Future Business

Trasformazione digitale, sostenibilità e attenzione ai dipendenti: i punti cardine delle aziende pronte al futuro

Come rispondere alle esigenze in continua evoluzione dei clienti, soddisfare le mutevoli esigenze dei dipendenti e investire nella tecnologia per avvantaggiare il business? Il Fit For Future Report 2021 di Vodafone Business evidenzia come transizione digitale e sostenibilità, dall’essere valori collaterali sono diventati asset primari per ogni brand, con ambizioni che vanno oltre la mera sopravvivenza

Pubblicato il 02 Dic 2021

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Se l’anno scorso il focus era sull’impatto della pandemia Covid-19 sulle aziende; quest’anno il Fit For Future Report di Vodafone Business ha indagato come le imprese “FFTF” stiano gestendo le sfide di business, tecnologiche e sociali emergenti e come le caratteristiche e l’approccio di queste aziende stiano contribuendo al loro successo. L’indagine è stata condotta su oltre 2500 aziende di tutte le dimensioni in 11 Paesi: Portogallo, Spagna, Regno Unito, Sud Africa, Stati Uniti, Cina, India, Germania, Italia, Paesi Bassi e Irlanda. 

Sono diverse le caratteristiche di un’azienda pronta ad affrontare il futuro. Essere positivi verso il cambiamento, adottare nuove tecnologie, adattarsi a nuovi trend e avere una strategia valida sui propri obiettivi di trasformazione. Secondo il report di Vodafone, sono pronte solo il 21% delle micro imprese (da 2 a 9 dipendenti), il 25% delle piccole (meno di 50 dipendenti), il 24% delle medie (fino a 250 dipendenti) e il 21% delle grandi imprese (più di 250 dipendenti).

Il 94% di queste però ritiene di saper affrontare i rischi futuri, mentre sul totale degli intervistati siamo sul 58%. Inoltre, 8 su 10 affermano che i piani di continuità durante la pandemia hanno funzionato bene. Un analisi condotta dalla London School of Economics mostra inoltre che queste aziende hanno un vantaggio strategico: hanno probabilità maggiori del 36% di superare i loro concorrenti.

Le aziende “a prova di futuro” sono maturate dal punto di vista della trasformazione digitale: quasi 9 su 10 (89%) hanno creato una tabella di marcia chiara, contro solo il 60% delle imprese in generale. A livello globale, l’80% delle aziende FFTF è molto ottimista su almeno una delle tecnologie testate, rispetto al 66% di tutte le aziende intervistate.

Per il 69% delle aziende FFTF, la sostenibilità è cresciuta di importanza durante la pandemia e quasi 4 aziende su 10 la considerano come “assolutamente necessaria”; dato che si attesta al 21% sul totale. Una tendenza che sembra destinata a crescere, visto che oltre la metà (51%) delle aziende FFTF prevede di aumentare la spesa per ESG (Environmental, social and corporate governance) e CSR (Corporate Social Responsibility) nel prossimo anno.

Infine, determinante è anche l’attenzione ai dipendenti che si aspettano sempre di più dai datori di lavoro, inclusa una maggiore flessibilità in termini di luogo (50%), numerose aspettative di libertà e autonomia (50%) e di ore lavorate (49%). Una trasformazione che non è esente da difficoltà: dallo sviluppo e mantenimento di solide relazioni di lavoro al mantenimento del morale e della motivazione dei dipendenti, il 73% delle imprese ha affermato che almeno un aspetto della cultura aziendale sta diventando di più difficile gestione.

Immagine fornita da Shutterstock

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