Analisi

Startup e sostenibilità: ecco come il digitale sta aprendo nuove strade

Per raggiungere i risultati legati alla sustainability fissati con gli SDGs delle nazioni Unite, con gli Accordi di Parigi, con il green Deal europeo servono nuove idee, nuove soluzioni e nuove tecnologie. Si è aperta una fase nuova anche per le startup che sono chiamate a dare un contributo speciale a questo percorso verso la sostenibilità

Pubblicato il 13 Set 2021

SHUTTERSTOCK

La sostenibilità ha bisogno delle startup

In Europa gli investimenti in qualche misura legati al mondo della sostenibilità hanno raggiunto nel biennio 2019-2020 un valore pari a circa 13 miliardi. Un mercato che sta captando enormi interessi economici ed imprenditoriali, in grado di svilupparsi in molte aree diverse e che riesce con efficacia a sfruttare le tecnologie innovative, il tutto a vantaggio di modelli di business più sostenibili.

Il 14 Luglio è stata data una accelerazione all’European Green Deal, dove tutti i 27 Stati membri dell’UE hanno assunto l’impegno di fare dell’UE il primo continente a impatto climatico zero entro il 2050. Per raggiungere questo traguardo si sono impegnati a ridurre le emissioni di almeno il 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990, il tutto con investimenti di miliardi di euro che potranno avere un impatto estremamente positivo sul modo di pensare all’industria ed ai servizi del futuro. (Leggi a questo proposito il servizio sul Green Deal e sulle misure della Commissione UE per centrare gli obiettivi climatici del 2030.)

Il ruolo delle startup nel creare condizioni di innovazione per la sostenibilità

Un tale interesse ovviamente si tramuta anche in una grande opportunità per chi vuole fare una impresa sostenibile o per chi vuole investire in questo modello. Si sono dunque avviate negli ultimi anni centinaia di aziende/startup con l’obiettivo di sviluppare un mercato che sia sostenibile. Questi enormi sforzi, ci si augura, non saranno solo ricompensati dal raggiungimento degli obiettivi, ma anche dal raggiungimento di nuovi concetti e modelli di sviluppo. Ci sono ecosistemi o paesi dove essere sostenibile è una condizione quasi “genetica”, ad esempio se pensiamo al Bhutan, (TED: This country isn’t just carbon neutral — it’s carbon negative, Tshering Tobgay, TED2016), un Paese ad emissioni negative. Un Paese che si è dato per legge nella costituzione stessa, principi che gli consentono di essere un “faro” nello sviluppo di pratiche per lo sviluppo sostenibile, a partire dai modelli e principi che utilizzano per valutare la propria crescita (PIL o “Felicità”?) all’introduzione nella costituzione dell’impegno a destinare almeno il 60% a piantagioni di alberi e foreste.

Le aziende e le startup sostenibili

Tutti i settori industriali in modo diverso hanno dimostrato di poter trarre un vantaggio, anche se non immediato, dall’adozione di pratiche e metodologie più sostenibili. Nello specifico alcuni settori hanno visto una vera e propria esplosione di interesse e creatività che per alcuni versi ha portato o porterà a ridisegnare anche il modo di comportarsi degli uomini, le loro scelte.

Le startup per un’agricoltura sostenibile

Nell’agricoltura troviamo esempi di imprese, come BiomeMakers che attraverso l’utilizzo di sofisticati strumenti che ricorrono alla Data Science ed all’Intelligenza artificiale ha come obiettivo quello di produrre pratiche di utilizzo del suolo migliorandone la gestione e dunque salvaguardando la sua ricchezza.

Si sono sviluppate organizzazioni che supportano le altre (o i propri utenti) ad essere maggiormente sostenibili, attraverso un sistema di investimenti e scelte che consente di diminuire il proprio impatto ambientale.

Treeapp consente tramite una APP di poter piantare un albero in giro per il mondo, dove preferisci. È presente, inoltre, una funzione molto interessante dedicata alle aziende che consente di calcolare il contributo/numero di alberi da piantare per mese affinché l’organizzazione possa avere un impatto ridotto sull’ambiente.

EcoCart in modo simile valuta gli impatti degli ordini online attraverso un plugin nel browser degli utenti, e cerca di intervenire a livello di scelte di acquisto  promuovendo pratiche “green” di ripopolamento degli alberi.

