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TechnoVision 2024: le cinque tendenze tech secondo Capgemini

L’AI generativa verso la miniaturizzazione dei modelli, i progressi nel quantum computing con nuove misure di sicurezza, i nuovi paradigmi dell’l’industria dei semiconduttori, le batterie che evolveranno verso tecnolopiù acessibili, mentre l’esplorazione spaziale diventerà fondamentale per affrontare le sfide terrestri

Pubblicato il 08 Gen 2024

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Il futuro della tecnologia e gli sviluppo che caratterizzeranno il 2024: con il report “TechnoVision Top 5 Tech Trends to Watch in 2024“, Capgemini ha scelto di focalizzare l’attenzione sulle tecnologie destinate a determinare un punto di svolta nell’anno a venire, e fornire indicazioni alle imprese che stanno affrontando decisioni di business transformation orientate all’innovazione. Accanto alla grande attenzione sollevata dall’Intelligenza Artificiale generativa nel 2023 e tutt’ora in corso, il 2024 vedrà crescere anche altre tecnologie chiave, che raggiungeranno una fase di maturità e potranno effettivamente contribuire alla risoluzione di sfide rilevanti per le aziende, la società e l’ambiente. Dalle evoluzioni nei semiconduttori alla crittografia post-quantistica, dalla chimica per batterie più durevoli e sicure alla nuova fase di esplorazione dello spazio. Guardando poi oltre il 2024, tra le tendenze che si prospettano all’orizzonte figurano la crescite delle iniziative per ridurre il costo dell’idrogeno a basse emissioni come delle tecnologie di carbon capture and storage.

AI Generativa: la rivoluzione delle “Small”

L’IA generativa ha già lasciato il segno nel panorama tecnologico e aziendale, e nel 2024 si assisterà ad una continua evoluzione. Mentre i “Large Language Model” attuali continueranno a prosperare, l’attenzione si sposterà verso modelli più compatti ed efficienti dal punto di vista dei costi. La miniaturizzazione consentirà l’esecuzione di modelli su installazioni più accessibili, con capacità di elaborazione limitate, ai margini delle reti e su architetture aziendali più piccole.

La combinazione di modelli generativi con informazioni di alta qualità provenienti dai Knowledge Graph (rappresentazioni strutturate dei dati e delle loro interconnessioni) aprirà la strada a nuove piattaforme di intelligenza artificiale, riducendo al tempo stesso la possibilità di “errori“. Queste permetteranno alle aziende di sfruttare l’IA generativa anche senza competenze tecniche avanzate, portando – nel lungo periodo – alla creazione di reti interconnesse di modelli messi a punto per compiti specifici, nonché allo sviluppo di veri e propri ecosistemi generativi multi-agente.

Perché è importante: Questa evoluzione rende l’IA generativa più accessibile, versatile ed economica, consentendo alle organizzazioni di implementare più rapidamente casi d’uso e trarre maggior valore a lungo termine.

Tecnologie quantistiche: l’incontro tra Cyber e Quantum

Mentre la potenza di calcolo fa progressi, si rende altrettanto necessaria un’evoluzione nei meccanismi di difesa digitale. AI e ML vengono sempre più impiegate per rilevare tempestivamente le minacce cibernetiche. Tuttavia, l’avvento dell’informatica quantistica rappresenta una nuova sfida per la sicurezza informatica globale, poiché potrebbe rendere obsoleti gli attuali standard di crittografia. Di conseguenza, lo sviluppo di algoritmi resistenti ai quanti diventa cruciale per preservare la privacy e la sicurezza dei dati. Il 2024 vedrà la pubblicazione dello standard per la “crittografia post-quantistica” (PQC) negli Stati Uniti dal National Institute of Standards and Technology, che spingerà le organizzazioni pubbliche e private a migrare entro un anno verso nuovi algoritmi di crittografia resistenti agli attacchi quantistici. Questo cambio di paradigma richiederà un’attenzione particolare da parte dei consigli di amministrazione.

Perché è importante: La transizione verso la crittografia post-quantistica avrà un impatto fondamentale sulla sicurezza informatica globale, richiedendo preparazione e adattamento da parte di responsabili aziendali ed esperti di tecnologia.

Semiconduttori: oltre la legge di Moore

I semiconduttori, considerati il bene più commercializzato al mondo, sono al centro della trasformazione digitale. L’industria è sull’orlo di un’era di trasformazione, con chip che si avvicinano ai 2 nm e transistor delle dimensioni di pochi atomi. Inoltre, i crescenti investimenti in ricerca e sviluppo e in impianti di fabbricazione all’avanguardia stanno diventando una sfida anche per i più grandi produttori.

Il 2024 vedrà un’evoluzione della legge di Moore, con chiplet che potrebbero progressivamente impilare i chip in 3D. Nuove forme di litografia e innovazioni nella scienza dei materiali contribuiranno a mantenere in crescita la potenza di calcolo, alimentando l’accelerazione della trasformazione digitale in vari settori.

Perché è importante: Oggetti connessi più potenti, dagli smartphone ai veicoli elettrici, fino ai data center e alle telecomunicazioni, impatteranno sull’ecosistema stesso dei semiconduttori, con l’emergere nel 2024 di nuove gigafabbriche, nuove normative, nuovi modelli di business e nuovi servizi di fusione.

Batterie: una nuova chimica

Migliorare le prestazioni e ridurre i costi delle batterie è cruciale per la transizione verso la mobilità elettrica e le energie rinnovabili. Accanto alle batterie LFP (litio ferro-fosfato) e NMC (nichel manganese cobalto) che stanno diventando lo standard per le applicazioni sui veicoli elettrici, nel 2024 si assisterà probabilmente all’introduzione di batterie senza cobalto e batterie allo stato solido.

