Sanità e ESG: quali sono i punti di riferimento di questo rapporto?
Il legame tra sanità e criteri ESG sta assumendo un ruolo sempre più rilevante nelle strategie pubbliche e private. Dai tempi della pandemia da Covid-19 la salute ha dimostrato di essere un pilastro fondamentale per la resilienza delle società e delle economie, evidenziando la necessità di integrare la sostenibilità anche nel settore sanitario.
Sul piano ambientale (E), il settore della salute è oggi responsabile di circa il 5% delle emissioni globali di CO2. Ospedali ed edifici sanitari sono grandi consumatori di energia e risorse, spesso con strutture datate e impatti significativi. L’applicazione dei principi ESG porta quindi a investire in efficienza energetica, energie rinnovabili, riduzione dei rifiuti ospedalieri e gestione sostenibile dell’acqua o water management, contribuendo a ridurre l’impronta ecologica delle strutture.
La dimensione sociale (S) è centrale: la sanità è per definizione un servizio a impatto diretto sulla vita delle persone. In questo ambito, l’approccio ESG significa garantire accesso equo alle cure, ridurre le disuguaglianze territoriali, investire nella formazione del personale sanitario e promuovere il benessere organizzativo. Anche il rapporto con le comunità locali diventa cruciale, attraverso progetti di prevenzione e programmi di inclusione.
Sul fronte della governance (G), le istituzioni sanitarie devono adottare pratiche di gestione trasparenti, garantire la sicurezza dei dati clinici e rispettare standard etici sempre più elevati. La digitalizzazione, con l’uso crescente di intelligenza artificiale e telemedicina, impone inoltre un’attenta regolazione di privacy e cybersecurity. Una governance solida permette di migliorare la fiducia dei cittadini e di attrarre investimenti sostenibili.
Sempre più fondi e investitori, infatti, includono il settore sanitario nei propri portafogli ESG, riconoscendone il potenziale di impatto positivo. Gli ospedali “green”, i progetti di economia circolare in ambito farmaceutico e l’adozione di tecnologie a basso impatto ambientale sono esempi concreti di come la sanità possa diventare motore di sostenibilità.
Il rapporto tra sanità ed ESG non è solo una questione di corporate social responsibility ma è una condizione necessaria per rendere i sistemi sanitari più resilienti, inclusivi ed efficienti, capaci di affrontare le sfide del futuro con un approccio integrato e sostenibile.
Siamo di fronte a una rivisitazione critica nel rapporto tra sanità e ESG?
Nel settore sanitario, la gestione delle iniziative ESG e i’attenzione dei fornitori verso le tematiche diversity & inclusion stanno affrontando una fase di ridefinizione critica. In un contesto di crescente attenzione verso la sostenibilità e l’equità sociale, le aziende del settore si trovano a bilanciare stringenti richieste di conformità con le esigenze operative quotidiane.
Questo scenario pone sfide significative ma anche opportunità strategiche che potrebbero definire il percorso del settore fino al 2027. Gli adattamenti operativi necessari non solo rispondono a pressioni esterne, come le aspettative dei clienti o la compliance a regolamentazioni più severe, ma rappresentano anche un’occasione per rafforzare la resilienza e l’efficacia a lungo termine delle organizzazioni sanitarie.
L’occasione per fare il punto su questi temi è offerta dalla pubblicazione della ricerca di Black Book Research sulla situazione del settore sanitario USA in relazione alle pratiche ESG (QUI per maggiori informazioni sulla ricerca).
C’è il rischio di una riduzione delle iniziative ESG e di politiche di diversity e inclusion?
Il report segnala che nell’ultimo anno, il panorama del settore sanitario statunitense ha assistito a una significativa contrazione delle iniziative legate all’ESG e alle politche di diversity e inclusion della rete dei fornitori.
Sulla base del sondaggio del secondo trimestre del 2025 condotto da Black Book Research, l’83% degli executive nel settore ha riferito di aver ridotto visibilità o dimensione di tali programmi. Questo cambiamento è attribuibile principalmente alle evoluzioni nel quadro normativo e alle modifiche nelle priorità delle organizzazioni. Tale tendenza riflette una crescente prudenza nelle strategie di investimento e gestione, spostando l’attenzione verso iniziative più direttamente allineate con le immediate richieste regolamentari e le esigenze operative.
Come sono cambiate le strategie di conformità e le richieste dei clienti?
Di fronte a un ambiente normativo in rapido cambiamento, il 76% degli intervistati ha indicato che la loro organizzazione ora implementa programmi di ESG e diversity a livello di fornitori solo in risposta a specifiche normative statali o su esplicita richiesta dei membri ospedalieri o della leadership del sistema sanitario.
Questa trasformazione segnala un passaggio strategico da un approccio organizzativo generalizzato a uno più mirato e reattivo. Le organizzazioni sanitarie, pertanto, stanno adottando una posizione più agile e modulare, potenzialmente capace di ottimizzare le risorse e concentrarsi su aree con un impatto immediato e misurabile sulle operazioni quotidiane e sulla soddisfazione del cliente.
Quali sono gli adattamenti operativi e le considerazioni strategiche valide fino al 2027?
Con l’assenza di indicazioni precise che regolamentano le iniziative di ESG e diversity, le entità sanitarie sono chiamate a navigare un terreno incerto. Questo scenario richiede adattamenti operativi che rispondano dinamicamente alle necessità espresse dai clienti o dettate da specifici requisiti regolamentari.
Guardando al futuro, in particolare fino al 2027, si prevede che le organizzazioni sanitarie continueranno a enfatizzare la flessibilità strategica, cercando di bilanciare tra conformità regionale e allocazione efficace delle risorse.
In questo contesto, i responsabili IT nel settore sanitario dovranno essere particolarmente perspicaci nell’interpretare le evoluzioni del mercato per allinearsi efficacemente con le aspettative degli stakeholder, garantendo al contempo l’integrità operativa e la sostenibilità a lungo termine delle loro iniziative.
La ricerca ha esaminato come le dinamiche all’interno del settore sanitario stiano evolvendo sotto la pressione di molteplici fattori, dalla riduzione delle iniziative ESG alle crescenti richieste di conformità da parte dei clienti, fino agli adattamenti operativi che le aziende dovranno attuare entro il 2027. Questo scenario pone le basi per un periodo di significative trasformazioni, dove le decisioni prese oggi influenzeranno profondamente la strategia aziendale futura. Per i responsabili del settore, il compito immediato sarà quello di navigare questa fase di incertezza con una visione chiara e una strategia ben definita che possa armonizzare gli obiettivi finanziari con quelli sociali e ambientali. Solo in questo modo potranno garantire la sostenibilità a lungo termine delle operazioni e rispondere alle aspettative dei loro stakeholder.