Global Challenges

IBM Call for Code: Open Hybrid Cloud e AI per le sfide ambientali, sociali ed economiche a THINK 2021

Nato quattro anni fa, il programma globale di IBM si è evoluto in una tecnologia sempre attiva per una piattaforma che riunisce developer, data scientist e problem solver per mitigare l’impatto dei disastri naturali, affrontare le questioni di giustizia razziale e combattere il cambiamento climatico

Pubblicato il 17 Mag 2021

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Risale a quattro anni fa la nascita della Call for Code creata dalla David Clark Cause e supportata da IBM come Founding Partner. Si tratta di un programma globale progettato per mettere le tecnologie di Open Hybrid Cloud e Artificial Intelligence targate IBM, nelle mani di più di 24 milioni di sviluppatori, data scientist e problem solver in tutto il mondo con la speranza che possano costruire soluzioni software open source sostenibili per risolvere alcune delle più grandi sfide del mondo guidando così un cambiamento positivo. Fin dall’inizio più di 400.000 persone da 179 nazioni hanno preso parte a questa sfida. E ciò che la rende così unica, è l’impatto che sta avendo con la dislocazione nelle comunità locali di tutto il mondo.

Come ricorda in una conferenza all’IBM Think 2021, Kait Parker, Meteorologist and Climate Reporter, The Weather Channel, nell’edizione inaugurale del 2018, la sfida era creare soluzioni per aiutare a mitigare gli effetti dei disastri naturali. Il vincitore Project OWL creò reti mesh ad-hoc di dispositivi Internet of Things basati su LoRa (Long Range radio) mantenendo attiva la comunicazione anche in aree devastate senza internet, wi-fi o elettricità. Il principio era questo “Quando l’infrastruttura è inattiva, il sistema ripristina quell’1% delle comunicazioni necessarie per salvare vite umane. I civili possono inviare brevi messaggi fornendo la loro posizione e le loro esigenze. I governi locali e i soccorritori possono utilizzare la rete per dare priorità alla loro risposta e fornire informazioni critiche alla comunità”. In seguito, il team di Project OWL ha eseguito test sul campo a Porto Rico, installando quasi 30 dispositivi DuckLink wireless alimentati a energia solare nelle comunità e nelle università che possono essere attivati ​​per comunicazioni di emergenza durante un grande uragano. Oggi, più di 500 sviluppatori, innovatori e sostenitori in sei continenti sono coinvolti nella comunità open source che contribuisce al progetto.

L’anno scorso la Call for Code ha toccato vari ambiti, tra i quali il cambiamento climatico. Il vincitore ha studiato una soluzione che usa i dati per aiutare i piccoli agricoltori a combattere l’impatto delle condizioni climatiche. 

Capacità aumentate per i piccoli agricoltori che devono far fronte al climate risk

Che si tratti della rete di condivisione delle conoscenze, dell’educazione sulle tendenze del cambiamento climatico o delle informazioni sulle migliori pratiche, i grandi agricoltori hanno accesso a risorse che i piccoli agricoltori non riescono ad ottenere. Inoltre, un’abilità importante che è spesso assente nei piccoli agricoltori è la capacità di eseguire la valutazione del rischio climatico, che può essere un fattore fondamentale per ottenere finanziamenti dalle istituzioni. Con i piccoli agricoltori che stanno vivendo queste disparità in tutto il mondo, è necessaria una soluzione mondiale per combattere gli effetti che il cambiamento climatico sta avendo su questo settore.

Progettata dal basso, lavorando a contatto con gli utenti finali, i contadini, Agrolly è un’applicazione mobile che mira a colmare la lacuna informativa degli agricoltori con meno risorse a disposizione di modo che possano prendere decisioni più informate, ottenere i finanziamenti necessari e migliorare i loro risultati economici, riuscendo a far fronte al climate change. Nella piattaforma è presente una previsione delle precipitazioni a lungo termine, che viene testata periodicamente per una maggiore precisione, oltre al fabbisogno idrico delle colture per l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO), che è adattato alla posizione di ciascun agricoltore, tipo di coltura e fase dell’azienda. Agrolly fornisce anche un forum che consente agli agricoltori di condividere informazioni e soluzioni e consente il caricamento di testo e immagini; infine, include algoritmi di rischio delle colture che consentono ai piccoli agricoltori di eseguire valutazioni del rischio e capire quali colture sono più adatte dal punto di vista geogradico.