Queste tecnologie promettono maggiore densità energetica (cioè capacità di immagazzinamento) a un costo inferiore rispetto alle batterie tradizionali, riducendo la dipendenza da materiali critici (come il litio, il nichel, il cobalto, i minerali delle terre rare e la grafite). Con la promessa di una durata di vita più lunga e una sicurezza più solida. Questa evoluzione è fondamentale in un mondo focalizzato sulla transizione energetica e la sostenibilità ambientale.

Perché è importante: Gli sviluppi nelle batterie offriranno un percorso verso scelte più ampie per l’industria delle batterie e un uso più sostenibile dei materiali, accelerando la transizione verso fonti di energia sostenibili e gli sforzi per realizzare una produzione sostenibile e per mitigare il cambiamento climatico.

Tecnologia spaziale per affrontare le sfide terrestri

Il 2024 vedrà un rinnovato interesse per la tecnologia spaziale che non solo punta a guidare le scoperte scientifiche, ma anche a offrire soluzioni per le sfide più critiche che affliggono la Terra. Tra queste rientrano il monitoraggio dei rischi climatici, la gestione dei disastri ambientali, il miglioramento dell’accesso alle telecomunicazioni, nonché la salvaguardia della difesa e della sicurezza nazionale.

La Nuova Era Spaziale, supportata da una varietà di tecnologie avanzate, tra cui il 5G, i sistemi satellitari avanzati, i big data e l’informatica quantistica, non è più solamente appannaggio delle agenzie governative, ma vede coinvolte attivamente anche figure del settore privato, dalle startup alle grandi aziende.

Nel corso del 2024, questa sinergia di forze dovrebbe accelerare l’innovazione, dando impulso a progetti tecnologici nel campo della propulsione sostenibile dei veicoli spaziali, sia elettrica che nucleare e delle nuove costellazioni nell’orbita terrestre bassa, destinate a fornire comunicazioni senza interruzioni.

Perché è importante: L’ultima corsa allo spazio ha rivoluzionato il mondo accelerando innovazioni rivoluzionarie come la tecnologia satellitare, il GPS, i circuiti integrati, l’energia solare e i materiali compositi. Questo ritorno alle stelle promette di fare altrettanto nei campi delle telecomunicazioni, della valutazione dei cambiamenti climatici e dell’osservazione della Terra.

Oltre il 2024: prospettive per i prossimi 5 anni

Il report di Capgemini guarda anche oltre il 2024, identificando tre tendenze tecnologiche emergenti che caratterizzeranno i prossimi cinque anni.

L’idrogeno a basse emissioni per la carbon neutrality

L’idrogeno, a lungo considerato un’alternativa ecologica ai carburanti, è ora al centro dell’attenzione per ridurre l’impatto ambientale. La produzione tradizionale di idrogeno è infatti intensiva dal punto di vista energetico e basata sui combustibili fossili. La nuova tendenza verso l’idrogeno a basse emissioni di carbonio sta rivoluzionando questa dinamica, impiegando energia rinnovabile o nucleare per alimentare l’elettrolisi dell’acqua, e quindi ottenere idrogeno e ossigeno con basse emissioni di carbonio.

L’avanzamento nella tecnologia degli elettrolizzatori promette maggiore efficienza e riduzione dei costi. Nonostante le sfide di affidabilità e scalabilità, paesi e aziende in tutto il mondo stanno investendo massicciamente nell’idrogeno a basse emissioni di carbonio come parte delle loro strategie per raggiungere la neutralità carbonica, con l’obiettivo di ridurne il costo nel prossimo futuro.

Nuove tecniche per la Carbon Capture and Storage (CCS)

La riduzione delle emissioni di carbonio rimane una priorità secondo l’Accordo di Parigi. Per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione, anche diversi settori industriali hard-to-abate dovranno adottare tecnologie di cattura del carbonio o Carbon capture and storage (CCS), specialmente alla fonte, come nelle fabbriche di cemento o acciaio. Le nuove metodologie di cattura della CO2 diventano sempre più efficienti e meno dispendiose dal punto di vista energetico, supportate da investimenti significativi negli Stati Uniti e nell’Unione Europea.

L’innovazione spazia da tecnologie avanzate con solventi a minor consumo energetico per la cattura e il rilascio del CO2, a sorbenti solidi che offrono costi inferiori e maggiore selettività per la CO2. Inoltre, la tecnologia a membrana, che filtra la CO2 da altri gas, viene perfezionata per migliorarne l’efficienza e la scalabilità. La cattura del carbonio affronta sfide specifiche come i costi, lo stoccaggio e la conversione nei processi industriali. Per quanto riguarda invece la ricerca sulla rimozione diretta di CO2 dall’atmosfera o Carbon dioxide removal (CDR) attraverso la cattura diretta dell’aria (DAC) è in corso, benché questa applicazione rimanga costosa rispetto alle alternative di cattura del carbonio.

Il futuro tracciato dalla biologia sintetica

La pandemia di COVID-19 ha evidenziato l’importanza della biologia sintetica per proteggere la salute pubblica, con l’utilizzo dell’mRNA sintetico per lo sviluppo di vaccini. Questo campo interdisciplinare, che unisce biologia, ingegneria, informatica e biotecnologia, abilita applicazioni rivoluzionarie che potrebbero avere un impatto straordinario su medicina, agricoltura e sostenibilità ambientale. Per questo sarà un tema caldo dei prossimi anni. Le innovazioni imminenti comprendono cellule e organismi programmabili in grado di produrre nuovi farmaci, prodotti chimici green e materiali sostenibili, nonché scoperte nel campo dell’editing genetico che offrono il potenziale per curare le malattie genetiche.

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