-19: verso Cop26

COP26, definita la posizione dell’Ue: “Necessaria una transizione climatica giusta ed equa”

Approvate dal Consiglio le conclusioni che costituiscono il mandato generale dell’UE per la riunione. Il documento pone l’accento sull’estrema urgenza di intensificare la risposta globale e conferma l’intenzione europea di aumentare la mobilitazione di finanziamenti internazionali per il clima. Espressa inoltre la preferenza dell’Unione per una scadenza comune di cinque anni per tutti gli NDC delle parti

Pubblicato il 13 Ott 2021

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Il Consiglio Ue ha approvato nei giorni scorsi le conclusioni che definiscono la posizione dell’Unione europea in vista della conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP26) di Glasgow. Si pone l’accento sull’estrema urgenza di intensificare la risposta globale per far fronte all’emergenza climatica e si sottolinea la necessità di una transizione climatica giusta ed equa in tutto il mondo. Le conclusioni invitano tutte le parti a presentare contributi determinati a livello nazionale (NDC) ambiziosi e a riconoscere la necessità di intensificare collettivamente gli sforzi di adattamento.

Aumentare la mobilitazione di finanziamenti internazionali

Il documento (SCARICA QUI LA VERSIONE ORIGINALE) ricorda, in particolare, che l’UE e i suoi Stati membri forniscono il maggiore contributo ai finanziamenti per il clima nel mondo e riaffermano che essi restano determinati ad aumentare la mobilitazione di finanziamenti internazionali per il clima. Invitano gli altri paesi sviluppati ad aumentare i loro contributi, nell’ambito dell’obiettivo sottoscritto collettivamente dai paesi sviluppati di mobilitare congiuntamente 100 miliardi di USD all’anno entro il 2020 fino al 2025.

Viene inoltre definita la posizione dell’UE per quanto riguarda la cooperazione volontaria prevista dall’articolo 6, che stabilisce regole per i mercati internazionali del CO2, consentendo ai paesi di scambiare riduzioni delle emissioni. Definiscono inoltre la posizione dell’UE per quanto riguarda scadenze comuni per gli impegni di riduzione delle emissioni inclusi negli NDC di ciascun paese. Il Consiglio esprime, ai fini del raggiungimento di un consenso alla Cop26 di Glasgow, la propria preferenza per una scadenza comune di cinque anni per tutti gli NDC delle parti, che sarà applicata dall’UE a decorrere dal 2031 solo nel caso in cui tutte le parti siano tenute a farlo, e che dovrà essere applicata in modo coerente con la normativa europea sul clima.

Le conclusioni costituiscono il mandato generale dell’UE per la riunione. Un mandato più specifico sugli aspetti finanziari è stato adottato per i negoziatori dell’UE sotto forma di conclusioni del Consiglio nella sessione del Consiglio “Economia e finanza” del 5 ottobre 2021.

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