Realtà come OLIVE cercano di intervenire invece minimizzando gli impatti della logistica relativa allo spostamento delle merci dovuto allo shopping.

JORO  a sua volta rappresenta un altro esempio di un progetto che valuta gli impatti prodotti dagli acquisti e cerca di mitigarli indirizzando l’utente all’adozione di pratiche più sostenibili.

Startup e sostenibilità con lo sguardo rivolto all’acqua e ai mari

Molte altre realtà hanno una maggiore focalizzazione legata alla protezione dei “Mari”, sia intesa come protezione dagli inquinanti sia intesa come uno sfruttamento migliore e più sostenibile. (Da leggere a questo proposito anche il servizio: Oceani e sostenibilità: verso un’acquacoltura innovativa grazie al digitale).

Viva Maris è una startup che si impegna a proteggere gli oceani promuovendo una maggiore sensibilizzazione dell’impatto che l’uomo sta avendo su questi ambienti ed al tempo stesso attiva per fornire pratiche alimentari alternative come prodotti alimentari derivati dalle alghe.

Algenesis utilizza le alghe invece per produrre una plastica totalmente biodegradabile e combattere in questo modo l’inquinamento da plastica-microplastica che ormai è presente ovunque sul nostro pianeta.

Bakeys è un’altra realtà fortemente impegnata nell’innovazione sostenibile e sta provando a fare posate commestibili, quindi sempre con il fine di non produrre plastica dannosa per il nostro ambiente, mentre GOT BAG è una delle prime aziende al mondo a fare una borsa da plastica “oceanica”. Secondo le statistiche, quasi 9 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica entrano negli oceani ogni anno. È qui che GOT BAG ha trovato una soluzione per cercare di diminuire l’impatto di prodotto da questi rifiuti. La startup lavora con una rete di 1.500 pescatori in Asia per raccogliere la plastica dall’oceano, i rifiuti di plastica vengono poi lavorati per essere trasformati in borse e zaini.

L’attenzione delle startup per la riduzione degli sprechi e per l’agricoltura verticale

Cirrus Shower è un sistema che guarda alla riduzione degli sprechi di acqua e che permette di risparmiarla in particolare trasformando il “concetto” di doccia. L’acqua viene trasformata in nebbia pressurizzata (si risparmia tra il 45% e il 75% dell’acqua utilizzando questo metodo di erogazione rispetto a un classico getto della doccia). Bowery Farming è un progetto che incoraggia l’agricoltura verticale, dove i prodotti vengono coltivati in spazi industriali al chiuso o in fattorie intelligenti.  L’idea è che anche le città metropolitane possono rifornirsi di prodotti locali senza doversi preoccupare dei parassiti, degli inquinanti o del tempo inclemente e con un basso impatto sui consumi di acqua. (Leggi a questo proposito il servizio Indoor e vertical farming per l’ambiente e per la rigenerazione urbana).

Sempre in questo ambito si colloca poi la proposta e il progetto di PlanetFarm specializzata nel Vertical Farming e impegnata in diversi importanti progetti. (Da leggere a questo proposito anche il servizio: Confagricoltura premia Planet Farms per l’innovazione sostenibile in Agricoltura).

L’Idroponica in generale ormai è una pratica molto nota, si conoscono profondamente i suoi vantaggi per l’ambiente, per una produzione più sostenibile di cibo, inizia ad essere largamente apprezzata ed impiegata, ed a riguardo suggerisco una pubblicazione dalla FAO: Seven rules of thumb to follow in aquaponics (e “Small-scale aquaponic food production”).

L’energy transformation passa anche dalla sustainability delle startup

Il settore dell’energia è senza dubbio uno degli ambiti dove si è sviluppato un interesse maggiore. Tutta la filiera dell’energia è fortemente impattata da pratiche che vogliono lo svilupparsi di modelli più sostenibili. Vediamo dunque progetti che affrontano sia la produzione che lo stoccaggio ed impiego di nuove forme di energia. In particolare nella produzione di energia si è sviluppato, e si continua a sviluppare un mercato molto vivo intorno a produzione Solare ed Eolica con impianti moderni e di grandissime estensioni. Anche la produzione di energia dal mare sta vedendo progressi significativi, “Una riserva di energia inesauribile, dal potenziale enorme: l’Agenzia Internazionale per l’Energia stima che il potenziale dell’energia del mare, in tutto il mondo, possa generare tra i 20.000 e i 90.000 TWh di elettricità all’anno” . In questo campo una Startup ligure, KUMA ENERGY, ha sviluppato un progetto molto interessante per la produzione di energia dal moto ondoso del mare.

