Che cos’è il land use, land use change and forestry LULUCF?
Il land use, land use change and forestry (LULUCF) rappresenta un fattore chiave per la strategia climatica dell’Unione Europea. Secondo il report dell’Agenzia Europea per l’Ambiente (EEA) “Enhancing Europe’s land carbon sink“ (QUI per consultare il documento originale n.d.r.), nel 2023 il comparto ha agito come sink netto di carbonio pari a 198 MtCO2e, compensando circa il 6% delle emissioni totali di gas serra dell’UE. La capacità di assorbimento del settore si è però indebolita negli ultimi anni, generando incertezza rispetto al raggiungimento degli obiettivi climatici fissati per il 2030 e oltre. Nel breve termine, la strategia europea prevede che i settori legati al suolo svolgano un ruolo primario nel carbon removal dall’atmosfera. Il tutto considerando che nel 2023 l’UE ha adottato il primo target dedicato alle rimozioni land use, land use change and forestry y LULUCF.
Cosa si intende per sink di carbonio?
Il “sink di carbonio” si riferisce a qualsiasi processo, attività o sistema che assorbe più carbonio di quanto ne emetta, contribuendo così a ridurre la concentrazione di anidride carbonica (CO2) nell’atmosfera. I principali “carbon sink” naturali includono le foreste, gli oceani e i suoli, che assorbono enormi quantità di CO2 attraverso la fotosintesi e altri processi biologici.
Le foreste, ad esempio, immagazzinano carbonio nei loro tronchi, radici e foglie, mentre gli oceani assorbono CO2 attraverso il fitoplancton e altre forme di vita marina. L’importanza dei sink di carbonio è fondamentale nel contesto del cambiamento climatico, poiché bilanciano le emissioni di CO2 e contribuiscono a rallentare il riscaldamento globale. La conservazione e l’espansione dei sink naturali, così come lo sviluppo di tecnologie per la cattura e l’immagazzinamento del carbonio, come CCS Carbon capture & storage, CCUS Carbon capture utilization & storage, DAC Direct Air Capture così come l’agricoltura sostenibile e l‘agricoltura rigenerativa sono strumenti essenziali nella lotta contro il cambiamento climatico.
Quali sono le cause della diminuzione della capacità di assorbimento delle foreste?
Nonostante proiezioni inizialmente ottimistiche, tra il 2014 e il 2023 il sink netto medio annuo di carbonio delle foreste europee si è ridotto del 30% rispetto al decennio precedente. Questa contrazione è riconducibile a una serie di fattori interconnessi:
- Maturazione degli ecosistemi forestali, con conseguente rallentamento della capacità di sequestro del carbonio.
- Aumento dei tagli boschivi per ragioni economiche, politiche e per operazioni di recupero post-evento (salvage logging).
- Effetti crescenti dei cambiamenti climatici e una maggiore frequenza e gravità di disturbi naturali, come incendi, siccità e infestazioni da parassiti, che hanno inciso negativamente sulle riserve di carbonio delle foreste.
Questi elementi hanno determinato una riduzione sensibile della capacità di mitigazione offerta dal comparto land use, land use change and forestry y LULUCF..
Quali azioni e quali politiche possono rafforzare il potenziale di mitigazione?
Nonostante le difficoltà recenti, il settore land use, land use change and forestry LULUCF può ancora giocare un ruolo cruciale nel percorso verso la neutralità climatica al 2050. Il report EEA evidenzia una serie di opzioni concrete per incrementare il contributo degli ecosistemi terrestri:
- Tutela degli stock esistenti di carbonio, ad esempio evitando il drenaggio delle torbiere.
- Gestione avanzata delle foreste, dei terreni agricoli e dei pascoli, inclusa la rigenerazione degli ecosistemi degradati. Maggiore attenzione al soil health
- Piantumazioni mirate (afforestazione o agroforestazione) anche in contesti urbani o semi-urbani.
- Impiego della biomassa in prodotti durevoli e ad alto valore aggiunto, come materiali da costruzione.
Molte tra queste misure generano co-benefici rilevanti sul piano della biodiversità, della gestione idrica e della resilienza climatica, offrendo inoltre opportunità ai territori rurali. Tuttavia, l’adozione su larga scala resta frenata da politiche non coordinate e dalla carenza di incentivi economici adeguati.
Quale ruolo svolgono i dati e perché occorre lavorare sulla qualità delle informazioni?
Il monitoraggio delle emissioni e degli assorbimenti legati all’uso dei suoli è ancora caratterizzato da livelli d’incertezza superiori rispetto ad altri comparti. Da segnalare però che gli Stati membri UE hanno preso impegni per migliorare la qualità dei dati disponibili. La riuscita delle strategie in ambito land use, land use change and forestry y LULUCF. – sia pubbliche sia private – dipenderà dalla capacità di sfruttare appieno le potenzialità offerte da tecnologie emergenti e dalla disponibilità di nuovi dati affidabili. Per raggiungere gli obiettivi climatici fissati al 2050 sarà necessario agire in modo tempestivo e coordinato, senza perdere di vista i benefici accessori come sistemi ecologici più resilienti e catene del valore bio-based più robuste.