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Sostenibilità digitale delle imprese: arriva la prassi UNI/PdR 147:2023

Fondazione per la Sostenibilità Digitale  e UNI, Ente Italiano di Normazione, in collaborazione con Enel, ACI Informatica, Italgas, MM, presentano il primo standard in Europa per la sostenibilità digitale delle imprese nei processi di innovazione

Pubblicato il 25 Set 2023

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Un importante passo in avanti nella composizione del quadro di riferimento degli standard per la governance di sostenibilità: La Fondazione per la Sostenibilità Digitale e UNI hanno presentato la nuova prassi UNI/PdR 147:2023 per la sostenibilità digitale.

La valutazione della Sostenibilità Digitale dei progetti di trasformazione digitale

La prima Fondazione di ricerca riconosciuta in Italia dedicata ai temi della sostenibilità digitale e l’Ente Italiano di Normazione con la prassi di riferimento UNI hanno realizzato il primo documento a livello europeo per la valutazione della Sostenibilità Digitale dei progetti di trasformazione digitale.

La prassi si prefigge infatti l’obiettivo di creare le condizioni affinché le organizzazioni possano attuare progetti di trasformazione digitale in modo coerente con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030.

La UNI/PdR 147:2023 nello specifico è attiva su 11 Sustainable Development Goals dell’Agenda 2030 e consta di 58 indicatori (KPI), pensati per essere applicabili a tutte le fasi del ciclo di vita di un progetto: dall’avvio, alla pianificazione, all’esecuzione e al monitoraggio.

Si tratta poi di indicatori che possono essere aggregati e valutati in funzione degli SDGs allo scopo di rappresentare al meglio come il progetto di trasformazione digitale sia nella condizione di implementare gli strumenti del digitale nel rispetto dei criteri di sostenibilità economica, sociale e ambientale dell’Agenda 2030. Nello stesso tempo questi indicatori consentono anche di valutare come la trasformazione digitale rappresenti uno strumento per il raggiungimento di questi obiettivi.

Indicatori riferiti a tutti gli ambiti in cui si sviluppa la digital transformation: architetture, infrastrutture e applicazioni.

Gli indicatori relativi alla UNI/PdR 147:2023 sono il frutto di un’analisi svolta sui diversi ambiti che sono alla base delle decisioni legate alle tecnologie, all’evoluzione dei modelli organizzativi e alle logiche che governano lo sviluppo di progetti di digital transformation come architetture, infrastrutture e applicazioni.

La UNI/PdR 147:2023 fornisce infatti prescrizioni tecniche unitamente a un riferimento volontario su temi che non sono ancora consolidati dalla normativa tecnica. In particolare per ciascun obiettivo di sviluppo sostenibile sono stati individuati specifici obiettivi operativi. Da questo punto di osservazione la realizzazione della prassi prevede un compito importante per i project manager che devono assicurare il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità digitale e devono nello stesso tempo mettere a disposizione le competenze (green skills) necessarie per coordinare le attività dei progetti.

In termini più operativi la prassi prevede che una organizzazione impegnata in un processo di trasformazione allineato agli SDG debba affrontare tre passaggi fondamentali:

  1. L’analisi degli impatti di sostenibilità del progetto nei risultati;
  2. L’analisi degli impatti di sostenibilità nei processi;
  3. La identificazione degli specifici obiettivi di sviluppo sostenibile sui quali impatta il progetto.

Una compliance che invita a cogliere nuove opportunità di sviluppo

L’approccio proposto dalla prassi intende considerare con la massima attenzione i vincoli di tipo ambientale, economico e sociale necessari rispettare criteri di sostenibilità ma con l’orientamento a interpretarli come opportunità di crescita e di sviluppo e non come un costo o come un freno alla crescita aziendale.

Con questa visione la prassi guarda e supporta la doppia prospettiva del rapporto tra digitalizzazione e sostenibilità: da una parte la gestione dell’impatto della digitalizzazione  sui processi e dall’altra il ruolo del digitale nella ridefinizione dello scenario socioeconomico, anche in termini di percorso di cambiamento orientato alla sostenibilità.

Un ecosistema di collaborazioni e competenze

La prassi è stata realizzata dalla Fondazione per la Sostenibilità Digitale e da UNI e ha potuto contare sul supporto di enti e aziende, tra le quali Enel, ACI Informatica, CISCO, Blu Digit – Italgas, MM e Gruppo EHT.

In particolare, allo scopo di supportare le imprese nei processi e nelle attività legate alla implementazione della prassi, Fondazione per la Sostenibilità Digitale in collaborazione con Gruppo EHT sta sviluppando una piattaforma online aperta e tutte le organizzazioni del settore pubblico e privato nella quale troveranno spazio anche specifiche iniziative di formazione per le imprese.

Stefano Epifani, Presidente della Fondazione per la Sostenibilità Digitale ha osservato in una nota stampa che la UNI/PdR 147:2023 rappresenta il primo esempio a livello europeo di prassi per la valutazione della Sostenibilità Digitale dei progetti di trasformazione digitale. Una sfida molto importante per sostenere le organizzazioni impegnate che intendono lavorare per dare coerenza tra i propri progetti di trasformazione digitale e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.

Giuseppe Rossi, Presidente UNI ha osservato che la pervasività delle soluzioni digitali e il ruolo della transizione digitale nell’evoluzione socioeconomica rende sempre più importante la necessità di misurarne e gestirne l’impatto. La normazione tecnica volontaria è in grado di supportare e di contribuire a unire transizione green e transizione digitale nel segno degli obiettivi ONU 2030.

Il coordinatore del progetto Salvatore Marras ha rilevato a sua volta che Fondazione per la Sostenibilità Digitale è profondamente consapevole dell’importanza dell’impatto dei processi di trasformazione digitale sulla sostenibilità sociale, economica e ambientale, anche in ragione del fatto che una crescente quantità di decisioni individuali, organizzative e governative dipendono da dati e da algoritmi progettati per misurare le loro prestazioni.

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