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Responsabilità sociale, Capgemini combatte il razzismo con il World Economic Forum

La società tra i membri fondatori dell’iniziativa “Partnering for racial justice in business”, lanciata con l’obiettivo di aiutare a costruire in tutto il mondo luoghi di lavoro equi e giusti per professionisti con identità razziali ed etniche sottorappresentate

Pubblicato il 17 Feb 2021

Responsabilità sociale, Capgemini combatte il razzismo con il World Economic Forum

Partnering for racial justice in business”: anche Capgemini aderisce all’iniziativa lanciata dal World Economic Forum con l’obiettivo di “aiutare a costruire in tutto il mondo luoghi di lavoro equi e giusti per professionisti con identità razziali ed etniche sottorappresentate”. L’iniziativa è stata lanciata per rendere operativi e coordinare gli impegni volti a sradicare il razzismo sul posto di lavoro e stabilire nuovi standard globali per l’equità razziale in azienda. Ma l’operazione vuole fornire anche una piattaforma a disposizione delle imprese per sostenere collettivamente un cambiamento in favore dell’introduzione di politiche inclusive.

L’azienda sostiene la diversità e incoraggia l’inclusione

Come organizzazione responsabile e multiculturale di 265mila persone presente in quasi 50 Paesi nel mondo, il Gruppo Capgemini sostiene la diversità e incoraggia l’inclusione di identità culturali e origini etniche e sociali, considerandole componenti essenziali della sua identità e cultura aziendale. Capgemini si impegna ad ampliare le opportunità per le comunità in tutte le aree geografiche in cui opera, a consentire loro di sradicare il razzismo nei rispettivi contesti di lavoro e a contribuire alla creazione di una classe dirigente rappresentativa della diversità in tutti i settori.

Il Ceo Ezzat: “Agire è una nostra responsabilità”

“Costruire un futuro inclusivo e sostenibile per tutti è al centro degli obiettivi di Capgemini – dichiara Aiman Ezzat, Chief executive officer del Gruppo Capgemini -. La diversità e l’uguaglianza sono elementi fondamentali inalienabili del nostro contesto lavorativo e delle comunità in cui operiamo. In qualità di leader globale, abbiamo la forza e le possibilità per intraprendere un’azione incisiva nella lotta per la giustizia razziale in tutto il mondo e sappiamo che è nostra responsabilità farlo. È con la convinzione che insieme siamo più forti nel percorso verso l’equità razziale nel mondo del lavoro che Capgemini è orgogliosa di essere tra i membri fondatori di questa iniziativa”.

“Con appena l’1% delle aziende Fortune 500 guidate da Ceo neri, la necessità di affrontare la sottorappresentazione razziale in azienda è improrogabile ed evidente. Per sviluppare luoghi di lavoro corretti dal punto di vista razziale ed etnico, le aziende devono combattere il razzismo a livello sistemico, affrontando non solo le meccaniche strutturali e sociali delle loro organizzazioni, ma anche il ruolo che svolgono all’interno delle loro comunità e nell’economia in generale”, aggiunge Saadia Zahidi, Managing director del World Economic Forum.

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