Best practice ESG

Environment, l’obiettivo di Epson: “Carbon negative entro il 2050”

L’azienda giapponese rinnova l’Environmental Vision 2050, giù rivista una prima volta nel 2018. Fra i propositi dichiarati, non utilizzare più risorse naturali, promuovere programmi di decarbonizzazione e riciclo delle risorse, fornire prodotti e servizi che riducano l’impatto ambientale e sviluppare tecnologie rispettose del pianeta

Pubblicato il 08 Apr 2021

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Programmi di decarbonizzazione e riciclo delle risorse, fornitura di prodotti e servizi che riducano l’impatto ambientale e sviluppo di tecnologie rispettose del pianeta. E un proposito decisivo: diventare carbon negative entro il 2050 e non utilizzare più risorse naturali. La strategia di Epson nei confronti dell’ambiente si fa sempre più concreta e aggiunge nuovi tasselli ESG al patrimonio aziendale, in linea con le esigenze del tempo presente.

Lo stabilisce la nuova versione, pubblicata in questi giorni, dell’Environmental Vision 2050, la dichiarazione degli obiettivi ambientali aziendali fino all’anno 2050. Pubblicato nella sua prima stesura nel 2008, il documento si è costantemente confrontato con un mondo in continuo divenire, fra crescenti sforzi globali per raggiungere la sostenibilità sociale, l’adozione degli obiettivi di sviluppo sostenibile da parte delle Nazioni Unite e l’Accordo di Parigi arrivato a tracciare una rotta verso la decarbonizzazione. Alla luce di questi cambiamenti, Epson ha rivisto la visione ambientale una prima volta nel 2018, quindi una nuova volta ora, nel marzo 2021, fissando target specifici nell’affrontare le principali questioni sociali come la decarbonizzazione e il riciclo delle risorse.

Azioni in sinergia con i partner commerciali

“È necessaria un’azione globale per raggiungere la sostenibilità sociale, poiché il contributo che una singola azienda può dare riducendo gli impatti ambientali delle proprie attività di business è limitato. Environmental Vision 2050 articola le azioni per creare sinergie con i partner commerciali sulla base delle nostre tecnologie, prodotti e servizi e per consentirci di svolgere un ruolo nella creazione di un mondo migliore”. Questa la dichiarazione dell’azienda all’annuncio della nuova versione (Epson 25 Renewed) della Vision, per raggiungere i cui target Epson ha fissato obiettivi fondamentali a medio termine.

Tali traguardi sono attualmente fissati al 2025 e rientrano in una strategia che guarda a 360 alla catena di valore: “Useremo le nostre tecnologie efficienti, compatte e di precisione in tandem con varie iniziative per migliorare le prestazioni ambientali dei nostri prodotti e per ridurre gli impatti ambientali delle nostre attività aziendali lungo l’intera catena del valore – afferma Epson -. Inoltre, miriamo a fornire al cliente un valore eccezionale sia negli aspetti economici che ambientali, offrendo prodotti e servizi che consentano ai nostri clienti di creare nuovi processi aziendali”.

Un rapporto atavico con l’ambiente e la comunità

Epson è stata fondata nel 1942 a Suwa, una città situata nel ricco ambiente naturale di Nagano, in Giappone. La coesistenza armoniosa con le comunità in cui opera è sempre stata una pietra miliare dell’azienda, e anche quando le sue attività si sono espanse a livello globale, la cultura del rispetto dell’ambiente non è mai venuta meno, e ha sempre mantenuto obiettivi ambientali ambiziosi.
L’ultima revisione dell’Environmental Vision è stata fatta nell’ambito della vision aziendale Epson 25 Renewed, che ha fissato come scopo aspirazionale dell’azienda “raggiungere la sostenibilità e contribuire in modo positivo alla comunità“. Nello specifico, sono stati definiti degli obiettivi che mostrano chiaramente l’impegno di Epson nell’affrontare i grandi temi sociali della decarbonizzazione e del riciclo delle risorse, verso i quali procederà con sforzi concreti per raggiungerli.

Gli obiettivi (e come raggiungerli)

Per raggiungere la sostenibilità e contribuire in modo positivo alla comunità, entro il 2050 Epson si propone una serie di obiettivi:

  • 2030: ridurre le emissioni totali in linea con lo scenario 1,5°C;
  • 2050: diventare carbon negative e non utilizzare più risorse naturali.

Le modalità in cui questo target strano raggiunti sono variegate: si va dalla riduzione degli impatti ambientali di prodotti e servizi e nelle catene di fornitura al raggiungimento della sostenibilità in un’economia circolare, facendo progredire l’industria attraverso un’innovazione creativa e “open”, sino al contributo attivo alle iniziative ambientali internazionali.

L’azienda prevede anche di spendere e investire 100 miliardi di yen (circa 771 milioni di euro al cambio attuale) per la decarbonizzazione, il riciclo delle risorse e lo sviluppo di tecnologie ambientali nei prossimi dieci anni. Non solo: l’azienda si aspetta che questi sforzi le permettano di ridurre le emissioni di gas serra di oltre 2 milioni di tonnellate nella catena di fornitura.

