Se si cerca Eufemia, città invisibile, con Google Maps potrebbe anche essere che lo smartphone suggerisca di prendere la Linea Gialla e di scendere ad Affori FN, nella zona Nord di Milano. Non è una certezza sia chiaro, ma ci sarebbero buone ragioni perché questo possa accadere. Eufemia è una delle città invisibili descritte ne Le città invisibili di Italo Calvino del 1972. In questo libro, Marco Polo racconta all’imperatore Kublai Khan una serie di città fantastiche che rappresentano aspetti simbolici dell’esperienza umana. Ogni città che descritta ha un significato profondo, spesso metaforico, riguardo alla vita, alla memoria, ai desideri, alla solitudine, al cambiamento, ecc.
La città di Eufemia, una città in costante evoluzione
Eufemia è appunto una delle città invisibili descritte da Marco Polo e in particolare rappresenta una città-mercato, un luogo di scambio, dove non c’è però solo il commercio delle merci ma si trattano ricordi e racconti. Eufemia è poi una realtà in continua trasformazione. E a differenza di altre città Eufemia non è statica: le sue strutture, i suoi abitanti e persino le sue strade sono in continuo mutamento, e l’ambiente cambia e si sviluppa in un modo che non si può mai definire completamente.
Eufemia è una città nella quale si riflette l’idea di evoluzione costante, dove il cambiamento non accade occasionalmente, ma è il cuore stesso della città: le sue case, le sue strade e la sua architettura sono tutte soggette a modifiche continue e vivono in una città fluida, che non è mai la stessa due volte, proprio come l’esperienza umana, in continua, ininterrotta, evoluzione.

Eufemia Emporio e Bistrot
Il senso di Eufemia, della sua continua trasformazione e fluidità sono anche un simbolo delle nostre identità e della nostra vita e per chi ha cercato Eufemia il 1° giugno 2025, come ha fatto Impact Bridges di Atacama, la mappa ha suggerito di dirigersi verso Eufemia Emporio e Bistrot Cooperativa Sociale che esattamente quel giorno festeggiava il suo primo compleanno, nel popoloso quartiere di Affori, a nord di Milano.
La cooperativa, fondata nel luglio del 2023 con il nome di Eufemia per incarnare il concetto di città aperta e città in evoluzione, ha aperto Emporio e Bistrot proprio il 1 giugno 2024.
Guarda il video di Impact Bridges dedicato a Eufemia Emporio e Bistrot
Il percorso di Eufemia Emporio e Bistrot

Eufemia Emporio e Bistrot nasce dalla volontà di creare un nuovo emporio di comunità a Milano, un luogo che trascende la semplice funzione commerciale. È definito come uno spazio polifunzionale, accogliente e utile sia per il quartiere che per l’intera città, con attività che spaziano dall’alimentare alla ristorazione, dalla formazione al sociale.

