L’intelligenza artificiale generativa si sta affermando come un fattore chiave nelle strategie di innovazione delle imprese. E gli effetti di questo processo vanno ben oltre l’automazione tradizionale. E in particolare le imprese del nostro paese sembrano essere sulla strada giusta per sfruttare le opportunità offerte dalla trasformazione digitale, utilizzando le risorse che arrivano dall’intelligenza artificiale generativa come leva con la quale creare nuove occasioni di sviluppo. Questo è forse il messaggio chiave dello studio realizzato da SAP dal titolo “Business and Technology Priorities”, presentato in occasione del SAP NOW AI Tour. Uno studio che ha analizzato quali tecnologie e strategie le aziende stanno privilegiando per espandere e migliorare le proprie attività.
GenAI e strategie aziendali: quqnto contano efficienza e semplificazione?
I dati mostrano che il tema dell’efficienza e della semplificazione guida le scelte tecnologiche dei decision maker, mentre la GenAI viene individuata come una delle principali direttrici di investimento per sostenere la crescita.
L’adozione diffusa pone tuttavia nuove sfide organizzative e richiede competenze specialistiche, indispensabili per integrare queste soluzioni nei processi aziendali e nella gestione della supply chain. In questo scenario, emerge un quadro articolato degli impatti concreti che la GenAI può produrre sull’operatività quotidiana delle aziende.
La trasformazione digitale tende a favorire una relazione sempre più stretta tra GenAI e strategie aziendali
Nel contesto di un’economia globale sempre più instabile e caratterizzata da pressioni sulle catene di approvvigionamento, le imprese italiane stanno accelerando la loro trasformazione digitale per mantenere competitività e sostenibilità. I risultati dello studio “Business and Technology Priorities” forniscono una fotografia aggiornata delle strategie tecnologiche adottate dai decisori italiani. L’indagine, che ha coinvolto un ampio panel di dirigenti e manager, restituisce una visione pragmatica delle priorità aziendali: la digitalizzazione non viene più percepita come una semplice innovazione accessoria, ma come un fattore abilitante per affrontare l’incertezza e sostenere percorsi di crescita strutturata.
Efficienza e semplificazione al centro delle strategie aziendali
L’efficienza operativa e la semplificazione dei processi emergono come i cardini attorno ai quali ruotano le scelte delle aziende italiane. Il dato più rilevante dello studio riguarda la pressoché unanime attenzione alla razionalizzazione delle attività: quasi il 95% degli intervistati indica la semplificazione come priorità su cui basare lo sviluppo organizzativo.
Le imprese stanno lavorando sull’integrazione dei sistemi informativi e sull’espansione delle reti di partner e fornitori, con l’obiettivo di ridurre ridondanze, snellire i flussi operativi e abilitare una maggiore resilienza. Questo orientamento non nasce solo dalla ricerca di tagli ai costi, ma da una consapevolezza diffusa che la complessità non gestita ostacola la capacità di adattarsi rapidamente alle evoluzioni del mercato.
GenAI: priorità di investimento per la crescita
L’intelligenza artificiale generativa si posiziona come uno degli asset strategici su cui le aziende italiane stanno puntando per sostenere la crescita. Secondo il rapporto SAP, oltre il 90% dei decision maker considera l’adozione della GenAI una priorità medio-alta, mentre il 40% già ne fa un utilizzo esteso.
L’interesse non si limita alla semplice automazione: la GenAI viene vista come leva per la creazione di valore aggiunto grazie alla capacità di generare contenuti, analizzare dati complessi e supportare decisioni in tempo reale. Tuttavia, non mancano le cautele: una parte significativa delle imprese evidenzia il rischio di affidarsi a output errati prodotti dai sistemi AI, sottolineando la necessità di garantire qualità e governance dei dati. Questo approccio riflette una maturità crescente nel modo in cui si guarda all’innovazione tecnologica, sempre più integrata nei processi core anche nel momento in cui si affrontano le prospettive di una intelligenza artificiale come acceleratore della sostenibilità.
Sfide operative e ruolo delle competenze nell’adozione dell’AI
L’integrazione dell’intelligenza artificiale nei processi aziendali è ostacolata da alcune criticità strutturali, che vanno ben oltre la componente tecnologica. Tra le sfide principali, spiccano la vulnerabilità della supply chain e del procurement, la presenza di sistemi informativi disconnessi e le difficoltà nel tradurre le potenzialità dell’AI in applicazioni concrete.
La carenza di competenze interne rappresenta un ulteriore fattore limitante: più di un terzo delle aziende riconosce la necessità di investire nella formazione e nell’attrazione di nuovi talenti per sostenere l’adozione dell’AI. In questo scenario, i percorsi di upskilling e reskilling acquisiscono un peso strategico, ponendo le risorse umane al centro della trasformazione digitale e rendendo evidente che la tecnologia, da sola, non basta a produrre cambiamenti duraturi.
Oltre l’automazione: impatti concreti della GenAI su processi e supply chain
L’applicazione della GenAI nelle aziende italiane sta già producendo risultati tangibili, soprattutto nella riprogettazione dei processi chiave e nella gestione della supply chain.
L’indagine evidenzia come la maggioranza delle organizzazioni che hanno introdotto agenti AI abbia rivisto in profondità le procedure procure-to-pay, con effetti misurabili in termini di riduzione dei costi operativi.
Il 50% delle imprese segnala risparmi significativi, mentre la supply chain si conferma ambito privilegiato di sperimentazione e adozione. Il valore aggiunto dell’Intelligenza artificiale va quindi oltre la semplice automazione: consente una gestione più proattiva e flessibile dei flussi logistici e finanziari, abilitando nuove forme di collaborazione e controllo che rispondono alle esigenze di un mercato in continuo mutamento.
GenAI e strategie aziendali: la necessità di considerare sia la dimensione tecnologica sia quella organizzativa
L’integrazione della GenAI nei contesti aziendali si conferma un processo articolato, che coinvolge sia la dimensione tecnologica sia quella organizzativa. L’attenzione verso l’efficienza e la semplificazione non può prescindere da un approccio pragmatico alla gestione delle competenze e delle risorse interne, per valorizzare al meglio le potenzialità offerte dalle nuove soluzioni.
In questo scenario, la capacità di tradurre l’innovazione in benefici tangibili nei processi e nelle filiere produttive rappresenta una sfida cruciale, che richiede visione strategica ma anche una solida cultura del cambiamento e un orientamento a forme di AI collaborativa. Le aziende che sapranno muoversi con consapevolezza tra opportunità e complessità potranno effettivamente cogliere il valore della trasformazione guidata dall’intelligenza artificiale generativa.