Energy waste: cos’è e come contrastarlo per una gestione sostenibile dell’energia?
L’Energy waste (spreco energetico) è un fenomeno che riguarda sia i consumatori privati che le imprese e che ha un impatto diretto sia sull’efficienza energetica che sull’ambiente. In un mondo che si sta progressivamente orientando verso la sostenibilità e la riduzione dell’impatto ambientale, la gestione efficiente delle risorse energetiche diventa cruciale per contrastare i problemi globali legati al cambiamento climatico e alla scarsità delle risorse.
Cosa significa Energy waste?
L’Energy waste si riferisce a tutte quelle situazioni in cui l’energia viene utilizzata in modo inefficiente o sprecata. Questo può avvenire in molti contesti, da quelli domestici a quelli industriali, e si traduce generalmente in un aumento dei costi energetici e in un maggiore impatto ambientale a causa delle emissioni di CO2 derivanti dalla produzione di energia.
L’Energy Waste può essere causato da:
- Impianti inefficienti: macchinari o dispositivi che consumano più energia di quanto necessario.
- Mancanza di manutenzione: l’assenza di una corretta manutenzione di impianti, apparecchiature e sistemi energetici che porta a inefficienze.
- Comportamenti impropri: l’uso non ottimale dell’energia, come luci accese in stanze vuote, elettrodomestici in standby o dispositivi elettronici lasciati in funzione senza motivo.
L’Energy Waste è un fenomeno che non solo aumenta i costi per le imprese e le famiglie, ma contribuisce anche all’inquinamento atmosferico e all’esaurimento delle risorse naturali, peggiorando la sostenibilità energetica a livello globale.
Perché è importante ridurre l’Energy waste?
Le conseguenze di un eccessivo spreco energetico vanno ben oltre i costi economici. L’uso inefficiente dell’energia ha un impatto diretto sul cambiamento climatico e sulla qualità dell’ambiente, poiché contribuisce ad aumentare le emissioni di gas serra, in particolare la CO2. La produzione di energia, per la maggior parte basata su fonti fossili, è infatti una delle principali fonti di inquinamento atmosferico.
Quali sono i vantaggi che si possono ottenere con il contrasto dell’Energy waste?
Ridurre l’Energy Waste permette di
- Risparmiare denaro: la riduzione dei consumi energetici si traduce in una riduzione dei costi per le imprese e per i consumatori.
- Aumentare l’efficienza: l’ottimizzazione dei consumi permette alle aziende di migliorare la propria competitività, riducendo i costi operativi.
- Migliorare la sostenibilità: l’adozione di comportamenti più responsabili e l’efficientamento energetico sono pilastri essenziali nella strategia ESG con un impatto positivo sulla reputazione aziendale.
In che modo si contrasta l’Energy waste?
Per ridurre al minimo l’Energy waste, è necessario adottare soluzioni tecnologiche, comportamentali e strategiche che mirano a ottimizzare l’uso dell’energia. Alcune buone pratiche permettono di ottenere ottimi risultati in termini di contrasto allo spreco energetico.
Quali risultati si possono ottenere con le tecnologie a basso consumo energetico?
Una delle principali soluzioni per combattere l’Energy waste è l’adozione di tecnologie a basso consumo energetico. Impianti e dispositivi come lampadine LED, elettrodomestici a basso consumo, sistemi di riscaldamento e raffreddamento efficienti sono in grado di ridurre significativamente il fabbisogno energetico.
In ambito industriale, l’adozione di sistemi di cogenerazione e trigenerazione (per la produzione simultanea di energia elettrica, calore e raffreddamento) consente di migliorare l’efficienza energetica degli impianti, riducendo al minimo le perdite di energia.
Quali sono i benefici della manutenzione periodica degli impianti?
Un altro passo cruciale nella lotta all’Energy waste è la manutenzione periodica di impianti, macchinari e sistemi energetici. Impianti e dispositivi non manutenuti possono deteriorarsi, causando inefficienze nei consumi energetici. La sostituzione di componenti usurati e l’aggiornamento tecnologico degli impianti esistenti possono migliorare significativamente l’efficienza energetica, riducendo sprechi e costi.
Che ruolo possono svolgere lo smart metering e il monitoraggio dei consumi per ridurre l’Energy waste?
L’utilizzo di contatori intelligenti (smart meters) e sistemi di monitoraggio in tempo reale consente di tracciare i consumi e identificare aree di inefficienza. In ambito industriale e commerciale, i sistemi di gestione energetica basati su tecnologie IoT e big data possono analizzare i dati di consumo per individuare pattern inefficaci e suggerire ottimizzazioni.
Per quali ragioni i comportamenti responsabili sono tra i fattori chiave per la riduzione degli sprechi energetici?
