Il mondo dell’Energy & Utilities è oggi attraversato da due grandi trasformazioni: la decarbonizzazione, spinta dalla crescente diffusione delle fonti rinnovabili, e la digitalizzazione, che promette efficienza e resilienza ma richiede investimenti mirati e nuove competenze.
In questo scenario, RS Italia, marchio commerciale di RS Group plc, ha pubblicato il report “L’ora della svolta energetica”, un’analisi che mette in luce tendenze, criticità e opportunità del comparto e approfondisce la gestione del procurement dei materiali indiretti nelle aziende italiane del settore.
Procurement MRO: tra efficienza e maturità
Secondo l’indagine, il procurement nel settore Energy & Utilities italiano mostra un basso livello di formalizzazione, con una funzione acquisti che nel 65% dei casi ha un ruolo ancora limitato sul piano strategico e di governance. Tuttavia, emergono segnali di maturità: il 41% delle imprese adotta una logica di Total Cost of Ownership e quasi la metà utilizza matrici di portafoglio per le proprie strategie di approvvigionamento.
Le priorità restano chiare: contenimento dei costi operativi e di MRO, riduzione delle scorte e gestione efficace di macchinari e attrezzature. Cresce anche la sensibilità verso la sostenibilità, con quasi la metà delle aziende che privilegia fornitori certificati e socialmente responsabili e il 74% che valuta positivamente l’impiego di energia rinnovabile lungo la supply chain.
“Il settore Energy & Utilities è chiamato a un delicato equilibrio tra esigenze di efficienza immediata, investimenti in innovazione tecnologica e responsabilità ambientale – sottolinea Massimiliano Rottoli (nella foto), Managing Director di RS Italia – La gestione degli MRO deve evolvere da centro di costo a vero motore di creazione di valore, abilitando processi più digitali, resilienti e sostenibili”.
Digitalizzazione: tra progresso e ritardi
Il livello di digitalizzazione del settore è ancora medio-basso. Se l’uso di sistemi informativi integrati (85%) ed e-procurement (80%) è ormai diffuso, solo una minoranza di aziende (20%) impiega cloud computing e IoT, e appena il 23% utilizza AI e Big Data Analytics.
Le barriere restano sia tecniche (mancanza di dati affidabili, difficoltà di integrazione) sia culturali (resistenza al cambiamento, scarsa priorità strategica). Le imprese tendono a digitalizzare i processi più transazionali – dalla richiesta di quotazioni alla fatturazione – ma rimangono indietro nella gestione collaborativa e nel Vendor Managed Inventory, adottato solo dal 33% del campione.
Nonostante ciò, le aziende riconoscono che la digitalizzazione può portare una riduzione dei costi di magazzino, maggiore produttività ed efficienza complessiva.
ESG e gestione fornitori: la filiera come leva di sostenibilità
La gestione dei fornitori evolve verso modelli più responsabili. Sebbene gli indicatori tradizionali – affidabilità, puntualità e prezzo – restino centrali, si osserva una crescente attenzione ai criteri ESG.
Il 64% delle imprese adotta packaging riciclato, il 67% punta al consolidamento degli ordini, e oltre la metà favorisce approvvigionamenti locali per ridurre l’impatto ambientale e sostenere le comunità.
In questo modo, il procurement diventa una leva strategica di sostenibilità, contribuendo alla costruzione di una filiera resiliente e orientata al valore condiviso.
Efficienza e innovazione per un futuro sostenibile
La sfida più grande per il settore rimane quella di “ottenere di più con meno”: fronteggiare la crescita dei costi, la scarsità di competenze e le difficoltà della supply chain.
Entro il 2030, il comparto delle energie rinnovabili richiederà oltre 2,7 milioni di nuovi lavoratori a livello globale, tra installazione e manutenzione di impianti.
L’aggiornamento professionale e l’uso dell’intelligenza artificiale saranno fondamentali per colmare il gap, migliorare la sicurezza e aumentare la produttività.
Un esempio virtuoso arriva dal Regno Unito, dove RS Safety Solutions supporta un’importante azienda idrica nella gestione dei DPI e della sicurezza dei lavoratori, garantendo un tasso di puntualità del 98% nelle consegne.
Allo stesso modo, in Spagna, RS ha collaborato con ACCIONA per digitalizzare gli acquisti e migliorare l’efficienza, integrando RS eProcurement con la piattaforma aziendale e ottenendo una riduzione del 7% dei costi di acquisto e del 70% di quelli operativi.