La prossima edizione della Fiera di Educazione alla Sostenibilità Ambientale di Milano si prepara ad accogliere una serie di novità che riflettono l’evoluzione delle sfide ambientali e sociali. L’attenzione si concentra su temi come la moda sostenibile e la tutela della biodiversità, con un approccio che favorisce la partecipazione attiva di scuole, istituzioni e imprese. L’obiettivo e la missione sono quelli di promuovere una maggiore consapevolezza collettiva sulle pratiche responsabili e sollecitare nuovi modelli di collaborazione tra i diversi attori del territorio.
Fiera di Educazione alla Sostenibilità Ambientale: nuovi focus e iniziative per il 2025
La quinta edizione della Fiera di Educazione alla Sostenibilità Ambientale, in programma a Milano dal 28 al 30 ottobre 2025, introduce elementi di riflessione e strumenti operativi che intercettano alcune delle principali sfide poste dalla transizione ecologica. L’evento, organizzato dalla Regione Lombardia con Fondazione Lombardia per l’Ambiente e ARPA Lombardia, si distingue per l’approccio sistemico: non solo una sequenza di incontri, ma un vero e proprio spazio di co-progettazione che coinvolge stakeholder pubblici e privati, docenti, terzo settore e comunità scolastiche.
Il World Café, laboratorio partecipativo in agenda il 28 ottobre, punta a identificare blocchi e leve nei processi educativi legati alla sostenibilità, sottolineando la necessità di consolidare reti tra istituzioni e territorio. Il programma abbraccia anche la premiazione delle migliori proposte di educazione ambientale, riconoscendo il valore della progettualità diffusa e incentivando la replicabilità su scala regionale. La struttura narrativa della manifestazione evidenzia una tensione verso la costruzione di policy più integrate, in cui la dimensione educativa diventa centrale per la governance ambientale.
Moda sostenibile, partecipazione attiva e valorizzazione della biodiversità al centro dell’edizione milanese
Tra le direttrici tematiche della Fiera spicca l’esplorazione del rapporto tra industria della moda e sostenibilità, un asse strategico per un ecosistema produttivo che ha nello sviluppo responsabile una delle sue principali criticità.
L’inaugurazione affidata a Marina Spadafora e all’associazione Trama Plaza rappresenta un’occasione per mettere a fuoco il nesso tra modelli di consumo, filiere produttive e impatto ambientale, con un taglio didattico rivolto agli studenti delle scuole secondarie.
In parallelo, l’evento riserva attenzione alla dimensione partecipativa attraverso laboratori e percorsi di confronto che mirano a rafforzare la consapevolezza collettiva. Sul fronte della valorizzazione della biodiversità, la doppia esposizione fotografica – con i ghiacciai lombardi e la biodiversità raccontata dagli studenti – offre una lettura visiva della crisi climatica e delle opportunità legate all’educazione scientifica. L’iniziativa si configura dunque come uno snodo per la disseminazione di conoscenze, ponendo in relazione la dimensione estetica, scientifica e civica della sostenibilità.
Le prospettive legate all’educazione alla sostenibilità
Le prospettive delineate dalle recenti iniziative nel campo dell’educazione alla sostenibilità e dell’impegno della moda verso pratiche più responsabili suggeriscono una trasformazione che coinvolge tanto le istituzioni quanto gli attori privati. L’approccio proposto, che mette in dialogo partecipazione attiva, innovazione e attenzione alle specificità ambientali locali, sembra guadagnare terreno anche tra le realtà produttive più consolidate. In questo scenario, la costruzione di reti tra settore educativo, imprese e comunità si rivela una leva strategica per tradurre i principi della sostenibilità in azioni misurabili e condivise.
La Milano che si prepara a ospitare la nuova edizione della fiera punta così a consolidarsi come laboratorio di buone pratiche, dove il tema ambientale non resta confinato all’ambito teorico ma trova applicazioni concrete e aperte al confronto.



































