Molte volte, l’Energy waste è dovuto a comportamenti impropri. Ad esempio, lasciare dispositivi elettronici in stand-by, non spegnere le luci quando non sono necessarie, o non ottimizzare il funzionamento degli impianti di riscaldamento e raffreddamento sono abitudini che aumentano significativamente i consumi energetici.
Promuovere una cultura della responsabilità energetica attraverso la formazione e l’informazione può portare a una notevole riduzione degli sprechi. In questo senso, sensibilizzare i dipendenti e i consumatori sulla corretta gestione dei dispositivi è fondamentale.
Energy waste nel mondo building: quali sono i punti di riferimento?
Negli ultimi anni, numerosi edifici hanno beneficiato di interventi di efficientamento energetico, ma il problema dello spreco di energia rimane diffuso anche dopo aggiornamenti tecnologici e infrastrutturali. La causa si annida spesso nella gestione quotidiana delle risorse: senza un approccio strategico e dati affidabili, le potenzialità dei nuovi impianti restano in gran parte inespresse. L’integrazione di sistemi avanzati di monitoraggio e l’impiego dell’intelligenza artificiale stanno però introducendo nuovi strumenti per un controllo più puntuale dei consumi, mettendo in evidenza come il vero salto di qualità richieda più attenzione ai processi gestionali che ulteriori investimenti in tecnologie hardware.
Perché gli edifici continuano a sprecare energia dopo gli upgrade?
Nonostante investimenti significativi in riqualificazioni e tecnologie più efficienti, molti edifici commerciali e direzionali continuano a registrare sprechi energetici imprevisti. Secondo l’ultimo rapporto KPMG “How AI is helping to improve energy efficiency and management in real estate” (QUI per leggere il report completo n.d.r.), il motivo va cercato meno nell’inadeguatezza degli impianti e più nella gestione operativa quotidiana.
Quali sono gli effetti di una strategia gestionale ben strutturata?
Gli upgrade hardware – dalla sostituzione di caldaie all’installazione di sistemi di illuminazione a basso consumo – costituiscono infatti solo una parte della soluzione: senza un controllo assiduo e una strategia gestionale ben strutturata, le potenzialità di risparmio tendono a svanire nel tempo. L’approccio tradizionale si scontra con la complessità dei consumi reali, dove i comportamenti degli utenti e le variabili ambientali richiedono una risposta continua e adattiva. Così, il rischio è quello di affidarsi a soluzioni statiche che, pur migliorando le performance sulla carta, non riescono a tradursi in benefici tangibili sul lungo periodo.
Strategic Energy Management e intelligenza artificiale: quali benefici possono portare?
Il modello di Strategic Energy Management (SEM), specialmente se integrato con sistemi di intelligenza artificiale, sta emergendo come leva decisiva per il superamento degli approcci tradizionali all’efficienza energetica. A differenza di interventi puntuali, il SEM trasforma la riduzione dei consumi e delle emissioni in un processo continuo, scandito da monitoraggio costante, assegnazione di responsabilità chiare e azioni correttive tempestive.
L’intelligenza artificiale, in questo contesto, si rivela un acceleratore: algoritmi di machine learning sono in grado di rilevare anomalie, ottimizzare i parametri di funzionamento e suggerire interventi in tempo reale, lasciando agli operatori il ruolo di supervisori piuttosto che meri esecutori. Il risultato è una gestione dinamica e adattiva, capace di tagliare i consumi anche del 30%, superando le rigidità dei tradizionali cicli di upgrade e manutenzione.
Come si articola la gestione strategica dell’energia negli edifici?
Il framework delineato dal report KPMG articola la gestione strategica dell’energia in tre livelli progressivi.
- Il primo riguarda l’ottimizzazione dei sistemi esistenti: qui la priorità è massimizzare le prestazioni di ciò che già è installato, attraverso una regolazione fine di HVAC, illuminazione e controlli. È un campo dove oggi l’intelligenza artificiale offre risposte rapide, automatizzando la calibrazione e riducendo gli sprechi senza interventi invasivi.
- Il secondo livello si concentra sulla sostituzione mirata di apparecchiature obsolete con modelli più efficienti, un passaggio obbligato solo quando la gestione non basta più.
- Il terzo step prevede l’integrazione di fonti rinnovabili o contratti di fornitura a lungo termine, ma solo dopo aver ridotto al massimo i consumi di base: secondo KPMG, anticipare questo passaggio rischia di disperdere risorse senza incidere realmente sui costi energetici complessivi.
Perché per l’efficienza energetica è più importante la gestione che nuovi investimenti?