Ci sono poi realtà come Skeleton Technologies, KRAFTBLOCK, ed Enerpoly Enerpoly  che hanno l’obiettivo con tecnologie e modelli differenti, di realizzare sistemi di stoccaggio dell’energia più sostenibili ed efficienti.

Startup al lavoro per misurare la sostenibilità

Altre organizzazioni si sono date come obiettivo quello di consentire alle aziende di misurare il proprio livello di sostenibilità, offrendo modelli di calcolo-scoring e fornendo reporting piuttosto che aiutare i propri clienti ad essere più sostenibili attraverso analisi specialistiche del contesto. Ad esempio, troviamo Diginex una realtà che tra i suoi prodotti ha realizzato una piattaforma per il reporting ESG, oppure come PlanA che mette la business intelligence al servizio della sostenibilità.

Un altro ecosistema significativo in grande sviluppo è tutto quello che ha a che fare con la Finanza Sostenibile e con la realizzazione di “investimenti sostenibili”. Qui troviamo una serie di realtà che hanno soprattutto interesse a muovere fondi di investimento in operazioni “responsabili”, ma ovviamente troviamo anche i grandi istituti finanziari. Una giovane realtà che ha fatto di questo aspetto la propria missione è Ener2crowd, una giovane piattaforma online di investimento che ti supporta nell’investire in progetti sostenibili. (Leggi il servizio Ener2Crowd: la prima piattaforma di crowdfunding energetico).

Alcune esperienze principalmente italiane ci fanno comprendere come anche il nostro paese non stia trascurando questo mercato con una particolare attenzione alle tematiche ESG. Ecomate punta a rendere la sostenibilità accessibile a tutte le aziende, e per perseguire questo intento ha definito anche un “Manifesto” e realizzato una piattaforma ricca di servizi interessanti.

A sua voltaGreenchic è una piattaforma che consente un marketplace sostenibile nell’ambito della moda. Around si pone l’obiettivo di “rivoluzionare il mondo del packaging del food delivery attraverso la diffusione di contenitori smart riutilizzabili per dare vita a un nuovo lifestyle sostenibile. Una soluzione per ristoratori e clienti finali per salvare il mondo dal packaging mono uso”.

Startup e sostenibilità: i percorsi per essere sostenibili

La via verso la sostenibilità non è univoca e passa attraverso diverse forme di collaborazione e tanta sperimentazione. Alcune indicazioni emergono dalle attività e dalle esperienze delle imprese più orientate all’innovazione.

Si possono intraprendere azioni volte alla sostenibilità in moltissimi ambiti differenti, iniziative che in modo complementare possono produrre un “Futuro Migliore”. In generale  agisce fondamentalmente su diversi vettori, quali:

  • Minimizzare il proprio impatto, producendo in modo più sostenibile o compensando attraverso altre pratiche/servizi il proprio impatto ambientale;
  • Fornire alternative sostenibili, in termini di prodotti, processi, ecc…;
  • Utilizzo sostenibile delle risorse, in generale proteggere le risorse disponibili;
  • Fornire servizi di reporting e sensibilizzazione, con l’obiettivo di migliorare la consapevolezza che le organizzazioni hanno dei propri processi e produrre pratiche migliori.
  • Investire e sostenere progetti sostenibili, alimentare dunque la filiera delle “buone pratiche”, accelerare lo sviluppo di contesti organizzativi e sociali sostenibili per loro stessa natura.

La tecnologia e l’innovazione sono certamente fattori abilitanti la diffusione di pratiche sostenibili. Il forte incremento di investimenti e di startup e di organizzazioni in questo ambito è frutto delle strade che sono state aperte dalla tecnologia. Questa prima veloce panoramica rappresenta per sommi capi il “fermento” e “l’interesse” in diversi contesti, ma dalla forte attenzione che sta catalizzando le “agende” europee ed internazionali sulla sostenibilità, ci aspettiamo che produca anche altri esempi innovativi e significativi di “fare impresa in modo sostenibile”.

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