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Misurare gli impatti del business sulla biodiversità: la ricetta di Flintpro



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La società di analisi naturalistica mette un nuovo strumento a disposizione delle aziende, integrandolo nella piattaforma RegIQ. La Ceo Tina Morris: “Consentiamo alle organizzazioni di comprendere e mitigare i propri impatti”

Pubblicato il 26 set 2024



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Un nuovo strumento sui rischi legati alla biodiversità globale, che mette a disposizione delle aziende interessate l’analisi approfondita dei potenziali impatti delle attività umane e industriali sulla natura, offrendo un quadro completo dei rischi associati alla dipendenza del business dalle caratteristiche degli ecosistemi. Si tratta della nuova funzionalità messa a punto da Flintpro, società statunitense di analisi naturalistica, che sarà integrata nella piattaforma RegIQ.

L’obiettivo di questo strumento è di restituire un quadro chiaro, completo e in tempo reale dei rischi normativi e finanziari che le aziende regolate dai protocolli sull’uso del suolo e sul clima – che si tratti di proprietari terrieri o di investitori – corrono nell’ambito delle proprie attività.

Due gli aspetti principali che il nuovo modulo prende in considerazione per valutare il rischio di biodiversità e il rapporto di un’azienda con la natura: il punteggio del potenziale di impatto e quello del rischio di dipendenza. Insieme con i dati, le aziende avranno a disposizione il quadro delle metriche con cui vengono calcolati i punteggi, per poter personalizzare le analisi a seconda del settore con programmi mirati che puntano al miglioramento delle performance.

Il punteggio del potenziale di impatto

Questo tool serve a valutare quali sono le conseguenze delle attività umane sulla biodiversità, prendendo in considerazione la ricchezza delle specie, la presenza di specie a rischio, l’uso del suolo da parte dell’uomo e l’importanza delle aree biologicamente rilevanti. In questo quadro, fornisce una panoramica completa della salute della biodiversità e del rischio di impatti futuri.

Il punteggio del rischio di dipendenza

In questo caso l’obiettivo è di misurare come e quanto le attività umane in un determinato contesto dipendono dalla biodiversità, prendendo in considerazione la disponibilità di acqua, la presenza di specie invasive e la disponibilità di impollinatori. Grazie a questo strumento sarà possibile valutare il ruolo critico di ecosistemi sani nel sostenere attività umane sostenibili.

Le caratteristiche del nuovo modulo

Progettato in linea con l’approccio Leap della Taskforce on Nature-related Financial Disclosures (TNFD) e con la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), il modulo utilizza una metodologia coerente su scala globale, in modo da garantire la conformità e la comparabilità delle analisi, oltre a un benchmarking geografico e specifico per ogni merce, utili per la rendicontazione volontaria e normativa, la valutazione del portafoglio finanziario e la prioritizzazione delle attività.

Incorporando le emissioni Scope 3, la lotta alla deforestazione e la conservazione della biodiversità – spiega l’azienda – lo stack di dati di Flintpro “offre un approccio unico e olistico che fornisce ai proprietari terrieri e agli investitori gli strumenti di cui hanno bisogno per il loro viaggio positivo per il clima e la natura”, offrendo alle organizzazioni “i dati precisi di cui hanno bisogno per prendere decisioni d’impatto e guidare la carica verso un futuro più sostenibile”.

Un processo decisionale ESG basato sulla natura

“L’aggiunta di un modulo approfondito sulla biodiversità globale al nostro prodotto RegIQ rappresenta una pietra miliare significativa nella nostra missione di fornire strumenti completi per il reporting e il processo decisionale ESG basato sulla natura – spiega Tina Morris, Ceo di Flintpro – In un mondo in cui la biodiversità è sempre più a rischio, il nostro modulo sulla biodiversità consente alle organizzazioni di comprendere e mitigare i loro impatti, riconoscendo al contempo le dipendenze cruciali che hanno dagli ecosistemi naturali. Siamo orgogliosi di offrire una soluzione che non solo supporta la conformità ai quadri di rendicontazione globale, ma che spinge anche ad agire in modo significativo per preservare l’inestimabile patrimonio naturale del nostro pianeta”.

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