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Supply chain, la crescita delle imprese passa dagli acquisti sostenibili



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EcoVadis e Accenture firmano il Barometro 2024 per evidenziare il potenziale non sfruttato del green procurement per generare valore di business. Ma soltanto per un’azienda su 10 i criteri ESG sono integrati digitalmente nella catena di approvvigionamento. Ecco una ricetta in cinque punti per recuperare il terreno perduto

Pubblicato il 28 feb 2024



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Fonte: Barometro degli acquisti sostenibili 2024 – Ecovadis e Accenture

Il procurement, attraverso programmi di supply chain sostenibile, può rivelarsi un elemento chiave della resilienza e della crescita delle imprese, liberando il potenziale non sfruttato. A evidenziarlo è il Barometro degli acquisti sostenibili 2024 pubblicato da Ecovadis, società specializzata nelle valutazioni di sostenibilità aziendale, insieme ad Accenture. Lo studio si basa su sondaggi online che hanno coinvolto acquirenti e fornitori, insieme a interviste selezionate.

I risultati del sondaggio

Dalla ricerca di EcoVadis emerge che più del 70% delle imprese afferma che “rispettare gli obiettivi e gli impegni di sostenibilità aziendale” è uno dei principali driver di approvvigionamento. Tuttavia, nonostante una quota compresa tra il 50 e il 60% del campione integri i dati ESG nei principali processi di procurement, soltanto il 30% di queste integrazioni viene considerato “molto o estremamente efficace”. Infine, è del 10% la media dei programmi che integrano digitalmente l’ESG nei processi di approvvigionamento.

Il Barometro evidenzia che “un numero significativo di aziende è ancora nelle prime fasi di integrazione della visibilità e degli indicatori di sostenibilità nei processi di procurement e in altre funzioni aziendali”. Soltanto circa la metà delle aziende, infatti, ha visibilità su più del 50% dei propri fornitori Tier-1, e ancora meno su quelli di livello superiore. Le pratiche di coinvolgimento dei fornitori – spiega ancora EcoVadis – non sono abbastanza ampie o profonde: meno del 50% dei programmi coinvolge i fornitori con valutazioni di sostenibilità.

Parola d’ordine: accelerare la trasformazione

“Le imprese si trovano in una fase cruciale in cui i leader riconoscono il ruolo strategico degli acquisti sostenibili per la resilienza e la crescita del business a lungo termine – spiega Pierre-Francois Thaler, co-fondatore e co-Ceo di EcoVadis – Mentre molte aziende si stanno adattando a questo cambiamento, le imprese più avanzate stanno continuamente mettendo a punto strategie e investimenti per accelerare la trasformazione necessaria a prosperare in una nuova era di business che porta benefici anche alle persone e al pianeta“.

Successo finanziario e sostenibilità non si escludono a vicenda

“Il successo finanziario e la sostenibilità non si escludono a vicenda. L’integrazione delle pratiche di sostenibilità negli acquisti può essere un motore per la creazione di un valore aziendale più ampio, riducendo i costi e migliorando la brand reputation e le relazioni con gli stakeholder – sostiene Matias Pollmann-Larsen, global lead di Accenture per la catena del valore sostenibile – Allineare gli acquisti con obiettivi ESG più ampi rende le catene di fornitura non solo più conformi, ma anche più agili e resilienti”.

Le cinque strategie più promettenti

Prendendo in considerazione le strategie messe in atto dal 10% delle aziende, quelle più performanti, all’interno del campione del barometro, EcoVadis ha individuato le cinque strategie che potrebbero rivelarsi più utili alle imprese impegnate nella trasformazione dei programmi di approvvigionamento nella direzione della sostenibilità, della crescita e dell’innovazione.

Si parte da un maggiore coinvolgimento dei fornitori per accelerare l’adozione di pratiche sostenibili, attraverso piani d’azione correttivi, riduzione delle emissioni di carbonio e e-learning. Un altro step consigliato è l’integrazione dei dati sulla sostenibilità dei fornitori nell’approccio di approvvigionamento end-to-end. Sarà utile inoltre migliorare la tecnologia ESG e le basi tecnologiche digitali, con i dati che possono essere trasformati in insight che guidano le decisioni tattiche e strategiche.

Una quarta indicazione è di utilizzare nuovi strumenti per ottenere una maggiore visibilità tier-N: “La mappatura dei rischi e degli hotspot può mettere in luce le priorità di decarbonizzazione, – spiega EcoVadis – individuare i rischi e indirizzare le strategie di coinvolgimento e gli investimenti nelle pratiche di approvvigionamento responsabile. Infine, il barometro consiglia di coinvolgere gli stakeholder interni e i vertici aziendali con i dati sugli acquisti sostenibili per ottenere benefici e sostenere l’espansione del programma.

Su ESG Smart Data una selezione e una sintesi delle ricerche e delle analisi sul ruolo e sulle prospettive della sostenibilità per le imprese e per le pubbliche amministrazioni.

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