L’analisi di KPMG mette in discussione l’assunto che nuovi investimenti in tecnologie rappresentino la via maestra per migliorare l’efficienza energetica del patrimonio immobiliare. Il report evidenzia come il vero differenziale oggi risieda nella qualità della gestione: monitoraggio costante, governance strutturata e adozione di strumenti digitali consentono di ottenere risultati superiori rispetto all’approccio basato esclusivamente sull’ammodernamento dell’hardware.
Che ruolo svolge il facility manager in relazione all’energy waste?
In quest’ottica, la figura del facility manager o dell’energy officer assume centralità strategica, mentre l’intelligenza artificiale si configura come supporto abilitante, capace di tradurre dati complessi in decisioni operative. La sfida per imprese e property manager non è tanto quella di rincorrere l’ultima tecnologia, quanto piuttosto di maturare processi gestionali agili, adattivi e orientati al risultato.
L’evoluzione delle tecnologie digitali e dell’intelligenza artificiale offre oggi strumenti concreti per affrontare la complessità della gestione energetica negli edifici, ma il passaggio da semplici interventi di upgrade a una vera strategia richiede un cambiamento culturale e organizzativo. La centralità della gestione – rispetto al solo investimento in nuove soluzioni – emerge come fattore chiave nella riduzione dei consumi e nella valorizzazione degli asset esistenti. In questo scenario, il monitoraggio costante, l’analisi dei dati e la capacità di integrare competenze trasversali diventano elementi distintivi per chiunque voglia affrontare la sfida dell’efficienza energetica con un approccio realmente sostenibile e duraturo.
AI-based tool for Energy Efficiency: cos’è e come funziona?
Un AI-based tool for Energy Efficiency è uno strumento digitale che sfrutta l’intelligenza artificiale per ottimizzare i consumi energetici in contesti industriali, commerciali e domestici. Grazie ad algoritmi avanzati di machine learning e data analytics, questi strumenti sono in grado di analizzare grandi quantità di dati provenienti da impianti, macchinari e sistemi elettrici, individuando pattern di inefficienza e suggerendo interventi correttivi.
Qual è l’obiettivo principale di un AI-based tool?
L’obiettivo principale di un AI-based tool è ridurre i consumi energetici senza compromettere le performance operative, trasformando i dati in informazioni utili per decisioni più consapevoli e tempestive. Ad esempio, in un impianto industriale, l’AI può rilevare anomalie nei consumi, prevedere picchi energetici e proporre interventi di manutenzione predittiva per ridurre sprechi. Gli AI-based tool per l’efficienza energetica sono fondamentali per lo sviluppo di progetti di architettura sostenibile, di edilizia sostenibile e per contribuire a dare vita a un ambiente sostenibile.
Come e dove si vanno a integrare gli AI-based tool?
Questi strumenti si integrano spesso con sensori IoT, smart meter e sistemi di Building Management, consentendo il monitoraggio in tempo reale e la generazione di report dettagliati sull’uso dell’energia. L’AI può anche suggerire strategie di ottimizzazione automatica, come il bilanciamento dei carichi, la gestione intelligente di riscaldamento e raffreddamento, e l’uso combinato di fonti rinnovabili.
Quali sono i vantaggi principali degli AI-based tool?
I vantaggi principali includono riduzione dei costi energetici, aumento dell’efficienza operativa, miglioramento della sostenibilità ambientale e supporto agli obiettivi ESG. In un contesto di crescente attenzione alla transizione energetica, gli AI-based tool rappresentano uno degli strumenti più innovativi per affrontare le sfide della gestione efficiente dell’energia.
Un esempio di AI-based tool per l’efficienza energetica
Un esempio di AI-based tool for Energy Efficiency è rappresentato da Exergio, società che ha sviluppato un AI-based tool for energy efficiency espressamente pensato per applicazioni in edifici commerciali. L’azienda è nata da una consolidata esperienza nella manutenzione degli edifici partendo dalle defificoltà di azione legate agli approcci convenzionali, Exergio ha introdotto un sistema basato su intelligenza artificiale che analizza i dati in tempo reale degli edifici e prende decisioni strategiche in grado di ridurre fino al 29% lo spreco energetico.
Grazie a questa strategia le soluzioni Exergio sono in grado di agire anche con sistemi statici e garantire risposte adattive degli edifici ai fattori ambientali. In questo modo, il consumo energetico viene ottimizzato senza compromettere il comfort o la produttività.
Donatas Karčiauskas, CEO di Exergio ha infatti dichiarato in una nota aziendale che “L’AI sta già aiutando gli edifici a ridurre gli sprechi del 20-30% nei nostri progetti, indipendentemente dal clima o dall’età dell’immobile. Ma questi risparmi durano solo se dietro c’è una gestione intelligente dell’energia. E occorre considerare che l’efficienza non è un intervento straordinario una tantum, è il modo in cui si gestisce l’edificio giorno dopo giorno“.