“Da quando abbiamo vinto la Call for Code, abbiamo lavorato con IBM e riceviamo sostegno anche dalla Linux Foundation per la parte del meteo e delle colture più open source per aiutare i contadini nei mercati emergenti non solo dove abitiamo noi, ma anche in altri paesi che dipendono da agricoltura e allevamento. Al momento, il Gruppo lavora per sviluppare applicazioni locali specifiche in Mongolia, Brasile e India perché geografia e stadio di sviluppo del settore generano la necessità di app diversificate” spiega Chimegsaikhan Munkhbayar, COO Agrolly.

Progetti open source nella lotta per la giustizia razziale 

Partita dalla volontà di affrontare e vincere singole sfide globali, la Call for Code è andata oltre andando a toccare questioni acute e di lungo periodo. Nel 2020, dopo gli assassini di George Floyd, Ahmaud Arbery, Breonna Taylor e tanti altri, IBM ha annunciato la Call for Code for Racial Justice che incoraggia progetti open source per progredire in tre settori chiave: polizia e riforma giudiziaria e responsabilità, rappresentanza diversificata e riforma politica e legislativa.

Ruth Davis, Director, Call for Code IBM  racconta “A metà febbraio abbiamo annunciato le sette soluzioni per la giustizia razziale che ora sono disponibili e open source sulla piattaforma della Linux Foundation. Lo stesso giorno abbiamo presentato la soluzione Take two che identifica i bias nei contenuti e garantisce che si usi un linguaggio inclusivo. IBM lo usa internamente e funziona molto bene perché oltre a identificare il linguaggio non inclusivo, sfrutta l’intelligenza artificiale garantendo che i messaggi, nel contesto siano a loro volta inclusiviUn altro aspetto a cui accenno è Legit info: con questo tool, cittadini e attivisti possono accedere ad un linguaggio molto chiaro a livello di legislazione che aiuta loro a capire cosa succede ogni giorno nelle loro comunità e l’impatto sulle loro vite. Un altro ambito che sta crescendo molto è Open sentencing: visto che i neri e le minoranze sottorappresentate ricevono condanne più pesanti per lo stesso identico reato, questa soluzione è pensata per identificare i bias razziali nelle sentenze e quindi può fornire ad un avvocato d’ufficio un’arma con i dati necessari a garantire che il cliente possa ottenere una giusta rappresentanza e sentenza”.

 

La Global Challenge 2021 alla volta del cambiamento climatico

Vincere la sfida del climate change è l’ambizione della Call for Code Global Challenge 2021, che offre ai partecipanti l’opportunità di avere un impatto ancora maggiore sulla questione più urgente della nostra esistenza. Dato che il cambiamento climatico è così ampio, sono state identificate tre sottocategorie incentrate sui principali obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite: gestione dell’acqua, distribuzione del cibo e produzione e consumo economici.

“La piattaforma Call for Code ha superato ogni aspettativa. Dai partecipanti alle soluzioni tecnologiche, alla passione degli sviluppatori in tutto il mondo, è stato davvero pazzesco constatare quanta partecipazione ci sia stata” interviene Bob Lord, Senior Vice President, Worldwide Ecosystems & Blockchain, IBMIl segreto di questo successo? Con la Call for Code prendiamo le tecnologie IBM di open hybrid cloud e AI, le stesse che usiamo nelle grandi imprese, e le mettiamo in mano agli sviluppatori, che spesso non hanno gli strumenti di cui necessitano per risolvere problemi, che poi è il loro istinto naturale. Così permettiamo loro di unirsi alla comunità di sviluppo open source e di iterare su queste idee e mettere assieme gruppi di collaborazione”.

Non dobbiamo dimenticare poi, il supporto della Linux Foundation che eleva il livello delle soluzioni. Noi aiutiamo il vincitore a risolvere grandi problemi della società che secondo alcuni sono irrisolvibili. Uno dei punti forti del programma è non solo la competizione ma il nostro impegno con alcuni dei nostri soci sul dislocamento. Ci impegniamo a non avere idee sullo scaffale ma metterle sul mercato. 

“Negli ultimi 4 anni, gli sviluppatori hanno cercato di risolvere l’impossibile e in modo olistico, questo è l’unico modo per risolvere global challenges con la tecnologia. Forse non era così 15 anni fa, ma ora dobbiamo usare la tecnologia e i dati per darci una rotta, su come avere un impatto sul mondo e il climate change è qua ora. Ci sono molti modi per partecipare a questo concorso e non vedo l’ora di vedere le idee che ci proporranno” conclude Lord.

 

Immagine fornita da Shutterstock

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