Inoltre, a prescindere da questo investimento, Epson concentrerà le sue risorse sullo sviluppo di prodotti e servizi che riducano l’impatto ambientale dei clienti e ha stabilito che entro il 2023, tutte le sedi mondiali del gruppo soddisferanno il loro fabbisogno di energia elettrica con forniture provenienti da fonti rinnovabili al 100%.
Aspirando ad ottenere fiducia come azienda per la sua attenzione verso il rispetto del pianeta e la soddisfazione dei clienti, Epson si impegna ad operare per raggiungere obiettivi di sostenibilità e contribuire in modo positivo alla comunità, agendo in modo consapevole dal punto di vista ambientale in tutte le sue attività.
“Il nostro obiettivo è offrire alle aziende in Europa una scelta chiaramente eco-sostenibile per i prodotti di cui fanno uso – dichiara Kazuyoshi Yamamoto, presidente di Epson Europe -. Tutti i giorni sento di clienti che manifestano l’esigenza di tecnologie con un minor impatto sull’ambiente, economiche ed efficienti. Questo è ciò che Epson può offrire e questo risultato, insieme ai benefici complessivi, è merito dei nostri clienti aziendali che hanno scelto di passare dalla stampa laser alla tecnologia inkjet”.

Epson riconosce che è necessario proteggere le risorse limitate del nostro pianeta ed è fermamente convinta che la responsabilità per la riduzione dell’impatto ambientale ricada su tutti: per questo ha fissato degli obiettivi per la riduzione dei gas serra. La Science Based Targets initiative (SBTi) ha affermato che gli obiettivi di Epson sono basati su dati scientifici e che sono in linea con l’obiettivo principale dell’Accordo di Parigi, ovvero limitare l’aumento della temperatura globale per questo secolo, mantenendolo ben al di sotto dei 2 gradi Celsius. Mentre persegue questi obiettivi, come parte dell’ecosistema, Epson continuerà la sua missione di ripristino e protezione della biodiversità, collaborando con le comunità locali.

“Ridurre l’impatto ambientale dei nostri prodotti”

Nell’ambito della filosofia aziendale per il 2025, Epson afferma di voler “contribuire allo sviluppo di una società sostenibile tramite l’utilizzo di tecnologie efficienti, compatte e di precisione al fine di ridurre l’impatto ambientale dei nostri prodotti e servizi durante il loro ciclo di vita”.

I dati ci dicono che grandi aziende come Epson hanno il potere di ottenere un cambiamento più rapido, considerando il loro ruolo nella catena di fornitura globale e il loro impatto sullo sviluppo dei prodotti. In questo modo, il modello di economia circolare può diventare realtà. Persino in un mondo altamente digitalizzato come quello attuale, la stampante è considerata uno strumento aziendale fondamentale dal 77% dei dipendenti in 5 paesi dell’Unione Europea. Anche le ricerche confermano che la lettura di testi stampati, rispetto a quella di schermate digitali, garantisce migliore comprensione, maggiore concentrazione e livelli di stress inferiori.

Davanti a questi dati, l’impegno di Epson è concreto: “Le nostre stampanti inkjet WorkForce Pro oggi consumano fino al 96% di energia in meno – afferma l’azienda -, producono fino al 94% di rifiuti in meno e rilasciano fino al 92% di emissioni di CO2 in meno rispetto alle stampanti laser della concorrenza”.
Ma non è tutto qui. Oltre a migliorare la progettazione e le prestazioni dei prodotti esistenti, l’applicazione dei principi dell’economia circolare ha richiesto a Epson di considerare la propria attività in una nuova luce. Il progetto Epson sull’economia circolare è stato pensato per garantire la diffusione di questa logica in tutta l’azienda e nelle comunità in cui opera ad esempio tramite il riciclo delle cartucce delle stampanti nello stabilimento di Telford e la certificazione di terze parti in tutti i processi aziendali.

“Dalla progettazione iniziale fino al processo di riciclo, tutti i prodotti Epson sono sviluppati secondo un approccio volto a preservare l’ambiente – spiega ancora l’azienda -. Questa strategia chiave alla base dell’eco-sostenibilità dei nostri prodotti rappresenta l’impegno di Epson per ridurre l’impatto ambientale in azienda, così come nelle abitazioni e negli uffici dei nostri clienti”.

Un impegno decennale

L’impegno di Epson nei confronti dell’ambiente ha preso il via con un progetto di controllo dell’inquinamento, sperimentato con successo per oltre quarant’anni. Alla fine degli anni ’90, i risultati ottenuti sono stati pubblicati in un report annuale sull’ambiente. Con l’inizio del nuovo millennio, Epson ha ampliato ulteriormente la portata delle sue attività ambientali impegnandosi in prima linea in progetti per la riforestazione, il controllo energetico e la riduzione delle emissioni.

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