I tre pilastri di Eufemia
La missione di Eufemia si articola su tre pilastri principali:
- Distribuzione e vendita di prodotti etici e sostenibili: L’emporio è un punto di riferimento per l’acquisto di prodotti agro-ecologici biologici e di qualità a filiera corta. Questi prodotti, selezionati collettivamente dai soci, provengono dall’agricoltura contadina e periurbana, rispettando i lavoratori, l’ambiente e i territori. L’obiettivo è sostenere un modello produttivo essenziale per la salvaguardia della terra. Tra gli esempi concreti di questa attenzione, si trovano la “Salsa Sfrutta Zero”, una passata di pomodoro prodotta senza sfruttamento lungo tutta la filiera, dalla semina alla raccolta, con l’impegno di garantire una giusta retribuzione ai lavoratori. Un altro esempio è la “Banda Biscotti”, un laboratorio di panetteria e pasticceria gestito all’interno del carcere di Verbania, dimostrando l’attenzione verso prodotti trasformati con una forte valenza sociale.
- Inclusione sociale e lavorativa: Essendo una cooperativa sociale, Eufemia si impegna attivamente nell’inclusione lavorativa di persone in situazioni di fragilità o svantaggio sociale. Il tutto considerando che la legge sulle cooperative sociali identifica come svantaggiati individui con disabilità fisiche o psichiche, dipendenze o persone detenute con permesso di lavoro. Eufemia si concentra particolarmente su quest’ultima categoria, ma non solo. Il percorso include corsi di formazione pre-assunzione e tirocini, spesso supportati da altre imprese sociali. Molte di queste persone vengono poi assunte e alcuni diventano soci della cooperativa. Inoltre, Eufemia impiega anche figure non considerate “svantaggiate” dalla legge ma che lo sono di fatto, come alcune cuoche di origine magrebina che hanno intrapreso un percorso migratorio e che già collaboravano in precedenti esperienze. Queste collaboratrici, come Nadia dal Marocco e Sarida dall’Algeria, contribuiscono con la loro professionalità, la loro cultura e la loro interpretazione della cucina al lavoro della cooperativa.
- Spazio per la comunità e la socialità: Eufemia svolge poi un ruolo importante come punto di aggregazione per il quartiere di Affori, un’area nella quale mancano occasioni e luoghi di socialità. Gli spazi sono concepiti come un ambiente per incontri, dibattiti e attività socio-culturali. Questo include eventi più strutturati, come presentazioni di libri in collaborazione con la vicina Libreria Alaskan, spesso focalizzati su temi sociali come il carcere o la violenza contro le donne. Eufemia promuove poi anche momenti di socialità più spontanei, come avvenuto a Capodanno, quando lo spazio è rimasto aperto per accogliere persone anziane del quartiere che altrimenti non avrebbero festeggiato, creando un senso di comunità. È un luogo dove, come si sottolinea, non si scambiano solo merci, ma storie, idee e relazioni.

Un gruppo di lavoro in costante confronto
La gestione di Eufemia è autogestita e volontaria, con gruppi di lavoro in costante confronto, seguendo un modello decisionale democratico e inclusivo. Chiunque desideri contribuire può partecipare attivamente, proponendo idee e prendendo parte alle decisioni collettive. Questo impegno si riflette anche in iniziative come lo “Spazio Lab” dedicato all’educazione alimentare e ambientale, che sensibilizza al consumo consapevole e alla riduzione degli sprechi. Il “Bistrot Sociale” non è infatti solo un punto di ristoro, ma genera anche opportunità socio-lavorative e favorisce lo sviluppo di competenze. Lo “Spazio Cultura ed Eventi” è poi un laboratorio aperto alla co-progettazione di iniziative culturali e aggregative.

Il ruolo del laboratorio pratico
Un esempio concreto di questa sinergia comunitaria è il laboratorio pratico organizzato da Fuorimercato in collaborazione con Eufemia, che invita i partecipanti a condividere saperi e amore per il cibo attraverso la narrazione di una propria “ricetta del cuore”. Guidati dallo chef di Eufemia, i partecipanti preparano insieme le ricette selezionate, per poi cenare tutti insieme. Questo laboratorio, gratuito e a numero limitato, si tiene presso la sede di Eufemia in via Scherillo 4 a Milano.
Eufemia Emporio e Bistrot è dunque molto di più di un semplice emporio o bistrot; è un progetto inclusivo che attiva protagonismo e idee, ascoltando i bisogni del territorio e promuovendo la libera espressione e la partecipazione collettiva.
Gli appuntamenti di Impact Bridges
Leggi e guarda anche
la prima puntata di Impact Bridges dedicata a RECUP, l’Associazione di Promozione Sociale attiva contro lo spreco alimentare.
la seconda puntata che affronta i temi della formazione scientifica in paesi in via di sviluppo con SeedScience: seminare scienza
la terza puntata con i progetti e le azioni, i progetti educativi, culturali e di supporto psicologico per i detenuti di Liberi Dentro.
la quarta puntata dedicata a Tech7 e alle attività di formazione al digitale e integrazione dei ragazzi del quartiere San Siro di Milano
la quinta puntata dove si mostra come RigeneraMI opera per il recupero e la rigenerazione di vecchi pc e dispositivi elettronici per contrastare il digital divide e promuovere la sostenibilità
Per conoscere Impact Bridges e Atacama
Che cos’è Impact Bridges, un progetto per costruire un ponte verso inclusione e sostenibilità.
Chi è Atacama, il valore dell’impresa sociale,




































































