creato un modello fieristico unico in grado di armonizzare tutte le principali fiere del food e foodtec per valorizzare le competenze, trasferire know how e soprattutto dare impulso a sinergie globali che altrimenti non sarebbero attuabili. Tutto questo senza dimenticare il ruolo propulsivo dell’Italia che in ambito alimentare è ben rappresentato a Parma”.
Un modello “smart” e altamente tecnologico, dunque, che integra innovazione digitale, formazione e internazionalizzazione.
Sulla stessa linea, Antonio Cellie, CEO di Koeln Parma Exhibitions, aggiunge che “i numeri di Cibus Tec Forum e Labotec siano dimostrazione che i format fieristici Smart possono offrire un’esperienza di business a eccezionale valore aggiunto”.
Labotec e CFT: la sinergia tra scienza e industria
Accanto a Cibus Tec Forum si è svolta anche Labotec, la prima expo-conference nazionale dedicata alle tecnologie per i laboratori di analisi e ricerca.
L’evento, che tornerà nel 2026 in contemporanea a Cibus Tec, ha evidenziato l’importanza della scienza dei dati e dell’analisi di processo per migliorare la sicurezza alimentare e la tracciabilità lungo tutta la supply chain.
Particolarmente significativa la partecipazione di CFT Group, sponsor Platinum del Forum. L’azienda, con radici nella Food Valley e riconosciuta a livello internazionale per il suo impegno in innovazione, sostenibilità e valorizzazione della filiera Made in Italy, rappresenta il connubio perfetto tra tecnologia e responsabilità ambientale.
Un approccio coerente con la visione ESG: investire in ricerca e automazione non solo per aumentare l’efficienza, ma per ridurre gli impatti ambientali e migliorare la resilienza del settore agroalimentare.
Cibus Tec come ecosistema globale per l’innovazione ESG
La forza di Cibus Tec, spiegano gli organizzatori, sta nella sua rete internazionale di eventi e collaborazioni, che unisce Germania, Italia, India, Colombia e Cina. Grazie al know-how di Koelnmesse, leader mondiale nelle fiere del foodtech, e di Fiere di Parma, punto di riferimento per il made in Italy agroalimentare, nasce un ecosistema fieristico integrato e sostenibile.
Questa rete consente di diffondere buone pratiche ambientali e sociali, creare sinergie tra mercati maturi ed emergenti, e valorizzare la qualità italiana come motore di sviluppo responsabile.
Il percorso di Cibus Tec si inserisce pienamente nella visione ESG, in cui innovazione tecnologica, transizione verde e inclusione economica sono leve fondamentali per una crescita duratura.
Un futuro che parla italiano
Cibus Tec Forum 2025 non è stato solo un evento espositivo, ma un laboratorio di idee per il futuro del cibo.
Dalla digitalizzazione dei processi alla sostenibilità dei materiali di confezionamento, dalle biotecnologie alimentari ai nuovi modelli di circolarità industriale, il messaggio emerso è chiaro: il futuro del foodtech parla italiano.
Il successo dell’iniziativa e la prospettiva di Cibus Tec 2026 confermano, si legge in una nota, che l’Italia è pronta a guidare l’innovazione sostenibile a livello globale, portando la sua esperienza, la sua creatività e la sua responsabilità ambientale nel cuore delle sfide planetarie per il cibo e il clima.




































































